Turismo col TPL

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Turismo col TPL

Postby Lucio Chiappetti » Mon 16 September 2013; 10:24

Non so bene in che thread metterlo anche se continua da un paio di altri post,ma contiene cose di natura miscellanea, per cui lo metto qua.

Sabato ho fatto Milano-Varese-Porto Ceresio poi mi sono imbarcato su un battello della SNL e ho navigato via Ponte Tresa per Lugano, poi ne ho preso un'altro per il Museo Doganale, e poi quello da Cantine di Gandria a Porlezza, dopo di che sono tornato in bus e treno Porlezza-Menaggio-Como-Milano. Il tutto al prezzo di 15 euro di IVOL in quanto la carta giornaliera SNL (valore sui 40 euro) era omaggio del Touring.

La parte in battello e' stata molto piacevole e ho apprezzato anche l'arrangiamento delle varie corse in quello che mi pareva un orario eccessivamente luganocentrico, ma che alla fine ha il suo senso. Le parti di avvicinamento e ritorno invece sono state un po' una palla ...

Da Milano ho deciso di prendere la S5 delle 757 a Porta Venezia (che per me e' comodissima su M1) ... e' lenta (arriva a Varese alle 917) ma non mi fidavo a prendere il RE da PG che avrebbe avuto solo 9 minuti di coincidenza a Varese. Arrivato a Varese in perfetto orario. Il bus sostitutivo per Porto Ceresio delle 935 non e' annunciato sui tabelloni e un manipolo di passeggeri stazionava fuori davanti al bus col cartellino volante "Porto Ceresio" per sapere se era quello che partiva o dovevano aspettarne un'altro.

Era quello ... la gente non doveva averlo mai preso perche' chiedeva se fermasse vicino alle stazioni. L'autista diceva di si', ma lo ho visto fermare in posti dove non era visibile ne' stazione ne' palina (pero' c'era qualche indigeno che saliva). A Arcisate si vedeva la trincea dello scavo per la nuova linea. Il bus e' assai lento (parte 935 e arriva a Porto Ceresio alle 1013) perche' fa i paesi e spesso delle code ai semafori.

In ogni caso ferma proprio davanti alla stazione di Porto Ceresio e l'imbarcadero e' proprio di fronte. La stazione, salvo una inospite sala d'aspetto, e' chiusa come pure il bar adiacente, e non ci sono bagni. L'imbarcadero non e' presenziato, fa tutto il marinaio ... ma probabilmente va bene cosi' perche' non sale e scende quasi nessuno. Di fatto alle 1030 eravamo in due (e l'altra signora aveva pure lei un voucher del Touring).

Il battello era il "Ceresio", ha puntato verso Figino dove non ha attraccato non salendo e scendendo nessuno, poi invece a Caslano c'e' stato un certo andirivieni, e ancora di piu' a Ponte Tresa (bello l'attraversamente dello "stretto"), poi e' tornato a Porto Ceresio ed e' salita solo una persona che traghettava per Morcote, poi un po' di piu' (anche se mi pare che in quel posto dove c'e' una funicolare ... Brusino ? ... non abbia attraccato). A Melide abbiamo incrociato il "S.Gottardo" (il battello piu' grosso e nuovo e col ristorante).

Arrivato a Lugano (1250) ho notato che il pontile "centrale" dove sono sbarcato aveva le indicazioni per Ponte Tresa ecc. per cui ho ispezionato il lungo lago. Il pontile "giardino" aveva l'indicazione "escursioni" per cui ho chiesto alla biglietteria e ho avuto conferma che fosse quello. Rapido giro a piedi per strade piene di turisti, poi in tempo per l'imbarco con folto gruppo. Arriva il "Morcote" che pero' sbarca e se ne va, dopo di che arriva il "Paradiso" che era quello che faceva la corsa delle 1325.

Torna a Lugano Paradiso, poi taglia per Cassarate e prosegue per Gandria (numerosi stranieri all'imbarco) e poi attraversa il lago per il Museo Doganale. La costa da quel lato e' quasi disabitata, i vari approdi sono collegati da un sentiero e servono gruppi di case minuscoli, 1 o 2 crotti (o "grotti" come dicono i locali). I marinai commentavano che avevano telefonato per chiedere una fermata extra al Crotto dei Pescatori e che si vede che dovevano portare via il cuoco per assenza di clientela. Fortunatamente la fermata extra era dopo quella del Museo dove credevo di avere poco tempo. Invece il museo e' piccolo (una ex caserma dei finanzieri svizzeri che era cosi' isolata che ci mandavano solo gli scapoli) e l'altro imbarcadero delle Cantine di Gandria e' solo a 300 m a piedi.

Quindi sceso alle 1408 ho fatto in tempo a arrivare alle Cantine in ampio anticipo, e' arrivato prima il "S.Gottardo" che fa il giro pomeridiano da Lugano a Ponte Tresa via Gandria e poi alle 1457 nuovamente il "Ceresio" che fa l'unica corsa per Porlezza. Dopo Gandria ha saltato la fermata alla dogana svizzera, ha fatto quella di Oria dove il finanziere italiano aiutava per l'attracco ed e' salita una persona. Poi ha saltato S.Mamete e nemmeno provato a andare a Osteno sull'altra riva (fermata a richiesta telefonica). In alto su quella costa si vede una costruzione (che secondo una mia mappa e' raggiungibile per strada dalla Val D'Intelvi) ... la mia mappa indicava una traccia di una funicolare o simile da S.Margherita, ma dal vivo non si vedeva nulla. Nessuno che sappia qualcosa ?

All'arrivo a Porlezza (1545) sul lago c'e' la Pro Loco per cui ho subito chiesto dove partisse il bus per Menaggio. Mi hanno detto "qui di fronte". Effettivamente sul pavimento c'era scritto bus, e in un angolo c'era un cartello con gli orari, ma nessuna palina (di quelle standard "SPT" che in quella zona si vedono a tutte le fermate). Dopo giretto a piedi nel paese (piu' paesino di quanto pensassi) il bus e' arrivato alle 1617.

Chiedo dove scendere a Menaggio per cambiare per Como e mi dice al capolinea (che sugli orari e' segnata piazza Roma). A un certo punto scendono quasi tutti ma dice di stare su. Il capolinea e' al Deposito ASF, un autentico deposito con tanto di distributore. Curiosamente di fronte c'e' la palina SPT per Colico, e dall'altra parte della strada quella per Como, ma i bus arrivano, fanno manovra sul piazzaletto del deposito e ripartono da li' (a volte dopo un cambio del guidatore). La fermata dopo e' la mitica "via Lusardi" del giro TPL di Teo.

Il viaggio lungo la Regina non e' gran che come visuale. Sale e scende molta gente, e da Cernobbio in poi c'e' la coda. Io che pensavo che "se arriva in orario e l'S11 da Chiasso e' in ritardo forse riesco a prendere quello prima" comincio a disperare di prendere la S11 delle 18:22, dopo Villa Olmo ero quasi tentato di scendere prima e farla a piedi, poi all'ultimo recupera. Dopo di che "solito" casino (solito nel senso che un'altra volta a quell'ora mi era gia' capitato). L'EC delle 1817 da Zurigo e' in ritardo, e quindi l'S11 si accoda. Sono sceso a Sesto (approfittando di IVOL per prendere il metro') che aveva 12 min di ritardo. Traversato il consueto suq, adesso a Sesto M1 ci sono le porte di banchina ovunque, con un omino su uno sgabello che le manovra. Capire quale dei due treni vada via prima e' abbastanza aleatorio.
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Re: Turismo col TPL

Postby Viersieben » Mon 16 September 2013; 12:40

Tra l'altro le corse della SNL il buona parte non figurano nell'orarietto tascabile ticinese (o meglio, c'è il quadro, ma vuoto...), quindi fare del turismo spontaneo è un po' un'impresa.

Senza contare che le corse scritte non in successione alle fermate, sarò un po' grullo io (leggere: sono riuscito a perdere due battelli a Porto Ceresio :divano: ), non mi pare ottimale...

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Sulla funicolare di S. Margherita: https://it.wikipedia.org/wiki/Funicolar ... _d'Intelvi
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Re: Turismo col TPL

Postby Lucio Chiappetti » Mon 16 September 2013; 13:21

Viersieben wrote:Tra l'altro le corse della SNL il buona parte non figurano nell'orarietto tascabile ticinese ...
Senza contare che le corse scritte non in successione alle fermate ....


Sinceramente non ho avuto alcun problema a pianificare la parte svizzera della gita(*), usando l'orario pubblicato sul sito web SNL. Poi sabato ho preso il libretto in distribuzione sul battello, e lo ho trovato abbastanza ben fatto, con delle pagine che raggruppano i vari itinerari per giri, informazioni sui sentieri ecc. ... meglio di quello della navigazione del lago di Como se uno deve capire una volta arrivato a Menaggio se gli conviene traghettare per Varenna o no, passando da Bellagio o no, col battello o col traghetto ...

Sul fatto che le fermate di una corsa in battello possano essere in un ordine diverso da quelle di una altra corsa (anche che a volte venendo da A passi prima da B e poi da C e un'altra sempre venendo da A passi prima da C e poi da B) credo sia intrinseco alla navigazione lacuale. Mentre i treni seguono il binario, e i bus la strada, i battelli possono muoversi in due dimensioni.

(*) molto piu' patema a fidarsi delle coincidenze nella parte italiana

Viersieben wrote:Sulla funicolare di S. Margherita: ...


Grazie delle info. Avevo sentito parlare solo di quella (credo mai costruita) tra la Sighignola e Campione. Comunque e' ... diciamo curioso ... che gli svizzeri riescano a mantenerle e farle rendere e noi no.
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Re: Turismo col TPL

Postby Viersieben » Mon 16 September 2013; 14:30

Lucio Chiappetti wrote:Mentre i treni seguono il binario, e i bus la strada, i battelli possono muoversi in due dimensioni.

Esistono tuttavia appositi segni convenzionali, perlopiù sotto forma di frecce, per facilitare la lettura dell'orario:

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Re: Turismo col TPL

Postby Lucio Chiappetti » Mon 30 September 2013; 11:32

Continuo qui il discorso sui biglietti kilometrici che avevo iniziato in
viewtopic.php?f=7&t=7054&p=489738#p489738 e thread citati, e aggiungo qualche altra cosa sempre in materia di turismo col TPL.

Sabato dovevo fare l'ultima tappa della camminata sulla via Regia. Ritrovo a Como, bus per Nesso, a piedi fino al ponte del Diavolo e ritorno in bus a Como.

Il ritrovo era a Como Lago, ma essendo piu' comodo per me (dormire 40 min di piu') arrivare col regionale alle 8:21 a Como SG, mi ero messo d'accordo per prendere direttamente il bus C30 a Como SG dove fa capolinea. Nel sottopasso le indicazioni dicono "<- vendita biglietti bus edicola | vendita biglietti bus bar ->". All'edicola non li avevano e mi hanno mandato al bar. Alla fermata c'erano due tizi con zaino che andavano a fare una altra camminata esplorativa per portarci poi un gruppo in futuro ... dicevano che bisogna stare attenti perche' spesso il bus passa e non si ferma. In realta' il bus era parcheggiato poco in la', ha accesso velettato C31 ma poi ha messo la veletta giusta e e' venuto alla fermata. Per lavori da qualche parte ha fatto tutto un lungo giro attorno alle mura di Como ed e' arrivato a una fermata che non e' proprio alla vecchia autostazione di Como Lago, ma per fortuna gli altri soci lo sapevano ed erano li'.

Al ritorno al ponte del Diavolo ci si domandava dove diavolo fosse la fermata del bus verso Como. C'e' un bel parcheggio con panchine e la targa dei lavori della via Regia, ma il bus non ferma li'. Oltre la curva c'e' una palina, ma dalla corsia verso Bellagio (pero' riporta gli orari per Como). Comunque il bus ha fermato senza problemi. Abbastanza pieno di giapponesi. Dopo Torno si e' bloccato in una coda infinita e ha accumulato un sacco di ritardo.

Io avevo previsto di restare su fino a Como SG e prendere un altro regionale, ma arrivato a Como Lago alle 1712 mi sono reso conto che rischiavo di non farcela, e ho preferito prendere il treno delle nord alle 1717. Come sempre avevo i kilometrici cartacei (che dall'esperienza di tre settimane fa sapevo a Como Lago non essere timbrabili), vado in testa treno e stavolta trovo il controllore, gli dico "me li timbra lei o passa dopo" ... mi fa "intanto salga" e poi non e' passato. Arrivato a Bovisa scendo per prendere il passante, vado su all'uscita dove c'e' l'obliteratrice e davanti c'e' una addetta in divisa ... le chiedo "il kilometrico che non mi ha timbrato il capotreno lo timbra lei o faccio io" ... lei mi fa "ma lo deve ancora utilizzare ?" io le dico "no mi serviva per venire da Como, adesso proseguo con l'urbano" e lei mi fa "allora lo tenga e lo usi un'altra volta, non e' colpa sua"
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Re: Turismo col TPL

Postby Lucio Chiappetti » Wed 03 June 2015; 16:10

Riapro questo vecchio mio thread in assenza di uno piu' adeguato (si accettano suggerimenti).

Venerdi' e lunedi' ho fatto un po' di turismo pedestre (Naviglio Grande da Magenta a Turbigo, e poi da Turbigo a Tornavento, con risalita lungo l'ipposidra fino alla vecchia dogana austroungarica ora centro parco, e poi la via del Gaggio e ritorno dalla stazione di Ferno-Lonate P). Relaziono sulla parte trasportistica.

Dopo non aver trovato i kilometrici cartacei di cui avevo riferito altrove, ho ripiegato sull'acquisto anticipato dei biglietti dalle DAB ATM (Milano-Magenta 3.6 eur, Milano<->Turbigo e Ferno-Milano 4.8 eur, peccato che le DAB non consentano di dare l'ordine per piu' di un biglietto e diano max 9.95 di resto per cui con una banconota da 20 non si puo' far nulla).

Venerdi' ho preso la S6 a Porta Venezia, arrivando a Magenta con ampio anticipo per la corsa delle 1137 della Z641. Vado al bar della stazione e chiedo il biglietto per il bus Z641 per Ponte Nuovo. L'omino dice "la navetta di Magenta ? non li vendo io ! provi sul bus". Avendo tempo localizzo la fermata. Effettivamente ci sono due fermate, della Z641 e di un altrettanto rara linea urbana, senza indicazione di percorso, e che comunque passava dopo. E per la Z641 diceva chiaramente "biglietteria bar stazione" ... torno e glielo dico "sulla palina, Movibus Z641" ... allora fa "ah, ATM" e mi da un normale interurbano ATM da 1.60.

Arriva il bus con su una persona oltre a me. Chiedo all'autista "per Ponte Nuovo e' la quarta ?" Risponde con un grugnito. Dato che non fermava a nessuna fermata, quando ho creduto di essere vicino ho chiesto conferma (altro grugnito) e poi se potevo scendere davanti o dovevo andare dietro (monosillabo).

Dopo di che mi sono fatto la mia camminata senza problemi fino a Padregnana, poi l'alzaia era interrotta per lavori che sarebbero dovuto essere finiti a marzo e mi sono impegolato nelle deviazioni. In ogni caso sono arrivato alla stazione di Turbigo dal nuovo sottopasso. Stazione tutta nuova ... con biglietteria appena chiusa ! Mi sono meravigliato di quanto poco ci si metta da Turbigo a Milano (Bovisa, poi ho ripreso il passante al volo).

Lunedi' invece ho preferito partire da Cadorna (1047), ormai Turbigo era terra cognita, lungo la strada dall'improbabile nome di Allea Comunale sono sceso sull'alzaia e proseguito senza particolari problemi (salvo l'assenza di panchine per picnic) fino a Tornavento e anche oltre. Al termine della strada del Gaggio invece che fare la statale ho preferito passare per la via Dante di Lonate Pozzolo. Dopo la rotonda dove si riaggancia alla statale in poche decine di metri si e' alla stazione di Ferno, nuova, grossa, oscura e spopolata, i binari sono in sotterranea. Dato che il treno era un Malpensa-Centrale (gia' abbastanza pieno) sono rimasto su fino alla fine cosi' ho provato il manico d'ombrello (se avessi avuto fretta non l'avrei fatto). C'erano su due signore che venivano a Milano e discutevano su dove scendere (una e' stata su fino in Centrale, l'altra che doveva andare a Cadorna e' scesa a Garibaldi).

Incidentalmente, era un po' che non passavo dalla Centrale. Il raccordo con M2/M3 e' ora appena decoroso, ma non certo pratico da trovare. Non volendo fare lo zigo-zago, sono sceso con l'ascensore, che pero' arriva nella vecchia biglietteria, e per scendere ci sono solo le vecchie scale del diurno e poi una tagliafuoco sulla sinistra.
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Re: Turismo col TPL

Postby alberto t » Wed 03 June 2015; 16:52

sul lago di Como invece non ci sono coincidenze molto serie es. il battello arriva alle 21:31 e l' ultimo treno da Como Nord Lago per Milano è alle 21:17 cosa non molto sensata
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Re: Turismo col TPL

Postby S-Bahn » Wed 03 June 2015; 17:35

Non è sensato in genere l'arco di servizio sulla rete FN
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indipendentemente da come finirà

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