Toponomastica

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Re: Imbecillità trasportistiche

Postby Trullo » Mon 31 October 2011; 10:44

Vi segnalo che il codice della strada non parla di "frazione", e che anche l'istat dal 1991 non considera più le frazioni

Il codice della strada definisce "centro abitato" un «insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada».

Per l'istat il centro abitato è un «aggregato di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili, o comunque brevi soluzioni di continuità per la cui determinazione si assume un valore variabile intorno ai 70 metri, caratterizzato dall’esistenza di servizi od esercizi pubblici (scuola, ufficio pubblico, farmacia, negozio o simili) costituenti la condizione di una forma autonoma di vita sociale, e generalmente determinanti un luogo di raccolta ove sono soliti concorrere anche gli abitanti dei luoghi vicini per ragioni di culto, istruzione, affari, approvvigionamento e simili, in modo da manifestare l’esistenza di una forma di vita sociale coordinata dal centro stesso. I luoghi di convegno turistico, i gruppi di villini, alberghi e simili destinati alla villeggiatura, abitati stagionalmente, sono considerati centri abitati temporanei, purché nel periodo dell’attività stagionale presentino i requisiti del centro».
Contrapposto al nucleo abitato, che non possiede una forma di vita sociale autonoma ma dipende daun centro abitato, al quartiere, che è una parte del centro abitato stesso, e alla casa sparsa
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Re: Imbecillità trasportistiche

Postby serie1928 » Tue 01 November 2011; 11:16

Il CdS non si occupa di toponomastica, si limita a regole generali. Ciò non toglie che negli esempi di cartellonistica la "frazione" c'è.
"Figino" che cosa è? E con quali cartelli di "inizio centro abitato" andrebbe delimitato? Ha uno specifico toponimo ed è isolato dal resto.
Per le definizioni ISTAT
- un nucleo abitato può essere solo una frazione e, ai sensi del CdS, "centro abitato".
- un centro abitato può essere anche una frazione e, ai sensi del CdS, è sicuramente un "centro abitato"

In ogni caso le definizioni sono specifiche per lo scopo, e il CdS contempla il "centro abitato" nella definizione più semplice alllo scopo di delimitare una zona in cui valgono determinate regole generali. Non ha fini statistici, non ha fini di delimitazione amministrativa, non comporta limitazioni di responsabilità.
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby friedrichstrasse » Tue 01 November 2011; 12:47

Per l'ISTAT Figino è un centro abitato; non essendo sede di comune, è automaticamente una frazione.
Ma siccome l'elenco delle frazioni non è ufficiale, e il comune di Milano non riconosce l'esistenza delle frazioni, ecco che Figino è considerata parte di Milano, pur non essendolo :shock: :bash:
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby Trullo » Tue 01 November 2011; 13:42

La frazione, quando esisteva come concetto, non coincideva con il centro abitato
Ma comprendeva un centro abitato più i nuclei abitati e case sparse che gravitavano su di esso
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby friedrichstrasse » Tue 01 November 2011; 13:46

Da quando? :shock:
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby Trullo » Tue 01 November 2011; 13:48

Secondo wikipedia dal 1954 al 1981 compreso
Il Regolamento anagrafico di cui al Legge n.1228 del 24.12.1954, all'Art. 9 dà il compito al Comune di provvedere «alla suddivisione del territorio comunale in frazioni geografiche con limiti definiti in base alle condizioni antropogeografiche rilevate» e di tracciare su carte topografiche concernenti il territorio comunale i confini di tali frazioni. Il piano topografico costituito dalle suddette carte viene poi sottoposto, per l'esame e l'approvazione, all'Istituto centrale di statistica e tenuto al corrente a cura del Comune.
http://it.wikipedia.org/wiki/Frazione_geografica
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby friedrichstrasse » Tue 01 November 2011; 13:57

Inattuato, direi 8--)
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby gabri mi tn » Wed 02 November 2011; 1:23

beh a Milano abbiamo frazioni che vengono definiti quartieri tipo Figino, Ponte Lambro, Chiaravalle eccetera

esempio opposto è invece Trento, che nella sua miriade di frazioni non comprende solo quelle propriamente dette ovvero centri abitati separati dal centro principale, ma anche tutti i quartieri periferici perfettamente inglobati al centro urbano della città, tipo Gardolo, Roncafort, Spini di Gardolo, Ghiaie di Gardolo sono tutti attaccati fra loro, sono attaccati a Trento stessa eppure esistono i cartelli di Gardolo Inizio, Gardolo Fine eccetera

ecco la lista delle frazioni di Trento

Frazioni poste sul monte Bondone: Baselga del Bondone, Cadine, Candriai, Norge, Sardagna, Sopramonte, Vaneze, Vason, Vigolo Baselga
Frazioni a nord di Trento: Canova, Gardolo, Ghiaie di Gardolo, Lamar, Roncafort, San Lazzaro di Meano, Spini di Gardolo, Vela
Frazioni a sud di Trento: Belvedere di Ravina, Mattarello, Ravina, Romagnano, Valsorda
Frazioni poste sul monte Marzola: Celva, Grotta di Villazzano, Mesiano, Oltrecastello, Passo Cimirlo, Ponte Alto, Povo (Panté, Salé, Sprè), San Rocco, Villazzano
Frazioni poste sul monte Calisio (già Argentario): Camparta, Cognola, Cortesano, Gardolo di Mezzo, Gazzadina, Maderno, Martignano, Maso Bolleri, Meano, Moià, Montevaccino, San Donà, San Vito, Tavernaro, Vigo Meano, Villamontagna, Zell
È da tener presente che praticamente la metà della popolazione del comune di Trento risiede nelle sue frazioni.
(si è arrivati a questa situazione quasi paradossale solo per le manie di grandezza di qualcuno)

(alcune frazioni sul monte Bondone sono lontanissime dall'abitato di Trento tant'è che la linea per Sardagna/Vason/Vaneze ha pochissime corse ed è considerata servizio extraurbano, sia per la tipologia di autobus impiegato che per il sistema tariffario che per le frequenze http://www.ttesercizio.it/Orari/Extraur ... triceID=76)

un altro caso curioso, ma credo che non sia l'unico è Mediglia, dove la frazione Triginto che è quasi più grande di Mediglia è anche sede comunale
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby friedrichstrasse » Wed 02 November 2011; 11:13

Al di fuori della Lombardia sono frequenti comuni molto vasti, con la città e numerosissime frazioni, un esempio sono i capoluoghi dell'Emilia-Romagna, tutti sopra i 100.000 abitanti proprio per questo motivo.
Ma non sono manie di grandezza, bensì ragioni storiche (che comunque oggi non hanno più senso di essere).
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby Trullo » Wed 02 November 2011; 11:25

friedrichstrasse wrote:Inattuato, direi 8--)


Sicuro?
Oggi se prendiamo un comune a caso ( :divano: ), Monticelli d'Ongina, l'Istat mostra la popolazione divisa per località abitate (a loro volta suddivise fra centri abitati e nuclei abitati), e case sparse
http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/ ... 7S35000000

In dettaglio

Centri abitati
MONTICELLI D'ONGINA 3.253
OLZA-FOGAROLE 568
SAN NAZZARO 703
SAN PIETRO IN CORTE 158

Località abitate
Boschi 22
Casazza 9
Cascina Bonissima 10
Cascina Savino 15
Isola Serafini 51
Scaranchi 15

Case Sparse 440

Notare che Olza e Fogarole, storicamente frazioni separate (tant'è che formalmente per la curia sono due parrocchie diverse) sono conteggiate come centro abitato unico, evidentemente perchè si toccano fra loro o comunque scendono al di sotto della distanza convenzionale che determina la separazione tra due centri abitati

Ora, qualche anno fa ho letto un ottimo lavoro di classe, svolto da alunni e insegnanti delle classi terze della locale scuola media. Questo lavoro era incentrato sulle condizioni di vita negli anni '30 ed era basato fortemente sui dati del censimento 1931. In particolare, la popolazione comunale era partizionata in frazioni (Monticellli, Olza, Fogarole, San Pedretto, San Nazzaro, Borgonovo e Isola Serafini) e la partizione era totale (non erano segnalate separatamente le case sparse, e la somma della popolazione delle frazioni coincideva con la popolazione comunale, per cui gli abitanti delle case sparse erano attribuiti alla frazione di riferimento)


friedrichstrasse wrote:Al di fuori della Lombardia sono frequenti comuni molto vasti, con la città e numerosissime frazioni, un esempio sono i capoluoghi dell'Emilia-Romagna, tutti sopra i 100.000 abitanti proprio per questo motivo.
Ma non sono manie di grandezza, bensì ragioni storiche (che comunque oggi non hanno più senso di essere).


A questa ragione se ne sovrappone un'altra. Regioni come la Puglia (con eccezioni, quali la valle d'Itria caratterizzata invece da popolazione rurale sparsa) e la Sicilia sono caratterizzate dallo spopolamento delle campagne e dall'addensarsi della popolazione in paesi relativamente grandi, ognuno dei quali costituisce comune, comune che non presenta altri centri abitati. Viceversa nella pianura padana, specie in Lombardia, ed Emilia Romagna (così come per esempio in parte della Toscana e in Umbria) la popolazione si addensa in molti piccoli villaggi vicinissimi tra loro
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby gabri mi tn » Wed 02 November 2011; 16:42

friedrichstrasse wrote:Al di fuori della Lombardia sono frequenti comuni molto vasti, con la città e numerosissime frazioni, un esempio sono i capoluoghi dell'Emilia-Romagna, tutti sopra i 100.000 abitanti proprio per questo motivo.
Ma non sono manie di grandezza, bensì ragioni storiche (che comunque oggi non hanno più senso di essere).


ah, quali sono le ragioni storiche del progetto del ventennio "Grande Trento"?
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby Trullo » Wed 02 November 2011; 16:46

Quali fossero le ragioni storiche, è sensato che i comuni urbani siano "grandi" e inglobino la fascia (ormai) urbanizzata intorno a loro
Come osservavamo a proposito del centro commerciale di Lodi, sito nel comune di Pieve Fissiraga (questa si, una distrorsione)
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby friedrichstrasse » Wed 02 November 2011; 16:54

In epoca fascista molte città avevano inglobato i comuni limitrofi, vedi Milano, Genova, Napoli...

Tra l'altro è curioso che proprio il Fascismo crea il Comune come ente pubblico, obbligando tutti i comuni a costruire municipi e dotarsi di stemmi, mentre prima i piccoli comuni erano in pratica proprietà private del proprietario terriero, che spesso era anche sindaco, e casa sua funzionava da palazzo comunale e magari da scuola...
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby Trullo » Wed 02 November 2011; 16:56

L'esempio più eclatante in tal senso fu indubbiamente Venezia 8--)
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Re: Toponomastica (era: Imbecillità trasportistiche)

Postby gabri mi tn » Wed 02 November 2011; 16:58

beh ma tutte le frazioni sui monti di trento non erano chissà che cosa nel ventennio, e anche ora contano poche migliaia di abitanti, e come sottolineavo prima, in alcuni casi distano 40-50 minuti di autobus dalla città

non si possono certamente definire una fascia urbanizzata

secondo questo tuo ragionamento, anche tutta la prima fascia di hinterland milanese dovrebbe far parte del comune di Milano, e questa sì che è una fascia urbanizzata, non come i villaggi di Trento

@frederiscstrasse: so che in epoca fascista questa è stata la realtà per molte città, ma la mia domanda è: Perchè?
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