1.
Prima di tutto mettiamo i soggetti:
"continuano a rilasciare dichiarazioni di indignazione sul fatto che a Fiumicino ci sono le Low cost"
Chi? L'unico ad aver asserito qualcosa del genere è il segretario della CISL e non mi pare che questi ricopra un ruolo operativo in Alitalia.
2.
Atlantia detiene il 96% di AdR e l'unica cosa che le interessa è che questa società le porti utili. Ha dunque tutto l'interesse che a Fiumicino arrivi un maggior numero di vettori. L'investimento in Alitalia è marginale e peraltro non è in grado di ripagarsi considerata l'impossibilità della stessa di generare utili quindi Atlantia non nuota affatto nella stessa direzione, bada invece alla propria convenienza come è giusto che sia.
Ricordo anche che AdR non ritiene Alitalia strategica per Fiumicino. Nel piano di espansione viene apertamente ritenuto un vettore non in grado di crescere e si fa invece affidamento su altri vettori con ben altri trend di crescita (vedere slide su Fiumicino T2).
3.
Le low cost a Fiumicino non sono affatto un errore, a considerarlo tale sono solo dei sindacati che pretendono di affrontare il 2017 come se fosse il 1970.
Peraltro vi sono arrivate anche a causa delle pesanti limitazione poste dall'ENAC su Ciampino (una è caduta solo ieri: leggi
QUI)
4.
L'incapacità di generare utili da parte di Alitalia non dipende dal posizionamento dello HUB a Fiumicino o a Malpensa, ma da tutta una categoria di costi inutili e spropositati sostenuti dalla stessa. È sufficiente leggere attentamente i bilanci per rendersene conto.
5. Per quanto mi riguarda sto catorcio di compagnia potete anche tenervelo, tanto non c'è alcuna intenzione né da parte del privato né da parte del pubblico di risanarla seriamente per farle affrontare in modo corretto il mercato.