Trasporto aereo

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Re: Trasporto aereo

Postby jumbo » Fri 09 March 2018; 10:17

Il fatto è che non si può nemmeno generalizzare. Parlare genericamente di evasione del lavoro autonomo fa percepire che tutti gli autonomi evadono in modo generalizzato. Non è così, ci sono alcuni che evadono ed altri no, così come ci sono dipendenti e pensionati che magari mettono in affitto in nero qualche abitazione di loro proprietà o pagano la donna delle pulizie in nero.
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Re: Trasporto aereo

Postby S-Bahn » Fri 09 March 2018; 11:02

Verissimo. Si può però dire che se per ridurre l'evasione fiscale si vanno a controllare gli stipendi dei dipendenti si torva bene poco (qualche caso di fuori busta c'è, ma non ci credo che sia lì il grosso).
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
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Re: Trasporto aereo

Postby Trullo » Fri 09 March 2018; 12:02

Tornando in topic, sperando che il forum non si blocchi come succede ogni volta che cerco di postare qualcosa
Ryanair riconosce anche in Italia una controparte sindacale e instaura con essa un accordo

http://www.adnkronos.com/lavoro/2018/03 ... cUXOM.html
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Re: Trasporto aereo

Postby jumbo » Fri 09 March 2018; 13:13

S-Bahn wrote:Verissimo. Si può però dire che se per ridurre l'evasione fiscale si vanno a controllare gli stipendi dei dipendenti si torva bene poco (qualche caso di fuori busta c'è, ma non ci credo che sia lì il grosso).

Il grosso sta in coloro che sono pressochè sconosciuti al fisco (anche perchè oggi con gli studi di settore un autoonomo rischia spesso di dichiarare più di quel che guadagna veramente), poco cambia incasellarli come autonomi o, nel caso, come dipendenti che lavorano per finta in una azienda o un ente pubblico e in realtà dopo aver timbrato vanno a lavorare al loro negozio.
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Re: Trasporto aereo

Postby jumbo » Fri 09 March 2018; 15:59

Ecco l'articolo che dimostra che non eravamo OT :mrgreen:
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... 190848900/
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Re: Trasporto aereo

Postby Trullo » Fri 09 March 2018; 17:14

Per tornare all'esempio di prima, quante colf in nero devo pagare per eguagliare quella cifra? :mrgreen:
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Re: Trasporto aereo

Postby jumbo » Fri 09 March 2018; 17:43

una colf che viene due volte a settimana per facciamo 80 €, considerando qualche salto di turno in estate e a Natale, arriva a 3600 €/anno.
ne servono una ventina per una decina d'anni, così a spanne.
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Re: Trasporto aereo

Postby skeggia65 » Mon 12 March 2018; 1:06

S-Bahn wrote:Verissimo. Si può però dire che se per ridurre l'evasione fiscale si vanno a controllare gli stipendi dei dipendenti si torva bene poco (qualche caso di fuori busta c'è, ma non ci credo che sia lì il grosso).

Come dice Jumbo, con gli studi di settore c'è poco da smussare (quando c'è).
Mentre gli sconosciuti al fisco (e non sono pochi) fanno mancare un sacco di soldi.
Considerando che non pochi sono perfettamente conosciuti al fisco in qualità di dipendenti "furbetti del cartellino", che rubano soldi allo Stato sia che facciano un secondo lavoro in nero, sia che se ne stiano a farsi i cazzi loro.
O conosciuti come docenti che danno ripetizioni a gogo tutto in nero.
O conosciuti come dipendenti che fanno un secondo lavoro in nero fuori dal loro orario di lavoro.
Solo in quest'ultima categoria ho conosciuto, in passato, un manetta che arrotondava come carrozziere e un autista che arrotondava con le "mance" dei condomini per lavori extra; oggi imbianco casa dei Melarba, domani sistemo le veneziane dei Frilongo... Tutti i giorni feriali, escluso il periodo di ferie.
Prova a scavare, a cercare un qualsiasi "professionista" in qualsiasi settore.
Ma nooo, è colpa dei parrucchieri...
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Re: Trasporto aereo

Postby Trullo » Mon 12 March 2018; 13:40

skeggia65 wrote:Come dice Jumbo, con gli studi di settore c'è poco da smussare (quando c'è).


Prendo atto del cambiamento, anche solo poch anni fa non era così

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Re: Trasporto aereo

Postby S-Bahn » Mon 12 March 2018; 14:57

Sarebbe interessante avere dati più recenti, del 2015-2016 per esempio.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
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Re: Trasporto aereo

Postby jumbo » Mon 12 March 2018; 15:12

Tra l'altro, in quella lista ce ne sono alcuni effettivamente bassi, ma la maggioranza non mi sembra per niente sottostimata, considerando che si tratta di una media nazionale che comprende di tutto.
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Re: Trasporto aereo

Postby GLM » Mon 12 March 2018; 16:13

Quei 14.800€ dei tassisti è una vera e propria presa in giro.
Non sono previste fermate intermedie
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Re: Trasporto aereo

Postby jumbo » Mon 12 March 2018; 16:28

E' basso, ma non tutti i tassisti italiani lavorano a Milano.
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Re: Trasporto aereo

Postby GLM » Mon 12 March 2018; 19:31

sarebbe quindi bene creare degli indici più calzanti, ad aree omogenee, anzichè mettere nello stesso calderone l'autonomo di Matera e quello di Cortina d'Ampezzo.
Non sono previste fermate intermedie
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Re: Trasporto aereo

Postby indaco1 » Mon 12 March 2018; 22:04

Sarebbe meglio accertare il reddito vero.

Indici, studi di settore e minimi contributivi sono un meccanismo antiperequativo, il contrario della progressivita' fiscale, una barbarie.

Se uno lavora saltuariamente, per motivi suoi o perche' non puo' fare diversamente ha diritto di farlo senza essere penalizzato. Se e' vero, ma spesso lo e' per mille motivi impossibili da calcolare con una formula. Che legittimamente si faccia quanto necessario per accertare il reddito, possibilmente senza frenare l'economia o rendere la vita piu' dura a chi gia' fa fatica. Ma non si mettano delle asticelle impossibili da saltare a chi e' veramente piccolo. Chi gestisce lo stato dovrebbe avere l'atteggiamento da giardiniere, non l'atteggiamento da predatore.

E comunque questo odio sociale nei confronti di chi fa da solo senza soggiaciere allo stato e alle organizzazione che strumentalizzano i lavoratori e' veramente devastante per la nostra economia. Mi rendo conto che autonomo e' una parola che di per se puo' generare avversione, in chi culturalmente non tollera la liberta' altrui. Una microazienda e' una spora che potrebbe diventare una azienda piu' grande, o almeno dare lavoro ad altri direttamente (assumendo aiutanti o commissionando lavori ad altre aziende) o indirettamente (grazie ai consumi di chi ha un reddito da quella azienda).

A proposito: voglio precisare che io sono lavoratore dipendente con stipendio buono, protetto e assolutamente cosciente della mia condizione di privilegio. Ma sono anche incaxxato che questo stato, e la cultura parassitaria che in parte lo permea, mi impedisce di mettermi alla prova tentando di inventare un lavoro che magari porterebbe ricchezza. Semplicemente perche' non conviene, e' rischioso, vieni subito additato come cattivo, se le cose non vanno benissimo fai una fatica bestiale per vivere e in sintesi non conviene proprio. Non dovrebbe essere cosi', bisognerebbe fare i ponti d'oro a chi cerca onestamente nuovi modi per produrre ricchezza.

Comunque la notizia del giorno e' che gli autonomi paghino meno tasse pare non sia vero.
http://www.corriere.it/economia/18_marz ... 6e1d.shtml

Fisco, secondo la Cgia sono i lavoratori autonomi i più tartassati
Una lettura «contrarian» del peso della fiscalità. Gli autonomi versano mediamente 4.700 euro di Irpef all’anno contro i 4mila dei dipendenti e i 2.900 dei pensionati
di Marco Sabella


L’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre (Cgia) prova a smentire l’opinione diffusa secondo cui i lavoratori dipendenti pagano più tasse degli autonomi. In realtà, secondo la Cgia, è vero il contrario: sono i lavoratori autonomi che versano più Irpef di dipendenti e pensionati. L’ufficio studi ricorda che l’Irpef è la principale imposta pagata dai contribuenti italiani allo Stato italiano. A versarla sono solo le persone fisiche (lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi) e come risulta dalle dichiarazioni dei redditi del 2016 questi soggetti danno all’erario oltre 155 miliardi all’anno; l’incidenza di questo gettito sul totale delle entrate tributarie è pari al 33%. E sebbene le partite Iva costituiscono solo l’11,4% del totale delle persone fisiche presenti in Italia (pari a poco più di 4.660.000 unità), ciascuno di essi (artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, liberi professionisti), versa mediamente poco più di 4.700 euro di Irpef all’anno, rispetto ai 4.000 euro che mediamente vengono prelevati dalla busta paga di un lavoratore dipendente e ai poco più di 2.900 euro che, invece, il fisco incassa da ogni pensionato.
L’elaborazione dalla Cgia è fatta sulla base dei dati emersi dalle dichiarazioni dei redditi del 2016. «Abbiamo ritenuto necessario puntualizzare questa questione - dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo — per sconfessare una tesi sempre più diffusa secondo la quale le tasse in questo Paese vengono pagate principalmente da coloro che subiscono il prelievo alla fonte. Per carità, nessuno disconosce che tra il lavoro autonomo ci siano delle sacche di evasione o di sotto-dichiarazione che vanno assolutamente contrastate, ci mancherebbe. Questi dati, tuttavia, dimostrano inconfutabilmente che il popolo delle partite Iva dà un contributo significativo alle casse dell’erario ed è mediamente più tartassato degli altri contribuenti».


Ritornando ai numeri, in Italia i lavoratori dipendenti e i pensionati ammontano ad oltre 35.650.000: questi ultimi costituiscono l’87,5% del totale dei contribuenti Irpef e subiscono un prelievo complessivo di 127 miliardi di euro all’anno (pari all’81,9% del gettito totale Irpef). Gli autonomi, invece, sono poco più di 4.660.000 lavoratori, pari all’11,4% del totale dei contribuenti Irpef. Al fisco versano quasi 22,5 miliardi di euro (pari al 14,5% del totale). «Speriamo che il prossimo esecutivo intervenga da subito con misure puntuali che vadano ad alleggerire il carico fiscale sulle piccole e micro imprese — dichiara il Segretario della Cgia Renato Mason . Questo avvantaggerebbe anche i lavoratori dipendenti, visto che anche in questi ultimi anni di difficoltà economica la stragrande maggioranza dei nuovi posti di lavoro è stata creata dalle attività di piccola dimensione».
10 marzo 2018
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