A me invece sembra un'idea intelligente, che se ben applicata potrebbe permettere di ridurre il tasso di motorizzazione, e quindi la congestione per eccesso di auto parcheggiate.
Inoltre, il fatto di non avere sempre a disposizione un'auto potrebbe incoraggiare (con benefici per l'ambiente e la salute) l'uso dei piedi o della bicicletta per spostamenti che molti "automobilisti incalliti" fanno in auto.
Senza contare l'aspetto etico e sociale: non "attaccarsi" troppo ai beni materiali, quando non sono strettamente necessari (come nel caso della seconda o terza auto familiare, dove ragionevolmente potrebbe operare il car sharing. Pensare che le famiglie rinuncino alla prima auto mi sembra troppo ambizioso) può essere un messaggio positivo, un ridare agli oggetti la loro funzione d'uso e non quella di status symbol, in contrapposizione al consumismo sfrenato che va per la maggiore, per il quale "sei ciò che possiedi".