Misure di sicurezza nel trasporto aereo

[Trullo]

Tutto era nato dall’arresto di otto cittadini pachistani, fermati a Londra perché accusati di progettare devastanti attentati nei cieli dell'Atlantico con «bombe liquide».

Da questo erano venuti i nuovi divieti, che impediscono di trasportare liquidi nel bagaglio a mano, ad eccezione di quelli acquistati dell'area compresa tra i metal detector e i gate si imbarchi

Peccato che, due anni dopo, gli otto presunti terroristi non siano stati condannati. Motivo? Il perossido di idrogeno, la sostanza che avrebbe dovuto far saltare in aria le lattine di bibite incriminate, non avrebbe provocato i danni devastanti immaginati dall’accusa.

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=78863

[S-Bahn]

Ma loro lo sapevano di non essere abbastanza pericolosi? E col perossido che ci facevano, l'aromaterapia in aereo?

[msr.cooper]

[skeggia65]

Aromaterapia con l'acqua ossigenata?
Comunque, come si comportava El Al prima dell'11 settembre?
Se ben ricordo, la suddetta compagnia non ha MAI avuto (dopo Entebbe) aerei dirottati o oggetti di attentati. Perlomeno non aerei decollati dal Ben Gurion.

[EuroCity]

A proposito, ma a quando risalgono le primissime misure di sicurezza - vedi metal detector negli aeroporti - nel trasporto aereo? Anni '60, forse?

Comunque, probabilmente imputabili al disgraziatissimo conflitto israelo-palestinese, no? Senza di quello, il mondo sarebbe molto più sicuro: ma chissà quando verrà risolto...

[S-Bahn]

Non sono un assiduo frequentatore del trasporto aereo. Ho volato accoasionalmente. I miei primi voli rialgono alla fine degli anni '60 e di metal detector, divieti e perquisizioni non c'era nemmeno l'ombra.
Negli aeroporti di piccola dimensione poi in genere chiunque poteva accedere alle terrazze sopra i locali delle aerostazioni per osservare da vidino il movimento degli aerei nel piazzale.

Le cose sono cambiate bruscamente a inizio anni '70, specie dopo diversi direottamente avvenuti in poco tempo. In particolare i dirottamenti di aerei americani su Cuba erano diventati un classico.

[bifune67]

Io ho volato con El Al 20 anni fa, per una borsa di studio, e le misure di sicurezza me le ricordo ancora.

In aeroporto 3 ore prima (per gli altri voli credo che 30 munuti bastassero, allora).

Colloquio con agente della sicurezza, che comincia così:

"Mi convinca che lei non è sicuramente un terrorista, altrimenti non parte". Segue dimostrazione con carte e discorsi che stavo partendo per una borsa di studio in una loro università.

Mi chiede se nella valigia ci sono apparecchi elettrici, e per verificare che il bagaglio l'avessi fatto veramente io me ne ha chiesta l'esatta posizione, facendomi poi aprire la valigia per verificare.

Ha poi passato al setaccio ogni oggetto del bagaglio, chiedendomi dove l'avevo comprato, chi me l'aveva dato, se l'avevo messo io in valigia, ecc.

Penso che il mio terrore che dopo mezz'ora di colloquio non mi facesse partire fosse così evidente da convincerlo...

bifune

[midlander]

imho il divieto di portare liquidi ha fatto la felicità dei duty free che improvvisamente hanno visto impennarsi le vendite delle bottigliette di acqua prima dei voli. Per questo motivo non verrà mai tolta.

[skeggia65]

Negli aeroporti di piccola dimensione poi in genere chiunque poteva accedere alle terrazze sopra i locali delle aerostazioni per osservare da vidino il movimento degli aerei nel piazzale.

Anche Linate ha la sua brava terrazza. Ma io l'ho sempre vista chiusa.

[Coccodrillo]

Anche ZRH/LSZH.

[EuroCity]

Quasi in tutti gli aeroporti probabilmente c'era la terrazza d'osservazione, una volta; comunque, anche oggi in alcuni aeroporti, come Francoforte, c'è ancora quella possibilità, ma a pagamento e con controlli di sicurezza come per i passeggeri normali.

[Ulk]

A Francoforte Hahn (quello disperso nelle campagne, dove vola Ryanair) la terrazza è liberamente accessibile anche se protetta da una rete completamente chiusa. C'ho passato un oretta dovendo partire la mattina successiva e non essendoci molto da vedere nelle vicinanze!

[Stadtbahn]

Quante persone ci vogliono per spostare un mastodontico aeroplano? Trenta! Il velivolo CRJ7 non voleva più partire al momento dell'atterraggio e una trentina di lavoratori dell'aeroporto di Zhengzhou, nella provincia di Henan in Cina, si sono rimboccati le maniche, sono scesi sulla pista e hanno letteralmente spinto a forza l'apparecchio. Ci sono volute due ore per spostare l'aereo, con a bordo 69 passeggeri e sette membri dell'equipaggio, per 910 metri su una pista secondaria. «Grazie a Dio si trattava solo di un apparecchio da 20 tonnellate di medie dimensioni» ha riferito uno dei protagonisti dell'inconsueto parcheggio. Il velivolo, arrivato da Guilin, si sarebbe improvvisamente fermato a causa di un guasto all'impianto idraulico, ha dichiarato un responsabile (Elmar Burchia / foto da ananova.com)


Fonte: Corriere della Sera

Non male.

[simix920]

Uno, dopo aver spinto un aereo deve sentirsi realizzato.

[Ulk]

Ma non c'erano altri modi per spostarlo?!