Gigaliners

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Re: Giga liners

Postby midlander » Wed 16 July 2008; 15:15

chiaro che succede, ho visto anch'io a cambiare la mia zona. la domanda è se sia un bene o un male.

oddio stiamo mischiando (per colpa mia) due esempi che hanno una grossa differenza: i negozietti hanno un esternalità positiva, i padroncini di camion una negativa.

I negozietti rendono le vie più vivibili e sicure, i padroncini, non potendo ottimizzare la logistica, significano più camion circolanti (e imho meno garanzie di sicurezza, visto che sono più propensi a "tirare" sia in velocità che in debito di sonno rispetto a degli stipendiati).

per il resto, se non stai sul mercato è giusto che ti trovi un altro mestiere. Se ci stai artificialmente significa che stai facendo pagare a qualcun'altro il prezzo della tua inefficienza, il che oltre certi limiti diventa intollerabile.
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Re: Giga liners

Postby S-Bahn » Wed 16 July 2008; 15:24

Anch'io preferirei in linea di principio aziende ai padroncini. Non di meno con l'informatica e con un organismo di coordinamento un po' di ottimizzazione si potrebbe fare.
Chiudendo da parte mia la questione negozianti, la grande distrubuzione riduce certamente i costi, e va bene, ma buona parte li scarica sulla collettività come esternalità. Intanto non fanno dettaglio ma sono quasi dei grossisti attrezzati per il pubblico, tutti vanno in un unico posto con i costi del tattaglio a loro carico. Poi ci sono costi di occupazione di spazio, di congestione ecc... Fra un po' per comerare il pane puoi solo metterti in auto per andare in Valassina :twisted:
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Re: Giga liners

Postby midlander » Wed 16 July 2008; 15:56

mi sa che la storia dei negozi che chiudono è più interessante dei jumbo-tir.

In linea di massima ha dei pro e dei contro: i prezzi della grande distribuzione sono migliori e - perdonami - ma su molte cose anche il livello di servizio (i resi). Del resto se non fossero convenienti la gente non ci andrebbe, e non mi dire che il bottegaio è meno rapace della società di distribuzione. Il negoziante porta una serie di vantaggi al quartiere <i>nonostante</i> lui, e sono quelli che tu elenchi: maggiore autocontenimento del quartiere, maggior passaggio e quindi minore tendenza al degrado.
E' anche vero che i centri commerciali fanno da one-step-shop: se vado al carosello posso uscirne con un mobile per il bagno, un paio di scarpe, una bici e mezzo salmone affumicato. Quanti spostamenti dovrei fare per ottenere le stesse cose andando per negozi? Certo senza macchina non vai lontano, ma non conosco molti italiani che fanno la spesa a piedi o in bicicletta, nemmeno se il supermarket più vicino fosse a 500 metri.

Poi c'è il discorso che il supermarket cura meglio la logistica (almeno sulla carta) quindi diminuisce gli spostamenti per il rifornimento dai grossisti, e anche li meno movimentazione. Tu mi dirai: quello che il supermarket risparmia ce lo metto io, ma come sopra vale il discorso one-step-shop per cui al posto di 4 viaggi per 4 articoli ne fai uno solo.

Poi - volenti o nolenti - c'è il valore sociale: in un mondo senza più luoghi di aggregazione il centro sociale sostituisce la piazza.

Certo il centro commerciale è un interlocutore più forte, e non è certo un ente di beneficienza. Riguardo a certi stravolgimenti stradali fatti per i centri commerciali non posso che darti ragione, ma almeno il centro commerciale tende a stare lontano dal centro urbano.

Certo, quando sarò tanto vecchio da non poter guidare non sarò tanto felice di questa situazione, ma a quel punto avrò tutto il tempo di discutere con gli altri pensionati al parco di dove si compra meglio.
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Re: Giga liners

Postby Trullo » Wed 16 July 2008; 16:03

Avevamo discusso di questo argomento qui, per esempio
viewtopic.php?f=16&t=2304
e anche qui
viewtopic.php?f=32&t=2558

se vuoi possiamo continuare in una delle due
In particolare nella prima delle due avevo scritto

Il centro commerciale è il ritorno all'emporio, la forma più primitiva di commercio. Mentre la forma "evoluta" è quella del negozio specializzato, dove il cliente può trovare competenza specifica, essere aiutato con professionalità nella scelta del prodotto più adatto alle sue esigenze, e magari col tempo instaurare un rapporto personale di amicizia con il negoziante o il commesso presso cui si serve.

Consideriamo anche gli aspetti sociali. Il centro commerciale (con le famigliole che fanno la spesa tutte insieme il fine settimana) sostituisce le tradizionali forme di aggregazione (il bar, la piazza, il negozio di quartiere, persino l'oratorio) senza dare in cambio la ricchezza di rapporti umani che queste danno.

Il risparmio è tutto da dimostrare. Intanto, si raggiungono in macchina e quindi già questo è un costo, poi spesso ci si ferma fuori a mangiare (altro costo), e il risparmio sulla spesa viene quasi sicuramente utilizzato per l'acquisto di beni non essenziali.
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Re: Giga liners

Postby midlander » Wed 16 July 2008; 16:12

vada per la prima delle due. chiuso OT
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Re: Giga liners

Postby trambvs » Wed 16 July 2008; 16:15

Purtroppo la pratica di viaggiare a vuoto di certi padroncini viene più o meno volontariamente incentivata dalle agevolazioni che sono state citate, probabilmente basterebbe limitare queste ultime per ottenere alcuni risultati.

Per esempio c'è il padre di un mio amico che trasporta mobili dall'Italia al resto dell'Europa, spesso con consegne in più punti; con una serie di contatti all'estero fa in modo di evitare sempre che il viaggio di ritorno sia a vuoto, in modo da non rendere dis-economico il trasporto, quindi le alternative in molti casi ci sarebbero...
E' anche vero però che non in tutti i casi la cosa risulta realizzabile, infatti con l'aumentare della specializzazione del trasporto (e sopratutto della tipologia del mezzo) tale potenzialità va diminuendo: basti pensare al trasporto di autoveicoli, liquidi, bestiame, materiali particolari di cantiere, ecc.

Molto più semplice secondo me ridurre i molti sprechi (ad esempio trasportare acqua in bottiglia dal nord al sud Italia e viceversa) e spostare quanto più possibile su rotaia, utopie?
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Re: Giga liners

Postby Trullo » Wed 16 July 2008; 16:18

Oltre al trasporto su rotaia, pensiamo anche quello via acqua: credo che pochi punti d'Italia distino più di cento chilometri dal mare.
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Re: Giga liners

Postby trambvs » Wed 16 July 2008; 16:22

Converrai però che se già risulta (inspiegabilmente) difficile coprire su un tragitto la capacità potenziale di un treno merci, tale difficoltà aumenterà in maniera esponenziale passando a mezzi di trasporto ancora più capaci (navi in questo caso), a meno di non rivolgersi a mezzi meno capienti, ammesso che esistano e convengano... :wink:
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Re: Giga liners

Postby midlander » Wed 16 July 2008; 16:30

Trullo wrote:Oltre al trasporto su rotaia, pensiamo anche quello via acqua: credo che pochi punti d'Italia distino più di cento chilometri dal mare.

ma cosa mi dici mai!
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Re: Giga liners

Postby midlander » Wed 16 July 2008; 16:35

mdf wrote:
Trullo wrote:Oltre al trasporto su rotaia, pensiamo anche quello via acqua: credo che pochi punti d'Italia distino più di cento chilometri dal mare.

ma cosa mi dici mai!


a parte che non è vero, a meno di non trascurare (da in alto a sinistra) valdaosta, piemonte, lombardia, trentino alto adige, friuli, due su tre del triveneto, emilia, colli toscani, umbria, frosinate, etc etc.

Poi avere il mare non significa avere un porto attrezzato, né che il trasporto sia conveniente (penso a un genova-venezia p.e.). Poi il trasporto via mare è più lento e non mi pare che sia adatto alla distribuzione entro 60 km che costituisce il grosso delle spedizioni in italia.
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Re: Giga liners

Postby dangi81 » Mon 15 September 2008; 14:09

[quote="ing"]sapevate questa cosa? :shock:

quote]

Salve, mi chiamo Leonardo Dongiovanni e lavorando per EIM, l'Associazione Europea dei Gestori di Infrastrutture Ferroviarie, ho collaborato alla stesura della lettera "Why Gigaliners would be a giga-problem", riportata nel link.
Vedo dai vostri post che avete toccato in modo pertinente più o meno tutti i nostri argomenti contro la circolazione dei Gigaliners: investimenti aggiuntivi nelle infrastrutture stradali, problematiche ambientali, modal shift dalla rotaia alla gomma, congestione, sicurezza.Ci sarebbe in realtà anche il problema dei costi esterni, vale a dire quei costi che non vengono pagati dagli utilizzatori ma dall'intera società.
Ci tengo a sottolineare che la nostra non è una battaglia contro il progresso, come qualcuno voleva far intendere, ma una battaglia per la promuovere un trasporto davvero sostenibile. E per di più la circolazione dei gigaliners sarebbe del tutto incoerente con tutte le politiche ambientali e di sicurezza stradale promosse dalla Commissione Europea.

Nel luglio scorso, il consorzio TM Leuven ha presentato i risultati dello studio commissionato dalla Commissione (scusate il gioco di parole), arrivando alla conclusione che i Gigaliners porterebbero un'indubbio beneficio all'Europa intera (http://www.tmleuven.be/project/weightan ... ations.pdf). Peccato che lo studio si basasse su assunzioni totalmente sballate (tipo un valore di elasticità ai prezzi molto basso, con conseguente basso livello di modal shift atteso) e, per usare un eufemismo, quantomeno "di parte".
Gli ultimi rumor che ci arrivano lasciano ben sperare in quanto pare che la Commissione sia intenzionata a non presentare nessuna proposta di modifica dell'attuale direttiva che regola peso e dimensioni dei mezzi pesanti. Questo perchè pare che il risultato dello studio presentato dal consorzio non sia stato convincente (e ci credo, aggiungo io) e perchè il Commissario Tajani in persona non sarebbe d'accordo sulla modifica della Direttiva (oh yes). Pertanto la nostra attenzione si sposta ora alla prossima Commissione che sarà formata nel 2009, con la speranza che il nuovo commissario ai trasporti sia sulla stessa linea di Tajani (ammesso che il nuovo commissario non sia Tajani stesso). C'è inoltre da fare attenzione alla seconda metà del 2009 quando, con la nuova Commissione appena insediata, la Presidenza del Consiglio dell'UE toccherà alla Svezia. E sapete di quale nazione sono Scania e Volvo, i leader della lobby dei Gigaliners?
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Re: Giga liners

Postby indaco1 » Tue 16 September 2008; 0:14

Io ci lavoro nella grande distribuzione.

E la logistica che c'e' dietro unisce i due discorsi.

Le catene piu' avanzate hanno pochi megamagazzini centrali, spesso magazzini automatici ovvero una specie di juke box alto 30 metri per base un ettaro che movimenta automaticamente i pallets al suo interno...ma questa e' una divagazione.

Il concetto e' che i grandi fornitori, ovvero Barilla, Ferrero, Unilever, Procter&Gamble.. quelli li... mandano Tir interi, belli pieni perche' ovviamente c'e' poco sfrido, nei magazzini centrali della catena retail.

E poi da questi centri la catena manda dei Tir o dei camion anche esssi belli pieni di merci di piu' fornitori presso i supermercati o i superstore sul territorio.

Questo non solo e' infinitamente piu' efficiente rispetto alla vecchia miriade di negozietti vicinali, ma lo e' anche molto di piu' delle catene distrubutive meno avanzate dove i fornitori fanno consegne dirette presso i negozi invece che presso il centro logistico. In questo modo il camion o il furgone del fornitore finisce per fare un viaggio o una deviazione solo per consegnare un singolo collo. Confrontatelo con la consegna di un intero Tir pieno di roba di piu' fornitori.

Anche questo assomiglia all'hub&spoke dell'aviazione o al nodo e alle interconnessioni in ambito trasportistico. invece di fare un'infinita' di link point to point da ciascun fornitore (anche il piu' piccolo) a ciascun negozi.... si fanno grosse consegne presso l'hub (il centro logistico) e da questo si accorpano grosse consegne aggregate presso il singolo negozio.

Purtroppo le catene che hanno logistica, magazzino e trasporti integrati non sono tutte... ce ne sono di ben meno efficienti e a me francamente vedere il camioncino della centrale del latte che fa la spola in tutti i negozietti non piace proprio, perche' sembra a misura d'uomo m non riesco a non vederci l'inefficienza. E' tollerabile solo per generi freschissimi e anche per questi avrei dei dubbi.

Insomma, il supermercato e la logistica delle catene retail sono un modello estremamente efficiente, in cui la logistica primaria e' hub&spoke e quella secondaria e' self service, non c'e' un droghiere dietro il banco il cui tempo e lavoro deve essere remunerato, e' il cliente stesso che fa il picking cosa che per lui oltretutto e'un valore, in quanto ha modo di valutare e toccare con mano e scegliere la merce senza pressioni o limiti di tempo.

In passato l'approvigionamento di cibo era un grosso problema, nelle citta'... ed erano citta' molto piu' piccole che adesso. Addirittura esisteva l'assessore dell'annona (esiste ancora ma oggi eroga le licenze ed estorce gabelle).

Non avete idea del delirio che sarebbero le citta' se la distribuzione delle merci avvenisse ancora come in passato. A parte che i costi per il consumatore sarebbero almeno un 30% secco maggiori.

C'e' comunque da dire che non e' chiaro se per la societa' nel suo complesso sia meglio avere relativamente pochi superstore raggiungibili necessariamente solo con il mezzo di trasporto privato o tanti supermercatini di quartiere dove trovi tutto l'indispensabile, comunque riforniti con un modello di distribuzione moderno.

Probabilmente la seconda sarebbe piu' economico e ecologico, perche' bene o male non sono poi molti i generi che servono per vivere.... pero' dovete tenere conto che in un piccolo supermercato i prezzi sono leggermente piu' alti (meno economie di scala) e soprattutto l'assortimento e' inferiore... diciamo sui 3000 articoli, quando in un superstore se ne possono trovare sui 10000 per non parlare di un ipermercato.

Se fossimo frugali e ci accontentassimo di massimo due o tre marche di biscotti, forse potremmo farlo.

Ma non siamo frugali.

PS: sapete origliando in azienda quale altro modello logistico e' considerato estremamente efficiente e visto come uno dei principali concorrenti? Il mercato di quartiere.... Perche' taglia molto la catena distributiva e richiede poche infrastrutture fisse. Inoltre ci si trova merce meno standardizzata per i grandi volumi. Pezzi unici altrimenti introvabili, insomma.
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Re: Giga liners

Postby Coccodrillo » Sun 28 June 2009; 16:41

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Re: Giga liners

Postby trambvs » Wed 01 July 2009; 15:57

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Re: Giga liners

Postby Coccodrillo » Sun 05 July 2009; 12:28

http://www.youtube.com/watch?v=46VKSsQVV4k

I primi due assi sotto il container rosso sono un "dolly", ovvero un carrello con due assi e ralla.

http://en.wikipedia.org/wiki/Dolly_(trailer)

Il quarto dal retro del camion sembrerebbe una ruota di scorta.
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