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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Thu 22 November 2018; 23:27
by Carrelli1928
Approccio semplice ma idee condivisibili.

Che cos’è lo “share modale”?

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 23 November 2018; 0:17
by S-Bahn
La divisione tra le varie modalità di trasporto.
Se su 100 persone 50 si spostano con i mezzi e 50 in auto e moto, il TPL ha lo share modale del 50%.
E' una via di mezzo tra il termine inglese di Modal Share e il termine italiano di Ripartizione Modale.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 23 November 2018; 8:45
by luca
A me la cosa che fa più rabbia è che ci sia qualche imbecille che pensa "ecco, non posso nemmeno buttare la macchina a cazzo come voglio perché arrivano i tram!!!!!! È democrazia questa???? I tram evidentemente saranno sostenuti dai poteri forti e dalle case farmaceutiche!!!!"

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 23 November 2018; 10:24
by Carrelli1928
Grazie, S-Bahn.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 23 November 2018; 15:02
by LUCATRAMIL
Ineccepibile. Bravo, tra l'altro. segno che anche l'UTP non si è ancora accorto dell'asservimento, se esiste (non ce l'ho con Lico, sia chiaro, anzi grazie che ci informa).

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 23 November 2018; 18:00
by Lucio Chiappetti
Come al solito ieri sera leggendo la lettera in questione sul Corriere mi era venuto voglia di scrivergli (dicendo fra l'altro che invece di levare i tram si tratterebbe di farli andare piu' veloci con abolizione dell'accodamento alla De Corato e asservimento semaforico secco) ma avendo avuto di meglio da fare sono lieto che mi abbiano preceduto.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sat 24 November 2018; 0:59
by S-Bahn
LUCATRAMIL wrote:...segno che anche l'UTP non si è ancora accorto dell'asservimento, se esiste...

Non ho capito. Cosa vuoi dire?

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 07 December 2018; 14:57
by GLM
vuole dire che nonostante l'asservimento sia in parte stato attivato da un paio di anni, come anche da testimonianza dell'utente "lico" del forum, gli effetti sono così blandi che non si notano i risultati.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 07 December 2018; 15:53
by Carrelli1928
A proposito: rammento che l’asservimento non si attiva se una vettura è in anticipo, quindi mi sorge spontaneo un dubbio.
Le tabelle delle linee che hanno ricevuto l’asservimento sono state modificate?

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Fri 07 December 2018; 21:31
by sbarabaus
GLM wrote:vuole dire che nonostante l'asservimento sia in parte stato attivato da un paio di anni, come anche da testimonianza dell'utente "lico" del forum, gli effetti sono così blandi che non si notano i risultati.


senza offesa per lico, ma dubito che l'asservimento sia attivo da 2 anni senza che sia stato fatto anche solo mezzo annuncio a riguardo

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Wed 12 December 2018; 14:25
by luca
La stampa
Il treno è un po’ come la radio, una di quelle invenzioni ormai “giurassiche” che sembrano sempre sul punto di morire e sparire, surclassate da rutilanti novità

No comment...

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Wed 12 December 2018; 14:29
by S-Bahn
A parte che gli smarphone, a ben guardare, vivono di connessioni wireless, ovvero via radio...

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Wed 12 December 2018; 16:16
by Alessandro72
Analisi terra terra da parte di uno che fa 40mila km all’anno.
Situazione strade lombarde al collasso. Si vede che c’è un tentativo di ripresa perché i mezzi pesanti in circolazione sono in aumento costante. Purtroppo non avendo voluto investire nulla negli ultimi 50 anni in una seria pianificazione del trasporto merci e pendolari ciascuno si arrangia come può con infrastrutture che nel migliore dei casi risalgono agli anni 60. Per quanto riguarda il lecchese, ad esempio, ci sarebbe voluto poco a raddoppiare la Colico Tirano e, nell’oggettiva difficoltà di un raddoppio della Lecco - Colico, a istituire un efficiente servizio di trasporto merci lacustre sull’asse Lecco - Colico. Nel Seicento era possibile andare da Lecco a Venezia in barca, ora? Abbiamo i corsi d’acqua più favorevoli di molti altri paesi, ci vorrebbe nulla a renderli navigabili. Brutti stronzi.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Wed 12 December 2018; 18:02
by jumbo
Immagino che sarebbe comodo, poco costoso e particolarmente veloce trasportare le merci dalla Valtellina caricando navi portacontainer nella rada dell'Abbazia di Piona, trasformata in un porto merci, e scaricandole nel lago di Olginate, naturalmente dopo aver trasformato in ponti girevoli i ponti sull'Adda a Lecco.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Wed 12 December 2018; 19:12
by Alessandro72
Allora, per ripristinare il raccordo ferroviario stazione FS - porto a Colico basterebbe una settimana, stessa cosa per Como. A Lecco esiste già un importante scalo merci e anche qui il collegamento con il lago è praticamente a portata di mano. Infine mettere in servizio una decina di traghetti porta camion o container da Colico fino a Lecco o a Como non penso sia folle utopia e di certo costerebbe meno che continuare a fare strade e gallerie. Aggiungiamo dei costi convenienti con i biglietti e vedrete che le strade si svuotano.