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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sun 17 September 2017; 11:23
by GLM
ma è una tessera elettronica, e quando caricano nessuno gli chiede dove abitano e dove studiano....

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sun 17 September 2017; 13:21
by Astro
Ma i controllori possono leggerla.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sun 17 September 2017; 13:51
by GLM
confermo quanto dici, e riporto dal sito atm:

Se, per motivi di studio, ti sposti con frequenza tra Milano e le località dell’hinterland e utilizzi anche la rete urbana milanese, ATM ti propone l’abbonamento cumulativo mensile.
Limitatamente al percorso prescelto, il cumulativo ti consente di viaggiare sulle linee interurbane di ATM e delle aziende aderenti al SITAM, sulla rete urbana di ATM e sui tratti in Milano delle linee ferroviarie di Trenord, quindi anche sul Passante Ferroviario.
Sia il percorso scelto che il numero della propria tessera elettronica devono essere sempre riportati in chiaro sul biglietto magnetico o sullo scontrino di ricarica.


...l'ennesima inutile sfaccettatura del sitam, che idiozia :roll:

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sun 17 September 2017; 15:32
by serie1928
L'idiozia sta forse anche nel voler risparmiare 13,50 € al mese pur di spendere i 55,00 € per un mensile di "Area piccola".
Da una parte c'è una agevolazione, e mi sembra anche naturale vi sia una limitazione nell'uso dall'altra.
Se poi sei uno che da Bresso va a Milano via M1 a Sesto, ecco che la differenza è solo di 2'€.
Certe "sfaccettature" esistono solo per poter dare qualche agevolazione, non per "punire" chi ne fa uso.
Inutile? Forse. "Idiozia"? Non per chi ne sfrutta i vantaggi.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sun 17 September 2017; 16:06
by S-Bahn
serie1928 wrote: Mettere questa polemica in questo 3D è una offesa al contribuente italiano

Un pippone per una semplice battuta (battuta, non polemica) di una riga? :roll:
Certamente gli abbonamenti da noi sono fortemente scontati. Se però cominciamo considerare i livelli salariali, la netta differenza di integrazione e il livello di servizio (ovunque, non solo a Milano città) già questo grande sconto comincia a essere un po' ridimensionato.
Milano poi di suo ha sempre drenato risorse e tenuto le tariffe basse, in relazione al servizio, scaricando all'esterno gli aumenti. Appena si esce dal comune cambia nettamente il rapporto tariffe/servizi.
La differenza rispetto al famoso estero diminuisce ulteriormente sui biglietti singoli, e da noi non esiste il metà prezzo, e in situazioni di viaggi in gruppo/famiglia l'economicità del TPL scompare, tant'è che il mercato delle famiglie è stato perso dal TPL, e questo non ha portato a maggior introiti del sistema ma minori, perché l'eliminazione dello sconto ai gruppi non porta i gruppi a pagare di più ma ad andarsene.

Per quanto riguarda la copertura dei costi da introiti tariffari in Lombardia siamo intorno al 50%. Non mi pare che la maggior parte delle realtà estere "dove fanno pagare il servizio, mica come noi che lo regaliamo" facciano molto meglio, nonostante sia presumibile che nel conto noi dobbiamo mettere una maggiore evasione tariffaria, cosa alla quale quasi nessuno mette realmente mano per non avere fastidi.

Quindi la frase che circola nella sua rozzezza per cui "da noi il TPL è regalato" non risponde esattamente al vero.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sun 17 September 2017; 18:24
by serie1928
Ed eccolo il "pippone extra large".
La polemica è data dalla somma dell'intervento di GLM con la tua battuta di accondiscendenza.
Rapportare il costo del biglietti al costo della vita è una cazzata: non guadagnamo meno della metà dei tedeschi, ovvero il nostro potere di acquisto non è meno della metà: l'Italia è sotto del 25% rispetto alla Germania, mentre la differenza tra Lombardia e Baviera è ancora minore, 10%, massimo 15%. E tra l'area metropolitana di Milano e Monaco, ancora meno.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Sun 17 September 2017; 19:17
by S-Bahn
Se però cominciamo considerare i livelli salariali, la netta differenza di integrazione e il livello di servizio (ovunque, non solo a Milano città) già questo grande sconto comincia a essere un po' ridimensionato
Questo dicevo, un parziale "ridimensionamento" delle differenze, e per la somma di diversi fattori, non la metà.
Peraltro dedurre che gli stipendi a Milano sono nettamente più alti della media nazionale, e pertanto quasi allineati a quelli tedeschi, è una forzatura perché nella media rientrano amministratori delegati, dirigenti e imprenditori di molte aziende con sede a Milano. La cosa importante è che la classe medio-bassa, quella sensibile alle tariffe, ha gli stessi stipendi a Milano come a Frosinone, ma con differenze nel costo della casa e degli alimentari non certo a favore di Milano.

Quindi la mia battuta sul luogo comune che da noi il TPL sia quasi gratis, e comunque sempre molto più a buon mercato in tutte le situazioni di paragone, continua ad avere ragione di essere.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Mon 18 September 2017; 19:01
by mattecasa
A Milano è davvero quasi gratis. Io pagherei meno di un euro al giorno (facendo il mensile studenti) per muovermi in tutta Milano.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Mon 18 September 2017; 20:21
by S-Bahn
Il caso più vantaggioso è quello del viaggiatore singolo abbonato, specie studenti.. E qui siamo d'accordo.
Provate a fare i conti su una famiglia che si sposta assieme, magari su un percorso con tariffe non integrate e poi vediamo quanto è regalato.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Mon 18 September 2017; 20:28
by GLM
^^^ esatto, che è quello di cui parlavo nel post da cui è nata questa discussione... andare a cercare col lumicino la soluzione più vantaggiosa non ho capito cosa dovrebbe dimostrare :roll:
e comunque, se proprio vogliamo parlare di Germania, gli iscritti di molte università (se non di tutte) hanno libero accesso al tpl col semplice badge universitario. Hai voglia, quindi, a confrontarlo coi nostri 22€/mese.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Tue 19 September 2017; 9:44
by MünchnerFax
GLM wrote:e comunque, se proprio vogliamo parlare di Germania, gli iscritti di molte università (se non di tutte) hanno libero accesso al tpl col semplice badge universitario
...Biglietto che viene pagato obbligatoriamente, che tu voglia spostarti coi mezzi o no, in soldoni ogni semestre, da versare insieme alle esigue tasse universitarie di poche decine di euro. Il costo è stabilito dai singoli consorzi tariffari e dipende dal contenuto esatto dell'offerta: per esempio a Berlino hai, sempre obbligatoriamente per tutti gli studenti, l'intero consorzio tariffario a tutte le ore al costo di circa 190 €/semestre (fa circa 31 €/mese). A Monaco hai obbligatoriamente l'intero consorzio tariffario ma solo nei feriali dopo le 18 o sabato e festivi tutto il giorno al costo di 66,50 €/semestre, in più facoltativamente puoi comprare l'integrazione agevolata per le restanti fasce orarie al costo di 193 €/semestre (il totale fa quindi 43,25 €/mese).

Non tutti gli studenti sono contenti di questo sistema visto che una buona parte non usa l'offerta e non vede perché debba finanziare il trasporto pubblico usato da altri. A Monaco il Semesterticket è stato introdotto pochi anni fa con una votazione tra gli studenti finita con una risicatissima maggioranza a favore, dopo anni di tentativi delle istituzioni e opposizione degli organi studenteschi. La maggioranza degli studenti universitari a Monaco o vengono dai paesini dell'hinterland dove si muovono in macchina e sostengono di non farsene niente del biglietto dell'autobus che tanto non usano, oppure abitano negli studentati sparsi per la città o in appartamenti condivisi nei quartieri universitari e si muovono spesso in bici o a piedi. Gli unici che hanno sempre manifestato un forte interesse al Semesterticket sono quelli delle facoltà scientifiche a Garching (tipo la Bovisa, ma come se fosse oltre Bollate) perché sono obbligati a farsi mezz'ora di U-Bahn a tariffa extraurbana per andare e tornare dall'università.

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Tue 19 September 2017; 17:07
by Lucio Chiappetti
MünchnerFax wrote:Garching (tipo la Bovisa, ma come se fosse oltre Bollate)

Mah direi piu' Monza (Marienplatz-Garching 16km, Duomo-Bollate 10km)

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Tue 19 September 2017; 19:09
by GLM
Da come la racconta munchnerfax sembra che tram e metropolitane non scarichino praticamente nessuno alle fermate adiacenti alle università di Monaco... il che mi pare strano. E mi sembra anche assurdo che nonostante un servizio sicuramente migliore del nostro, dall'hinterland prediligano comunque l'automobile... quando oltretutto immagino che i parcheggi in città siano a pagamento

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Tue 19 September 2017; 19:17
by Trullo
@Lucio
Infatti ha detto oltre Bollate

Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

PostPosted: Tue 19 September 2017; 19:23
by serie1928
Trullo wrote:@Lucio
Infatti ha detto oltre Bollate

Avesse scritto "Garbagnate", per rimanere sull'asse, sarebbe stato preciso-preciso.
Se al posto della ex-Alfa ci avessero fatto il Poli, il paragone calzerebbe ancora meglio. :mrgreen: