Gerarchia stradale

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Gerarchia stradale

Postby friedrichstrasse » Fri 17 August 2007; 19:43

Dal piano regolatore del 1980 (teoricamente ancora vigente), uno schema stradale:
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(Rosso: autostrade
Arancione: autostrade urbane o strade veloci
Giallo: strade principali)

Ora, mi chiedo, fra PIM, PUM, PAM e compagnia bella, si parla ancora di gerarchia stradale, o si fanno solo discorsi demagogici sulla limitazione del traffico, o peggio, dell'inquinamento?
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Postby serie1928 » Sat 18 August 2007; 0:25

^^ Dalla riforma del 1992 del codice della strada, esiste l´obbligo per i comuni di dare una gerarchia alle strade urbane redigendo il PUT (piano urbano del traffico, che deve essere di durata triennale).
La gerachia prevede in sommi termini tre categorie di strade urbane.
Solo grazie a questa suddivisione é stato possibile mettere il limte di 70km/h sul cavalcavia Monteceneri, per esempio, classifiacta come "strada urbana di scorrimento".
É peró difficile classificare le strade come "di scorrimento" perché richiede la separazioene delle carreggiate e sopratutto l´assenza di stalli di sosta in banchina (ovvero la loro esitenza, ma separati dalla carreggiata).
Insomma, si potrebbero classificare cosí molte strade, ma si dovrebbe eliminare la sosta (il limite dei 70km/h é una possibilitá data solo a questo tipo di strade, ma non é obbligatorio).
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Postby msr.cooper » Thu 23 August 2007; 21:55

Favorevolissimo alla gerarchizzazione delle strade.
A mio parere, però, andrebbero fatte delle modifiche al codice nei casi in cui le strade si inseriscono in contesti densamente urbanizzati.
Se non sbaglio, in Germania è in vigore una classificazione stradale (e conseguente gerarchizzazione) che, oltre a rilevare ruolo e caratteristiche tecniche della strada stessa, prende in considerazione anche ciò che la strada attraversa (ambienti urbani e non, presenza di aree commerciali, etc...), adattando quindi regole e prescrizioni a seconda del contesto.
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Postby The Boss » Fri 24 August 2007; 12:30

Sono favorevole per le gerarchie stradali, anche se credo che alcune strade definite come "strade urbane o strade veloci" debbano avere un regolamento autonomo, ad esempio in Viale Fulvio Testi (di fronte alla mediaworld) vi sembre possibile che il limite sia di 70 all'ora, con un viale a tre corsie e delimitazione tra carreggiate?!?! Nessuno li va a 70, è praticamente un'autostrada e all'ora ecco il comune di cinisello che ci piazza un autovelox... :evil: :evil:
Gerarchie stradali: sì!!
Regolamenti attuali: no!!
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Postby msr.cooper » Fri 24 August 2007; 13:35

Il Fulvio Testi di fronte a MW potrebbe benissimo avere un controviale. In questo modo intersezioni, parcheggi, marciapiedi e piste ciclabili starebbero sul controviale, mentre le tre corsie potrebbero beneficiare di un aumento della velocità.
Questo in linea teorica.
Personalmente la penso diversamente (come scritto qualche mese fa in topic M5, io ridurrei le corsie e cercherei di dargli caratteristiche più urbane).
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Postby serie1928 » Fri 24 August 2007; 17:34

In Germania é tutto normalizzato secondo DIN, ma anche in Italia ci sono norme UNI e regolamenti per la costruzione delle strade, ma essendo di recente emanazione le strade piú vecchie non sono corrispondenti.
In ogni caso il codice della strada, é un codice, ovvero contiene tutte le norme, leggi che regolano "la strada", costruzione ed uso, diritti e doveri. Non é assolutamente necessario fare regole "particolari", nel codice c´é e deve esserci tutto, e se manca qualcosa va aggiornato.
Per quanto riguarda Viale Fulvio Testi, i 70km/h per come é fatta la strada ed il traffico che convoglia é un limite sufficiente e necessario. Dal punto di vista strutturale: ha accessi con corsie corte e pure in numero considerevole; le piste ciclabili sono separate in maniera insufficiente, le corsie sono relativemente strette, le curve con raggio stretto.
Nulla vieta di trasformarlo in strada extra-urbana.
É ora che gli amminstratori inizino a capire che i limiti e la segnaletica devono essere confacenti alle caratteristiche della strada e non in funzione della sua urbanitá o meno (a questo ci pensa la legge, il codice appunto). Cosa intendo dire? Che se Viale Fulvio Testi fosse extra-urbano (extra-urbana principale o addiruttura autostrada) il limite potrebbe tranquillamente rimanere di 70km/h, lo decide il proprietario della strada, che se non erro é addirittura la provincia (o la regione) e non il comune di Cinisello Balsamo.
Al contrario Viale Testi/Zara nel comune di Milano non potrá mai essere extra-urbano, ma almeno di scorrimento con limite di 70km/h con interventi abbastanza limitati, ma senza la sincronizzazione dei semafori sarebbe inutile!
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Postby serie1928 » Fri 24 August 2007; 17:38

msr.cooper wrote:...Se non sbaglio, in Germania è in vigore una classificazione stradale (e conseguente gerarchizzazione) che, oltre a rilevare ruolo e caratteristiche tecniche della strada stessa, prende in considerazione anche ciò che la strada attraversa (ambienti urbani e non, presenza di aree commerciali, etc...), adattando quindi regole e prescrizioni a seconda del contesto...


Esiste anche in Italia (o almeno dovrebbe esistere, lo prevede il CdS dal 1992). Si chiama: Catasto delle Strade.
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Postby jumbo » Fri 24 August 2007; 18:06

esiste una apposita normativa CNR che contiene la classificazione delle tipologie di strade.
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Postby serie1928 » Fri 24 August 2007; 18:20

^^ Sí, giusto. CNR non UNI come avevo scritto. Ma se non erro essa prescive come debba essere costruita una strada che ha giá una sua classificazione. Cioé prima si decide se la strada é A, B o C e poi la si costruisce in funzione dei modelli CNR corrispondenti. Mentre la raccolta di come sono le strade sul territorio é il catasto.
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Postby jumbo » Fri 24 August 2007; 18:40

sì, era quello che intendevo. comunque spesso una norma cnr poi è adottata anche dall'uni, quindi non è che ti sbagliassi.
mi pare che la cnr vigente fino a poco fa fosse del 1980, con le classificazioni A, B, C ecc. ecc. seguite da un numero di sottoclassificazione.
però mi pare che sia uscito qualcosa di più nuovo di recente.
il catasto delle strade invece non so se esista in italia o se sia demandato ai singoli enti competenti (mi pare più probabile).
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Postby serie1928 » Fri 24 August 2007; 19:23

Se non esiste é grave perché serve a rispettare una norma cogente:
Art.13, comma 6 del CdS:
"Gli enti proprietari delle strade sono obbligati ad istituire e tenere aggiornati la cartografia, il catasto delle strade e le loro pertinenze secondo le modalita' stabilite con apposito decreto che il Ministro dei lavori pubblici emana sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici e il Consiglio nazionale delle ricerche. Nel catasto dovranno essere compresi anche gli impianti e i servizi permanenti connessi alle esigenze della circolazione stradale."

Siamo alle solite. Quando si tratta di limitare la discrezionalitá della politica, le norme non vengono attuate, anche quando si tratta di aspetti tecnici dai quali dipende l´incolumitá della gente.
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Postby friedrichstrasse » Fri 24 August 2007; 19:27

Ma, per esempio, in Germania una strada statale che attraversa un'area urbana resta una strada statale. L'Unter den Linden è la statale 2/5, ad esempio.
In Italia invece, se non erro, le strade statali (e provinciali) sono solo extraurbane. Non è assurdo? Significa separare la pianificazione urbana da quella territoriale. Che poi, quasi sempre, facciano entrambe pena, è un altro discorso.
Secondo argomento: se si decide di introdurre una gerarchia stradale, significa, a mio parere, che le decisioni vanno prese a cascata, dalla grande scala alla piccola scala. In concreto, ma è solo un esempio, bloccare la realizzazione della Gronda Nord, tassello fondamentale del piano dell'80, perché i cittadini delle zone limitrofe sono contrari, è un'aberrazione.
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Postby The Boss » Fri 24 August 2007; 20:52

msr.cooper wrote:Personalmente la penso diversamente (come scritto qualche mese fa in topic M5, io ridurrei le corsie e cercherei di dargli caratteristiche più urbane).


Anche io la penso così, infatti credo che siano le regole e quindi anche le strade attuali che vadano riviste con delle norme strada per strada, ovviamente con delle divisioni per categorie stradali. Ma io parlavo dello stato attuale.
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Postby serie1928 » Fri 24 August 2007; 21:16

friedrichstrasse wrote:Ma, per esempio, in Germania una strada statale che attraversa un'area urbana resta una strada statale....
Secondo me é un problema di segnaletica di itinerario, diverso dal problema della proprietá della strada.
Esistono anche in Italia strade statali che attraversano centri urbani che sono proprietá dello stato e quindi affidate all´ANAS. Sono dette "traverse urbane". Ma dubito che "Unter den Linden" sia di proprietá del Governo Federale.
E mi pare che anche in Italia una strada di proprietá del comune, ma facente parte dell´itinerario di una strada statale ne debba riportare il numero (cosa ampiamente inattuata, come al solito..).
In ogni caso la gerarchia prescinde dalla proprietá ed infatti non é detto che la strada statale abbia precedenza sulla strada comunale che la incrocia. Lo é normalmente, ma non é obbligatorio.
Infatti comanda sempre e solo la segnaletica ed il codice distingue opportunamente solo tra strade urbane e extraurbane.
Chiaramente ANAS e Provincie non costruiscono strade nei centri abitati, ma é una conseguenza ovvia della destinazione delle strade.
In ogni caso la coordinazione deve avvenire tra i vari enti interessati, ed in Germania non avviene diversamente. Se devo fare una tangenziale extraurbana al mio paese attraversata dalla statale (prop.ANAS) ho due soluzioni:
a) trovo un accordo con l´ANAS (o lo faccio con pressioni politiche, esiste per questo la politica) perché la costruisca,
b) la costruisco per mio conto
Nel caso a), generalmente il tratto nuovo di tangenziale diventa parte dell´itinerario statale (oltre ad essere di proprietá ANAS) ed il tratto abbandonato viene "dismesso" ed entra a far parte del demanio comunale.
Nel caso b) la strada é di proprietá comunale ed il comune deve accordarsi con l´ANAS per farlo diventare itinerario principale, altrimenti la strada resta extraurbana ma subordinata alla strada ANAS.
Chiaramente la manutenzione della tangenziale nel caso a) é a carico dell´ANAS nel caso b) del comune.
Il problema, che con le ultime norme emanate dovrebbe essere superato, é che la strada sia che la faccia il comune sia che la faccia l´ANAS deve portare allo stesso risultato qualitativo (dimensioni, sezioni, calibro, andamento plano-altrimetrico, ecc.).
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Postby friedrichstrasse » Sat 25 August 2007; 1:37

A quanto ne so, invece, nei centri urbani sopra i 10.000 abitanti non ci sono traverse urbane, ma solo nei centri più piccoli. In concreto: quale sarebbe la traversa urbana della SS11, o della SS35, attraverso Milano? Nessuna, la 11 scompare a Molino Dorino, e ricompare a cascina Gobba...
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