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Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Fri 24 August 2018; 10:01
by S-Bahn
Uso da qualche settimana bikemi che funziona, sia pure con qualche pecca.
Il servizio di ofo e mobike è sostanzialmente diverso e direi complementare ma sono molto scettico sul suo futuro in quanto il livello di teppismo (arabi o non arabi) è altissimo. Ho visto più bici danneggiate, parcheggiate dove non si doveva (anche gettate oltre recinzioni e cancellate), che girano sbloccate in provincia ecc... che bici in condizioni di essere normalmente usate.

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Fri 24 August 2018; 12:45
by luca
Appunto

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Sat 25 August 2018; 17:55
by GLM
prima di partire con la solita ignorante esterofilia, faccio presente che il vandalismo verso le biciclette dei bike sharing (free float o meno) è cosa comune a tutte le città del mondo.

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Sat 25 August 2018; 18:09
by luca
Quelle in cui l'osservanza delle regole è meno rigida, a quanto mi risulta
Non sono necessariamente estereofilo io. Mi piace dove le regole vengono fatte rispettare. A Parigi c'è stato molto vandalismo in tal senso. Perché li si e in Danimarca, in Germania, in Svizzera, in Svezia, per esempio , invece No?

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Sun 26 August 2018; 17:11
by GLM
in Danimarca, in Germania, in Svizzera, in Svezia, per esempio , invece No


fonte?

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Mon 27 August 2018; 10:50
by Lucio Chiappetti
GLM wrote: le biciclette dei bike sharing (free float o meno)


Ma perche' si ostinano a chiamarle "free float" (galleggiamento libero) invece di "free flow" (flusso libero) ? Non e' che quelli che le buttano nel Naviglio hanno tradotto alla lettera ? :-)

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Mon 27 August 2018; 20:58
by GLM
errore mio, scusate XD

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Tue 28 August 2018; 10:55
by luca
GLM wrote:
in Danimarca, in Germania, in Svizzera, in Svezia, per esempio , invece No


fonte?

Non ho mai sentito parlare da nessuna parte di grossi casi di vandalismo come succede in Italia o in Francia

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Tue 28 August 2018; 12:29
by MünchnerFax
In Germania e in special modo a Monaco c'è da un anno la psicosi "O-Bike": un'azienda di Singapore che ha letteralmente affogato la città sotto migliaia di biciclette arancioni (tecnicamente pessime peraltro) parcheggiate ovunque. Non si capisce bene cosa sia scattato nella testa della gente: se il problema fosse che l'azienda era "cinese" (che si sa che l'Oriente è tutto Cina...) e i cinesi sono brutti e cattivi per definizione. Peraltro non che quest'azienda fosse dedita alla causa dell'ecologia dato che è trapelato che il loro business model pareva essere quello di tracciare gli spostamenti via GPS per poi vendere i dati a enti e aziende; ma a livello politico qui era ed è poco accettato che arrivi qualcuno, per di più da oriente, a fare concorrenza in una nicchia dove ci sta la DB col suo Call-A-Bike, la locale azienda dei trasporti MVG e un tedeschissimo privato, NextBike; tutto questo in un paese dove i trasporti non sono granché liberalizzati. Oppure se è stato che le troppissime biciclette hanno fatto scattare un senso di rifiuto, o che altro sia stato. Fatto sta che è partita una specie di moda a vandalizzare queste bici il più possibile e buttarle nei posti più impensati: sulle aiuole spartitraffico, nei parchi, nei laghetti, fiumi e ruscelli, coricate, in piedi, a testa in giù, eccetera. La stampa locale sulle prime ha seguito divertita il passatempo di mezza città pubblicando foto di curiose sculture o dei posti più remoti dove sono finite ste bici: di fatto sdoganando il vandalismo generalizzato. Poi comicamente ha iniziato a pubblicare articoli di fondo scandalizzati dal vandalismo diffuso dal tono "che vergogna, dove andremo a finire".

Inutile dire che questo servizio non ha mai avuto successo. In seguito O-Bike ha ritirato una buona parte delle bici, lasciandone pur sempre un paio di migliaia (gran parte vandalizzate). Oggi O-Bike è fallito direttamente e ha abbandonato le sue biciclette in città. Il comune ora non sa che pesci pigliare perché rimuoverle tutte costa e non è sicuro che la cosa sia giuridicamente ineccepibile. Una vicenda in cui hanno perso tutti, direi.

In generale ho letto tempo fa che anche il Velib a Parigi sta in piedi solo grazie ai finanziamenti pubblici, altrimenti sarebbe in grave perdita per colpa del vandalismo. Insomma, è un problema che affligge un po' tutti.

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Tue 28 August 2018; 12:47
by Muccablu
L'unica è far fare all'utente che si iscrive un cospicuo deposito precauzionale, purtroppo.

No,ma forse non funzionerebbe nemmeno così, o sbaglio? Con il fatto che la si può lasciare ovunque, non è dimostrabile che sia l'ultimo utente ad averla vandalizzata.

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Tue 28 August 2018; 13:04
by luca
Ho scritto una minchiata. Me ne scuso.

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Tue 28 August 2018; 13:56
by S-Bahn
Il vandalismo mi sembra sia un problema che affligge soprattutto le grandi città dove da tempo è saltato il controllo sociale.
Le grandi città sarebbero anche i luoghi dove queste modalità potrebbero funzionare bene, per la massa critica di utenza e per la complementarità con una forte rete di TPL.
Ma tant'è, la stupidità non ha limiti.

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Tue 28 August 2018; 14:32
by jumbo
A Milano il vandalismo ha colpito soprattutto ofo, mentre mobike ne è rimasta un po' meno coinvolta.
Tuttavia rimane la cattiva qualità ciclistica dei mezzi di mobike, sia per l'impostazione del modello base lanciato un anno fa, sia per la scarsa resistenza dei mezzi: quando a primavera hanno introdotto i nuovi mezzi un po' migliori dal punto di vista ciclistico, dopo pochi giorni iniziavano tutti a risentire di problemi alla sella, alle ruote, alle luci... esattamente come i primi mezzi.
Poi a luglio è arrivato il caldo e ho smesso di usarle, non so come sia la situazione ora.7
Il sistema free flow, senza stazioni fisse, ha il problema di affidarsi all'intelligenza ed al senso civico degli utenti per quanto riguarda le posizioni in cui le bici sono lasciate, tuttavia ha l'innegabile vantaggio che si riescono a coprire anche le zone di città non servite dalle stazioni del bikemi.

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Tue 28 August 2018; 22:55
by Viersieben
S-Bahn wrote:Ma tant'è, la stupidità non ha limiti.

Infatti a Berna, che non è certo una metropoli (ma dove gli stupidi non mancano): https://www.rsi.ch/news/svizzera/Publib ... 90726.html

(Posto che personalmente faccio molta fatica a viaggiare con un velocipede che non sia il mio (al sellino del quale il mio fondoschiena è perfettamente abituato) e quindi questa moda del noleggio bici (per giunta spesso basato, par di capire, sugli esecrati "smartphones") mi lascia alquanto perplesso...)

Re: Ciclisti a Milano

PostPosted: Wed 29 August 2018; 8:58
by MünchnerFax
Muccablu wrote:L'unica è far fare all'utente che si iscrive un cospicuo deposito precauzionale, purtroppo.
Fun fact: a Monaco O-Bike voleva non mi ricordo se 79 o 89 € di deposito cauzionale. Soldi degli utenti chiaramente andati in fumo con l'insolvenza. Si maligna che raccattare più cauzioni possibili e scappare con la cassa potesse essere parte della strategia commerciale... Ma il vandalismo generalizzato è completamente esterno alla platea degli utenti.