Trasporti a Milano

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Liberté, Fraternité, iostiroté!

grandiiiiiiiiiiiiiiiii

Astro wrote:Non sono sportivo e non ho una bici da corsa (ma una MTB rigida del 1997). A 25 ci arrivo.

lo stesso per me. La mia velocità tipica, se non ci sono ostacoli, è tra i 20 e i 25. Posso avere uno spunto ai 30.

Tutti "arriviamo" a queste velocità. Il post iniziale riguardava quella che possiamo chiamare "velocità abituale media" della buona parte dei ciclisti che si spostano in città (la sciura che va al mercato, lo studente che va in biblioteca...).
Sono convintissimo che è più bassa, decisamente più bassa. Sarebbe interessante misurarla.

In città si può assumere suppergiù come i due terzi della velocità di punta/velocità obiettivo che ci si prefigge su strada libera, a seconda del numero di rallentamenti/fermate (semafori, stop). Quindi se uno dice che cerca di pedalare a 20 km/h, probabilmente la sua media sarà intorno ai 14-15, che prenderei come velocità media di riferimento del ciclista abituale in città. La sciura Maria sarà più sui 10-12 km/h di media. Uno che va come un matto dando tutto sé stesso con l'esplicito obiettivo di bruciare le calorie in eccesso (esperienza personale ) riesce molto difficilmente a sfondare il muro dei 20 km/h di media nonostante le punte siano ben oltre i 30 km/h; a meno che il percorso non sia estremamente favorevole, ovvero senza fermate come per esempio un grosso parco pubblico/pista ciclabile in zona poco urbanizzata che consenta di pedalare per più chilometri senza intoppi.

Ripensando a quando usavo sistematicamente la bici per brevi spostamenti urbani tendo ad appoggiare la tesi di S-Bahn e MünchnerFax

e poi uno che magari va al lavoro o ad incontrare qualcuno non ha interesse ad arrivare il prima possibile ma sudato e puzzando come una capra

La mia media è tra i 15 e i 16.
Percorso di circa 7,5 km in mezz'ora scarsa, con 4 semafori obbligati, alcuni incroci a cui fare molta attenzione e 800 metri da fare molto lentamente (Rogoredo/san Martino sul marciapiedi, verso san Donato. Non faccio la rotonda di san Martino, conosco metodi di suicidio migliori) e dando precedenza ai pedoni. L'alternativa allunga il percorso di circa 1 km, ma senza influire sui tempi.

skeggia65 wrote:La mia media è tra i 15 e i 16.

La mia è intorno ai 17-18 (tenendo conto che il ciclocomputer non conta quando sono fermo, quindi la mia "velocità commerciale" è più intorno ai 14-15)

ebbene, l'altra sera ho provato il nuovo servizio di bike sharing free float MOBIKE (https://mobike.com/it/) e ho percorso 3 km in 17 minuti, ad una mirabolante velocità media di 10.6 km/h (era notte fonda, quindi nessun ostacolo o semaforo a far rallentare la marcia). Passati quei 3km ho completato il tragitto col car sharing, perchè ero esausto. Insomma, sta trovata di mettere biciclette con ruote piccole e senza marce è decisamente pessima!

Mi sembra però che ci siano diversi modelli per questo free-flow

no mobike ha quella bici e basta. tra poco dovrebbe arrivare un'altra serie di biciclette da parte di un altro gestore, vedremo come saranno.

anche io ho già usato mobike qualche volta questa settimana. utile nel senso che abitando lontano da qualunque stazione del bikemi, quello diventa per me inutilizzabile, mentre mobike mi consente di lasciare la bici sotto casa. concordo comunque che le biciclettine che hanno distribuito per la città sono dei giocattolini che da un punto di vista ciclistico sono abbastanza penosi. anche senza cambio si poteva mettere un rapporto leggermente più lungo.

Hanno fatto una configurazione media. Per Milano che non ha salite che non siano pochi cavalcavia si poteva probabilmente mettere un rapporto più lungo.

S-Bahn wrote:Hanno fatto una configurazione media. Per Milano che non ha salite che non siano pochi cavalcavia si poteva probabilmente mettere un rapporto più lungo.

Rapporto cortissimo, gomme piene.
Più che configurazione media, configurazione "merdia".


Ciclisti a Milano.
In realtà già arrivati a san Donato Milanese.
In autostrada, per tre chilometri.
Alle otto e mezza del mattino, piena ora di punta, bella coda grazie a loro.
Non fosse stato per i rischi che hanno corso e fatto correre ai normali utenti dell'autostrada, avrei colto solo il lato comico di questi lemmings a pedali che barcollavano sulle loro scarpette, nelle loro tutine, per scavalcare il guardrail e imboccare lo svincolo per il ritorno alla legalità.
Mi chiedo quale sia la sostanza che, come effetto collaterale, metta in stand-by i neuroni.
Droga da pedali o tavernello?