Ciclisti a Milano

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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Sat 06 June 2020; 16:59

Non ho soluzioni da proporre. Rilevo però che il problema delle biciclette sui treni è oggettivamente esploso con questi riders che trasportano cibo o altro (e non ho certezze, come non le ha nessuno, sul fatto che trasportano anche "altro").
Effettivamente su molte corse è un problema.
Non bisogna farla semplice o peggio semplicistica, ma di certo mai nessuno ha risolto un solo problema negando che esista, come non mi sembra accettabile lasciare che l'illegalità diventi norma.
Illegalità presunta su cosa trasportano e illegalità certa sull'altissimo tasso di evasione tariffaria e sul fatto che non c'è n'è uno, nelle stazioni che frequento, che attraversi i binari usando il sottopasso.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby skeggia65 » Sat 06 June 2020; 17:47

Astro wrote:@skeggia65: se hsi ciclisti tra i clienti, secondo Brianzolo sì XD

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Re: Ciclisti a Milano

Postby LUCATRAMIL » Sun 07 June 2020; 10:18

ma perché, in Italia, quando si sostiene che un/qualche appartenente ad una certa categoria si comporta illecitamente, avviene subito una levata di scudi a difesa di quella categoria, manco fosse composta solo di Santi? (bikers, notai, commercialisti, parrucchieri, politici, medici, tranvieri, avvocati ecc.)
Non è un'evidenza sotto gli occhi di tutti che cretini e/o malandrini si annidano in qualsiasi categoria? Sì ci sono tanti malandrini anche tra gli extracomunitari, e le ragioni non mi importano, come non mi importano per italiani, polacchi, romeni ecc. Naturalmente nelle stesse categorie/nazionalità ci sono tanti onesti e dabbene, ed io sto con quelli.
Ha ragione Mattecasa nel dire che la potenza di controllo contro chi usciva senza autorizzazione in quarantena (sacrosanta) non viene affatto usata contro la delinquenza, anche in casi conclamati come quelli riferiti da GLM.
Ma perchè dopo tre mesi di clausura, tanti giovani (teoricamente non stupidi) sono corsi ad assembrarsi sui navigli o in corso Como? Non per godersi il panorama insieme agli amici, ma perchè sono zone di spaccio (tra l'altro gli spacciatori si tengono le pillole in bocca, che schifo).

Un paio d'anni fa festeggiai con famiglia, suocera e cognato un compleanno sui Navigli. Dopo il Grande, molto animato, girammo sul Pavese (buio, deserto: come mai?) girammo nelle vie dietro, e notammo che c'erano dei ragazzi (mi spiace, di colore, forse prima al loro posto c'erano bianchi, giusto per dare un contentino ai razzisti al contrario) che ci guardavano attentamente mentre noi passeggiavamo chiacchierando. Rilevata la situazione poco salubre, abbiamo accelerato con non chalence sempre sotto gli sguardi incazzosi di questi figuri, alcuni impegnati a parlottare sottovoce con altri ragazzi: erano pali/spacciatori ben appostati, come nei filmati di Brumotti.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby serie1928 » Sun 07 June 2020; 11:41

Chiunque voglia arrogarsi un diritto che non gli spetta, magari minacciando e/o aggredendo chi è chiamato a far rispettare le regole, può essere bisognoso quanto vuole ma resta una persona dal potenziale criminale o esplicitamente criminale. Se 10 persone con la bicicletta vogliono salite su un treno, sanno benissimo di non poterlo fare e non lo devono fare, e se un controllore arriva e vuol far scendere quelli in eccesso, devono farlo senza fiatare. Nel momento stesso che fiatano perdono ogni diritto a forme di rispetto interpersonale. Se poi passano alle invettive o alle vie di fatto, va data una risposta adeguata.
Ma anche al semplice invito da parte di un qualsiasi passeggero al rispetto delle regole va data risposta rispettosa, e qualora si fosse in torto, adeguandosi. Non lo si fa è legittima ogni classificazione men che cortese sarebbe legittima, a prescindere dal colore della pelle spesso usato solo come alibi per nascondere la propria arroganza.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby skeggia65 » Sun 07 June 2020; 12:18

LUCATRAMIL wrote:ma perché, in Italia, quando si sostiene che un/qualche appartenente ad una certa categoria si comporta illecitamente, avviene subito una levata di scudi a difesa di quella categoria, manco fosse composta solo di Santi?


Quando si sostiene che qualche appartenente a una certa categoria è malfattore, la "levata di scudi" è sicuramente fuori luogo.
Viceversa, quando si leggono affermazioni simili:
MMMM wrote:... ma ti sei accorto GLM che spesso e volentieri non trasportano solo cibo?...


la sensazione che l'autore sia afflitto da un certo pregiudizio è piuttosto forte.
A mio vedere, coloro che insinuano che gli immigrati siano in buona parte delinquenti e coloro che gridano "ACAB" sono fatti della stessa pasta, e incapaci di andare al di là dei propri pregiudizi.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Sun 07 June 2020; 14:27

E se "spesso e volentieri" fosse numericamente più vicino al vero di un politicamente corretto "qualche appartenente" ?

Fermo restando che per lo specifico problema dico sempre che gli spacciatori esistono perché esistono i clienti, non viceversa.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby skeggia65 » Mon 08 June 2020; 12:22

S-Bahn wrote:E se "spesso e volentieri" fosse numericamente più vicino al vero di un politicamente corretto "qualche appartenente" ?


Potrebbe essere.
Così come parrucchiere o cameriere = finocchio.
O ciclista = drogato.
Albanese = magnaccia o puttana.
Romeno = ladro d'auto o di appartamento.
Siciliano = mafioso,
Campano = camorrista.
Sardo = rapitore.
Mussulmano = terrorista e fondamentalista. TRi piacerebbe essere accostato, da Cristiano, ai delinquenti che ammazzano, in nome di Dio, i medici che praticano l'aborto, in USA?
O, su tutte, all cops are bastards.

Dovremmo essere abbastanza cresciuti e aver oltrepassato questa fase.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Mon 08 June 2020; 16:45

Tutto questo rosario per dire che è obbligatorio pensare che un un qualunque illecito in una qualunque categoria di persone deve per forza essere sempre un fatto sporadico e non può mai essere purtroppo una pratica diffusa.
Ma chi l'ha detto? Questo è un pregiudizio tanto quanto il suo opposto.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby GLM » Mon 08 June 2020; 17:16

S-Bahn wrote:Ma chi l'ha detto? Questo è un pregiudizio tanto quanto il suo opposto.


esatto, quindi che senso ha disquisire di uno o dell'altro? Soprattutto in un forum che tratta di mobilità?

Poi, nel merito, francamente, vale "innocente fino a prova contraria", per quel che mi riguarda. Ricordati che anche i negri sono creature di Dio, così magari ti staranno meno antipatici ;)
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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Mon 08 June 2020; 18:33

E chi l'ha detto che mi stanno antipatici? Abbiamo diversi amici di famiglia che, come dite voi, sono di colore. Il mio ultimo figlio fa da baby sitter ad una famiglia di negri o neri che dir si voglia. Questo per chiarire una questione che è uscita senza motivo perché non si parlava del colore della pelle ma del comportamento dei rider.

C'è chi sospetta che non trasportino solo cibi. Può essere, io non lo so. Non c'è da escluderlo perché sono potenzialmente un vettore interessante per chi avrebbe in mente certi traffici. Ma appunto non lo so e nel caso non so se coinvolgerebbe una percentuale irrisoria della categoria o se possa essere una pratica più diffusa.
Invece ci sono altri aspetti del comportamento che sono meno nascosti. Pagamento del biglietto: non si può dire molto data l'esiguità del campione perché raramente ci sono CT che provano a controllare se sono in regola col biglietto. Le poche volte che succede finisce regolarmente in discussione perché il biglietto non salta mai fuori. Ma il campione è piccolo, può darsi che tutti coloro che non vengono controllati siano in regola. Dove invece il campione coincide con la totalità della categoria, considerato che sono ben visibili, è nell'attraversamento dei binari, dove la maggioranza normalmente non si serve del sottopasso di stazione, e sugli ultimi treni della sera praticamente nessuno nelle stazioni che frequento.

Su questo si è inserita una strana teoria matematica di Skeggia a seguire la quale parrebbe ogni ogni infrazione o illecito o reato possa essere compiuto solo da un numero sparuto di individui appertenenti ad una certa categoria, che sia identificata dalla nazionalità, dalla professione, dalla religione o dallo stato sociale. C'è una qualche legge naturale che per ogni categoria variamente identificata limita ogni illecito, o anche solo comportamento, a pochi individui di quella categoria, e non si deve pensare che un certo comportamento in una certa categoria possa essere diffuso, perché si è certamente in errore.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby e623 » Mon 08 June 2020; 19:36

S-Bahn wrote:Tutto questo rosario per dire che è obbligatorio pensare che un un qualunque illecito in una qualunque categoria di persone deve per forza essere sempre un fatto sporadico e non può mai essere purtroppo una pratica diffusa.
Ma chi l'ha detto? Questo è un pregiudizio tanto quanto il suo opposto.


Non è affatto vero: si chiama presunzione di innocenza.
Se tu dici che un CERTO illecito in una CERTA categoria di persone NON è un fatto sporadico, lo devi dimostrare tu. Altrimenti sei un razzista
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Re: Ciclisti a Milano

Postby fra74 » Mon 08 June 2020; 20:45

Non spariamole grosse. Il principio di presunzione di non colpevolezza (in Italia si usa questo termine, articolo 27 della costituzione) si applica agli imputati, e dimostrarne la colpevolezza non spetta certo ad una persona che esprime una opinione.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby skeggia65 » Tue 09 June 2020; 1:03

S-Bahn wrote:Su questo si è inserita una strana teoria matematica di Skeggia a seguire la quale parrebbe ogni ogni infrazione o illecito o reato possa essere compiuto solo da un numero sparuto di individui appertenenti ad una certa categoria, che sia identificata dalla nazionalità, dalla professione, dalla religione o dallo stato sociale. C'è una qualche legge naturale che per ogni categoria variamente identificata limita ogni illecito, o anche solo comportamento, a pochi individui di quella categoria, e non si deve pensare che un certo comportamento in una certa categoria possa essere diffuso, perché si è certamente in errore.


Non è una teoria matematica di Skeggia.
Noi esseri umani ci diamo delle regole che di norma seguiamo.
A parte una minoranza "fisiologica".
Possono esserci dei fattori che alterano la percentuale o il tipo di inosservanza.
Certamente nei ghetti neri americani c'è un maggior numero di disperati che compie reati, ma ciò non significa che gli abitanti del Bronx siano delinquenti.
Allo stesso modo, probabilmente tra i raiders c'è una percentuale più elevata di individui che arrotondano in un modo o nell'altro rispetto agli idraulici che "dimenticano" le fatture, ma i più si limitano a consegnare hamburger e sushi.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby fra74 » Tue 09 June 2020; 1:37

Giusto per la cronaca il Bronx è a maggioranza ispanica

E cmq smettiamola come al solito di menare il can per l'aia. C'è o no un problema di un eccesso di rider sui treni o no? perché se c'è è irrilevante se sono dei novelli Gandhi o amici di penna di Pablo Escobar
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Re: Ciclisti a Milano

Postby MMMM » Tue 09 June 2020; 2:16

GLM scusami ma avevo letto velocemente e avevo imputato a te una frase di poco senso scritta da altri.
Riguardo altri ragionamenti (Skeggia e S-bahn) permettetemi di precisare che ci conosciamo da anni, e conoscete bene l'alta stima che ho di voi, perchè sapete riconoscere i veri problemi di trasporto e confrontarsi portando a soluzioni secche e poco opinabili, perchè sapete trovare e proporre soluzioni trasportistiche meno inquinanti di altre senza perdere tempo in soluzioni di mezzo per accontentare interessi vari, ecc. ma mi chiedo veramente se dopo le affermazioni degli ultimi post vi guardate attorno ogni tanto. Venire qui a spiegare a noi che (puro esempio): "non tutti i nigeriani sono spacciatori quindi non bisogna dire nigeriani spacciatori" e tutte queste simili belle prediche politiche, che oltre a farvi apparire politici predicatori classici, sono anche un po' offensive nei nostri confronti. Sono cose che sappiamo bene anche noi.
Venendo a te S-bahn il problema della droga C'E', grave, pesante per la società, e in continua espansione, con costi sociali che stano esplodendo. Tu dai colpa ai consumatori? io do colpa ai mercati di droga presenti OVUNQUE, in qualsiasi città con 30000 abitanti, mercati con addetti spesso di colore non bianco, che altro non fanno che infiltrarsi in un modo o nell'altro in reti di vendita, mercati nuovi (e non farmi aggiungere altro su minorenni, Rodorego docet), ecc. Il tutto ormai alla luce del sole, TI FERMANO per chiedere cosa vuoi, INSISTONO, e rendono le zone una merda! Vi ripeto a chi non mi credesse, vi porto a fare un giro per Padova o per Milano. Quello visto qualche giorno fa in TV su Padova è nulla rispetto a tutto quello veramente presente.
Riuscite a fare un confronto di quanto più difficile era negli anni 80' procurarsi alcune sostanze rispetto ad ora??? basta un sms in Telegram e ti arriva a casa (A VOLTE portata dal rider di turno). Ma ci vuole tanto a iniziare a tartassare la catena dal basso, visto che dall'alto oltre a bloccare merci in arrivo poco altro si può fare. Comincia a sequestrargli 30 sim card in un mese, ad arrestarli, a processarli, a buttarli fuori dal Paese. Comincia a fare capire che in Italia c'è questa rottura di balle nel fare il mestiere dello spacciatore. Spaccio porta spaccio e troppe volte vedo ragazzini si e no 15-enni già in condizioni brutte. Mi ritengo fortunato ad aver collaborato con Aziende e interagito con popoli di altri Paesi, e avere visto come funziona in altri Stati. Prova a farti trovare a spacciare per la seconda volta in UK o in Romania, vedi che di imbecilli che aggrediscono o sputano addosso a forze dell'ordine ne vedi pochi.
Per inciso, l'Italia è un Paese attualmente in una condizione sociale e economica critica (il tutto dovuto solo in parte al Covid) disoccupazione che spero non esploda al termine della cassa integrazione, debito pubblico alle stelle, potere d'acquisto basso, evasione alta, ecc. chi altro dobbiamo fare entrare??? dobbiamo aiutare chi entra a finire in mano alla malavita? dobbiamo sacrificare sempre le condizioni di vita degli italiani? Parlando con immigrati normali, persone di tutto rispetto che vivono e si comportano come la maggior parte fa, sono i primi a contestare persone poco raccomandabili (che non vengono certo in cerca di lavoro) provenienti dai loro stessi Paesi, e sono i primi a contestare il trattamento che il sistema italia riserva a queste persone. Detto questo, nulla di personale con voi, ma vi invito a osservare meglio alcuni fenomeni che accadono.
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