Trasporti a Milano

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Comunque escluso il gravissimo problema della delinquenza, ritornando sull'usi del piazzale della stazione vi pongo un paio di scenette.

Caso 1
Bimbo di 10 anni:"Mamma esco"
Mamma:"dove vai?"
Bimbo:"A fare sketeboard nel piazzale della stazione di Milano"
Mamma:"Vai e divertiti"

Caso 2 (cosa sarebbe successo a casa mia 10 anni fa)
Bimbo (io) 10 anni:"Mamma esco"
Mamma: "Con chi e soprattutto dove vai"
Io:"Alla stazione centrale a fare il cretino con lo skate"
Mamma:"Brutto imbecille, dove vai a romperti la testa e a "violare" la legge? Te lo scordi!"

ecco..io non sono mai andato a fare skate perchè sono veramente incapace, ma comunque non me lo avrebbero permesso e forse ci arrivavo da solo che non è proprio una cosa da fare. Che poi oltre ai ragazzini vi siano anche i grandi..bhe..è perchè l'educazione non la hanno acquisita, come quelli che buttano le carte per terra, scrivono sui muri..

hehehehe... reminescenze 68ine

Non solo sul piazzale della stazione... L'altro giorno ne ho beccati quattro che giocavano con gli skate sulla banchina della fermata Cadorna M1 direzione Bisceglie/Rho Fiera.

alla stazione nell'angolo vicino al gallia li posso anche tollerare, se vai in place d'italie a parigi è pieno..

ma a codorna se mi impediscono il passaggio e mi sfiorano non esito a farli cadere, ma dalatrocanto io sono cattivissimo anche con le bici sui marciapiedi, in virtù della primaria importanza del pedone nelal scala gerarchicha della strada

comunque la pista in allestimento è professionale con tutti i crismi del caso nonchè assolutamente legale

giolumi wrote: ma dalatrocanto io sono cattivissimo anche con le bici sui marciapiedi, in virtù della primaria importanza del pedone nelal scala gerarchicha della strada

Hai ragione, ma spesso capita di dover fare qualche breve passaggio sul marciapiedi per non rischiare la pelle. Es. Sforza/Romana/San Calimero, oppure Laghetto/Verziere. O anche piazza Cardinal Ferrari (lavori park). Chiaro che io (in bici) sto quieto dietro ai pedoni e non suono il campanello, se è il caso mi fermo. Constato però che molti lo fanno, di suonare il loro stramaledetto campanellino, zigzagando come pirati e screditando l'intera categoria...

si io parlo di piazza martini dove la strada e larghissima e sproporzionata, ma i cari ciclisti continuano ad usare il marciapediede o tagliare la strada a chi scende dalla 66.

comunque a brevere faranno la psota ciclabile in tutta la zona, dopodichè sarò implacabile

giolumi wrote:dopodichè sarò implacabile

Tremate, ciclisti, tremate!

di più! di più! direi livello terminator

ma non tanto per il fatto in se ma perchè ti guardano e ti rispondono pure con la pretesa di essere nel giusto! poi sulle strisce pedonali in particolare!

Pensa ai poveri automobilisti che vedono le strisce, rallentano, guardano se non ci sono pedoni, e poi si vedono saltare giù dai marciapiedi biciclette a folli velocità..ieri ne stavo accoppando uno in lorenteggio..

giolumi wrote:comunque a brevere faranno la psota ciclabile in tutta la zona, dopodichè sarò implacabile

L'importante e' che tu sia implacabile anche con tutti quegli automobilisti che di continuo parcheggiano la loro bella macchinetta in mezzo alla pista ciclabile (vedi via XX settembre...)
Penso che si faccia presto a farsi belli dicendo di aver costruito piste ciclabili se poi non c'e' modo di controllare che queste siano utilizzabili e nello stesso tempo utilizzate dai ciclisti...

Gabriele Milano wrote:Pensa ai poveri automobilisti che vedono le strisce, rallentano, guardano se non ci sono pedoni

Grasse risate. A Milano succede questo? Ci vivo da quando sono nato e dire che mi capita di vedere la scena una volta su dieci è già tanto. E per il momento mi sembra che le cose stiano peggiorando, da questo punto di vista.

Due piccoli esempi di come far convivere auto e bici. Foto scattate a Karlsruhe il 29 settembre 2003. La prima rompe il tabù del senso unico: sotto il cartello c'è l'indicazione supplementare "Libero per biciclette", cioè a dire che le bici possono andare contromano. La seconda mostra un marciapiede diviso a metà da una semplice riga bianca, da una parte le bici, dall'altra i pedoni. Sono interventi semplici ma efficaci, poco costosi, poco invasivi, che a Milano permetterebbero di risolvere molti problemi. Purtroppo ci si scontra (ho avuto modo personalmente di assistervi) con diatribe legali, cavilli e interpretazioni più o meno in buona fede del codice della strada, delle sentenze di TAR, Cassazione, Consiglio di Stato e di ogni possibile controdeduzione che possa arrivare da un cittadino rompiscatole. Quando un tecnico, un progettista o un decisore si ritrova trascinato in tribunale e magari condannato per aver cercato di prendere decisioni a volte coraggiose, si può star sicuri che la volta successiva cercherà solo di pararsi le chiappe. In questo filone parachiappe - e l'ho già scritto altrove in questo forum - si inserisce anche la polemica sui tanti, troppi semafori inutili (vedi via Pezzotti, piazza Agrippa, ecc. ecc.).

msr.paolo wrote:

Gabriele Milano wrote:Pensa ai poveri automobilisti che vedono le strisce, rallentano, guardano se non ci sono pedoni

Grasse risate. A Milano succede questo? Ci vivo da quando sono nato e dire che mi capita di vedere la scena una volta su dieci è già tanto. E per il momento mi sembra che le cose stiano peggiorando, da questo punto di vista.

Bhe..io lo faccio..visto che sono ancora giovane e fino a 3 anni fa ero solo un pedone..anzi faccio passare anche quelli che sono girati dall'altra parte.. ..

Stadtbahn wrote:

Questo a Milano si trova.
Si trovano anche pedoni che ciacolano allegramente camminando sulla pista ciclabile seguendo le traiettorie più imprevedibili e che non si spostano nemmeno se li investi.

Vero, purtroppo.