S-Bahn wrote:Perché un automobilista o un motociclista che vanno alla velocità di 50 Km/h sono considerati prudentissimi e lenti e un ciclista a 20 Km/h (di questo rapporto stiamo parlando, Km più, Km meno ) è uno che va "a cannone"?
L'unica risposta che mi viene in mente è perché le ciclabili non sono corsie per le biciclette ma giocattoli.
Sai cosa intendo.
Vi sono situazioni (come quella che ho evidenziato) in cui l'automobilista vede tardi il ciclista il quale, se non approccia lentamente quel punto, rischia veramente di farsi male.
E siccome i ciclisti (non nostrani, ma di tutto il mondo) quando sono sulla "loro" corsia spesso non contemplano la possibilità che non venga data loro strada, bisogna trovare il modo di costringerli a rallentare.
Poi, ripeto, quella non è una ciclabile, è un obbrobrio.
Ma è figlia della paranoia dei progettisti e degli amministratori pubblici, che vogliono evitare di avere a che fare con cause e richieste di danni, sovente "suggerite" da qualche leguleio pronto a sfruttare qualsiasi occasione per guadagnare (lecitamente, per carità) qualche migliaio di euro a spese della cittadinanza o, se va male al querelante, di qualche sprovveduto.
Un po' come gli effetti collaterali sui bugiardini, dove mettono di tutto, dal lieve prurito all'esito fatale, passando per pellagra, stipsi e diarrea, stati confusionali e allucinazioni, con la postilla di avvisare medico o farmacista in caso di comaparsa di sintomi non descritti (casomai ne avessero dimanticato qualcuno); o come le istruzioni sul passeggino, che specificano anche di togliere il bambino prima di chiudere l'attrezzo.
Sia mai che uno chiuda il bambino dentro, e poi chieda i danni. Pare sia successo.
Si chiama paraculaggine.