S-Bahn wrote:Per la precisione, dove sono state prese le foto si può parlare di tratta cinisellese forse per 10 metri, o forse no, nel senso che siamo ancora in zona San Fruttuos ai confini di Monza e urbanisticamente è Monza. Il confine passa più o meno dove è stata fatta la foto, anzi il cartello del confine dovrebbe essere alla spalle di chi ha fotografato e che quindi ha ripreso la parte monzese, sebbene dopo la risalita dal tunnel.
Il confine prende parte della frazione di Robecco, che di fatto ha sempre gravitato su Monza. L'area di influenza di Cinisello è poche decine di metri dopo, da via De Vizzi, praticamente dalla Tangenziale Nord.
Sì, più che altro cercavo di mettere in luce una diversità di trattamenti nei confronti della risistemazione avvenuta ridosso di San Fruttuoso e di Triante, dove erano lì a riposizionare le singole piante, rispetto a quanto avvenuto a sud di San Fruttuoso (già all'altezza di via Valosa di sopra e di via Aldina), piuttosto che a ridosso del Rondò dei Pini, dove ci sarebbe stata la possibilità di ripristinare la parte terminale del cannocchiale prospettico originario, ricreando una dimensione anche di "pregio" e invece ancora non s'è capito cosa intenderanno fare. Tantissimi soldi spesi, risultati piuttosto deludenti.
S-Bahn wrote:Di fatto ci sono due o tre case in quella situazione critica di spazio (e di rumore). Con tutto quello che è costato il tunnel tanto valeva espropriare bonariamente indennizzando i proprietari a prezzo di mercato e risolvere il problema una volta per tutte.
D'accordissimo. Anche perchè alle spalle del quartiere Robecco (lato sud di via De Vizzi) oltre ai disagi direttamente connessi alla SS36, si trovano anche il completamento delllo svincolo a raso della A52 (che hanno tentato in tutti i modi di boicottare). Assurdo non aver puntato seriamente su un esproprio per le due o tre palazzine che sorgono lì. Gli unici stabili espropriati (e abbattuti) sono stati soltanto un capannone che sorgeva lì dietro e una casa d'angolo dall'altro lato della strada (angolo via Casignolo), perennemente coperta da installazioni pubblicitarie. Fra l'altro in fondo alla via Casignolo trovo davvero assurdo che sia lasciato tutto così (
http://goo.gl/maps/vbuim), senza che si voglia connettere il vecchio tessuto edilizio (sorto e sviluppatosi quasi interamente in maniera "spontanea" e per così dire "abusiva") alla nuova bretella esterna realizzata da via Torri del Paine al prolungamento di via Ciro Menotti (
http://goo.gl/maps/L7NEx).
Quello che critico in ogni caso sono più che altro gli interventi realizzati dozzinalmente, senza un minimo di attenzione all'accessibilità o di cura paesaggistica. Si son tanto sprecati a San Fruttuoso, per il resto ne è venuto fuori un qualcosa al più di mostruoso. Degli esempi proposti alla Cornaggia, per esempio, sarebbe bastata un minimo di cura in più (nella progettazione del sottopassaggio, nel suo inserimento..) per dare un valore aggiunto agli interventi fatti, a parità di soldi spesi.