Torno in topic con un esempio pratico.
Oggi il traffico che entra in città dalla vecchia Vigevanese segue la ripa del Naviglio: per una volta non siamo rimasti all'Ottocento, ma addirittura al Quattrocento, ma ovviamente con volumi di traffico e pesi assiali centuplicati.
Questa situazione danneggia le automobili, che impiegano un tempo elevato per arrivare in città; danneggia il paesaggio del Naviglio, che andrebbe tutelato e invece viene offeso dal rumore e dallo smog; danneggia gli abitanti, costretti a convivere con traffico e sporcizia; danneggia gli autobus ATM, costretti ad arrancare sul pavè; e dulcis in fundo danneggia il povero tram, che quando condivide la sede con gli altri veicoli fa una figura barbina.
La soluzione è semplice: costruire una bretella di poche centinaia di metri, già prevista dal PRG del 1980 ma rimasta inattuata come le altre previsioni viabilistiche del piano, per colpa dell'ideologia anti-auto diffusasi dagli anni ottanta e a tutt'oggi vivissima.
Grazie a questo breve tronco si devierebbe il traffico dalla sponda del Naviglio a un nuovo asse posto più a sud, costruito nei decenni passati proprio a questo scopo. Le strade sono abbondantemente larghe e al momento sottoutilizzate.
Il Naviglio liberato dal traffico in transito si trasformerà in una grande isola ambientale, secondo diverse caratteristiche a seconda dei valori ambientali delle diverse tratte: ad esempio intorno alla chiesa di San Cristoforo o al ponte di Corsico, cioè nei punti più pittoreschi, è facile immaginare marciapiedi larghi e transito solo tranviario, con ristoranti e bar con i tavolini lungo il Naviglio.
In altre zone meno attrattive si può lasciare l'apertura al traffico automobilistico locale con opportuni sensi unici, cioè un'isola ambientale.
Avendo liberato dalle auto tutto il Naviglio fino a Corsico, sarebbe anche semplice prolungare fin qui la tranvia, visto che siamo in un'area urbana ininterrotta: il tram senza l'intralcio delle auto darebbe un servizio rapido ed efficiente, ed è facile immaginare un passaggio dalle Ventotto a mezzi più capaci e confortevoli.
Ecco uno dei tanti esempi per cui l'ideologia anti-auto e anti-strade si è rivelata disastrosa per il TPL e per i residenti, oltre che ovviamente per gli automobilisti.