Servono due o piu' tipi fisici di documenti ?
Come ora, tessere elettroniche per abbonamenti, tessere elettroniche ricaricaMi, biglietti magnetici ? Probabilmente no, basterebbe un unico tipo di supporto, su cui caricare sia gli abbonamenti, che una quota a scalare da utilizzare per i biglietti "singoli" (e i giornalieri, siano considerati abbonamenti o biglietti)
I documenti devono essere nominativi ?
Da noi la tendenza e' sempre stata di associare gli abbonamenti a lunga durata a una tessera di identificazione. Ma abbonamenti impersonali esistono, che so, a Bologna, oppure a Londra come una delle varianti della Oyster card. Forse anche le OV-chip card olandesi.
Un abbonamento impersonale sarebbe "al portatore" (lo userebbe una persona per volta, ma questa persona potrebbe essere diversa).
Diversa la questione dei titoli di viaggio per piu' persone (anche questi p.es. in Germania esistono, e i vecchi carnet cartacei o le Strippenkaarten olandesi potevano essere usate simultaneamente da piu' persone). Non averli e' una limitazione.
In ogni caso il fatto che l'abbonamento sia personale e quindi registrato a nome di una persona non comporta la necessita' di tracciare i movimenti di quella persona. La registrazione puo' stare in un database separato. Serve ovviamente per riemettere un duplicato in caso di smarrimento. Servirebbe se si vuole avere una carta a scalare ricaricabile in modo automatico ("topping" delle Oyster card ... e infatti tale funzione non e' disponibile su quelle impersonali).
Pero' se i tornelli si limitassero a segnalare "credito esaurito" e la ricarica avvenisse dalle distributrici, basterebbe che fossero le distributrici a essere collegata al database coi nomi.
ATM dice che i tornelli possono fare il blacklisting delle tessere di cui e' stato denunciato il furto o lo smarrimento e che quindi sono state bloccate. Per fare cio' debbono ovviamente interrogare il database dei nomi. Mi domando se sia vero, e quanto tempo porti via tale interrogazione in rete. Inoltre suppongo essa non sia disponibile sulle obliteratrici dei bus, non credo siano in rete. Secondo me, considerata la probabilita' degli smarrimenti, sarebbe meglio lasciare circolare le tessere smarrite, e coprire le spese con la quota che l'utente paga per la riemissione.
Funzioni base del tornello in ingresso
- deve verificare che la tessera o biglietto sia valida per l'ambito geografico
- deve verificare che la stessa sia temporalmente valida (il che per un abbonamento vuol dire l'intervallo predefinito, per un biglietto a tempo il tempo dalla prima timbratura
- opzionalmente puo' scrivere sulla tessera "entrato ad A alle ore hhmm", mentre ovviamente i biglietti vergini vanno "timbrati"
Null'altro. Sui mezzi di superficie dove le obliteratrici non sono a barriera, non vi e' obbligo di strisciare gli abbonamenti, ne' i biglietti gia' timbrati. Solo timbrare i biglietti vergini a inizio vaiggio.
Funzioni del tornello in uscita
- stesse verifiche su validita' temporale dei tornelli in entrata
- opzionalmente legge dalla tessera l'ora di entrata o convalida e trasmette al database statistico "entrato ad A hhmm uscito a B hhmm" senza nomi
Gestione dei titoli non validi in entrata
- in entrata rigetta i documenti non temporalmente validi. Azione correttiva, acquistare un titolo valido
- in entrata rigetta i documenti non geograficamente validi. Azione correttiva, acquistarne uno, oppure caricare integrazione ad abbonamento, oppure usa la somma a scalare per l'integrazione
Sicuramente la somma a scalare puo' essere gestita dalle distributrici. Puo' gestirla anche un tornello smart ? Probabilmente si' ... deducendo automaticamente l'integrazione corrispondente alla stazione di ingresso (e dato che la somma e' pagata e scritta sulla tessera, puo' farlo anche una obliteratrice offline da bus). Ovviamente purche' sia caricato credito sufficiente. Es. salgo in bus a Sesto con un abbonamento urbano milanese, mi carica e attiva una integrazione I1, valida da quel momento.
Gestione dei titoli non validi in entrata
- in uscita un abbonamento e' sempre valido per uscire nella area geografica di validita'
- in uscita un biglietto puo' essere scaduto temporalmente. Azione correttiva, pagare un nuovo biglietto. Tramite emettitrice o a scalare tramite tornello smart. Al prezzo normale, con validita' "autotimbrata" dalla scadenza del precedente
- in uscita un biglietto puo' essere fuori ambito. Azione correttiva, pagare excess fare. Come sopra tramite emettitrice o a scalare da tornello smart
Definizione di excess fare
E' semplicemente la differenza di prezzo tra un biglietto inteurbano o cumulativa tra il punto di ingresso (prima timbratura) e il punto correnti di uscita, e quello di un equivalente documento tra il punto di ingresso e l'ultima stazione di confine valida per il biglietto in esame.
Nel caso di biglietti singoli la differenza e' facile.
Nel caso di abbonamenti (illimitati a vista), la cosa piu' semplice sarebbe prendere il costo di un abbonamento della stessa tipologia (p.es. annuale o mensile) valido tra il punto di origine e il punto corrente, sottrarre il costo pagato. dividere per la durata (p.es. 365 o 30), ed attivare un giornaliero valido nell'ambito esteso.