by tojo » Sat 24 April 2010; 17:31
Ritengo sia un po' una forzatura quella del tram-treno tra Pavia e Piacenza.
Riflettiamo un attimo sulle esigenze che dovrebbe coprire il tram-treno nelle tratte urbane (di Pavia e Piacenza) ed in quelle extra urbane: nelle prime dovrebbe esserci una frequenza piuttosto elevata, al fine di rendere il trasporto pubblico/tranviario competitivo ed appetibile per la popolazione (e quindi consentirgli il successo); questo significa necessità di un parco-rotabili consistente e/o di linee sufficientemente brevi. Nelle seconde la frequenza non è un problema così grave - potrebbe andare bene quella che c'è oggi da parte dei treni "normali" - mentre lo è semmai la scarsa promozione ed anche la relativa lontananza delle stazioni dai centri abitati.
Se la mia analisi è corretta, trattare il tutto con la soluzione tram-treno sarebbe un grave errore, viste le differenti esigenze: molto più semplice e razionale (ri)creare una rete tranviaria tanto a Pavia (dove esistono ancora binari su alcune delle strade suggerite da friedrichstrasse) quanto a Piacenza ed opportunamente collegarla alle rispettive stazioni, con coincidenze con i (tram)treni diretti Piacenza-Pavia.
P.s. Quanto costa in media un buon tram oggi?
P.p.s. Tra l'altro sarebbe necessario avere dei tram a trazione ibrida elettro-combustibile, vista la non elettrificazione della linea Pavia-Codogno!
"In manicomio ci sono due tipi di malati di mente: quelli che si credono Napoleone e quelli che pensano di poter risanare il bilancio delle Ferrovie dello Stato." (Giulio Andreotti)
"Bisogna anche informare la gente che, diversamente da come sono stati abituati per 100 anni, non ci sono solo i binari, ma passano anche i treni, e non solo 3 volte al giorno, ma ogni ora." (S-Bahn, 29 Febbraio 2012)