by ing » Wed 11 February 2015; 15:18
Perdonatemi se non mi vado a rileggere 20 pagine di discussione.
Il mio pensiero è questo.
L’idea di abbandonare la linea “Nord” da Camerlata in giù, deviando i treni sulla linea “FS” fino a San Giovanni o Chiasso è vecchia, ma faceva parte di un piano organico che comprendeva l’utilizzo del sedime per la famigerata metrotramvia.
A sua volta, gli studi di fattibilità sulla MT ne raccomandavano l’estensione almeno fino a una tra Cantù o Appiano, nel primo caso ipotizzando l’uso dell’infrastruttura della ferrovia Como-Lecco.
Per inciso l’ipotesi di una stazione “Como San Rocco” non è mai stata avanzata, anche perché non avrebbe nessunissimo valore aggiunto rispetto a San Giovanni dato che si troverebbe ad una distanza dal centro analoga a quest’ultima, ma lungo un percorso peggiore.
I punti deboli dal punto di vista trasportistico di questo progetto erano principalmente questi:
- L’abbandono della “Nord” avrebbe privato Como di un link ferroviario a dir poco favoloso, sia per gli indigeni che per i turisti, con un intercambio ottimale con la navigazione e con le numerose autolinee urbane ed extraurbane, molte delle quali sono piuttosto forti.
- Il percorso della linea delle “Nord”, favoloso per una ferrovia regionale, è meno azzeccato per una linea urbana, perché schiva molte zone a forte attrazione locale, come Via Milano o Camerlata (la stazione è piuttosto lontana dalla piazza e dalle zone abitate tra la Paoli e la Varesina)
- Il percorso della Como-Lecco allo stesso modo non serve bene le zone interessate dalla storica linea C50.
Queste ragioni valgono anche oggi.
Si aggiunga che in realtà non è veramente indispensabile un interscambio a Como tra le due linee ferroviarie. Non dico che non sarebbe interessante averlo (perché ad esempio permetterebbe dalla linea Saronno di proseguire facilmente per Chiasso) ma non è tra le cose prioritarie su cui investire.
A mio parere si può agire in modo diverso, utilizzando le reti esistenti in modo razionale.
1) La Nord va bene così: è una linea sfruttata al massimo della capacità ed in centro a Como la ferrovia è ben integrata. Anche i PL sono molto discreti, perché sono chiusi per un tempo brevissimo e gestiti in modo efficace.
2) La Chiasso diciamo che va bene così, anche perché sto affrontando la cosa su un piano generale, anche se so che c’è tanto da dire su diversi aspetti.
3) La Como-Lecco potrebbe essere facilmente utilizzata molto meglio. O portando gli attestamenti SBB di Albate a Cantù o addirittura creando a infrastruttura costante una linea ferroviaria Como-Cantù-Erba-Asso.
Un utilizzo della rete ferroviaria a servizio dell’area urbana di Como non mi pare favorito dalla topografia dei luoghi e quindi eviterei di perseguirlo.
Tornando al tema MT, i flussi esistenti sicuramente giustificherebbero il progetto, che però sarebbe penalizzato dalla difficoltà di inserire una tramvia di tipo moderno in una rete viaria del cavolo come quella di Como. Sicuramente ci sarebbe molto da spendere, ma gli amministratori di oggi non sono gente dalle grandi energie e dalle larghe vedute (ma forse è una fortuna).
Dato che ci sono, aggiungo che il cosiddetto “girone” di Como, cioè l’anello a senso unico attorno alla città murata, funziona e probabilmente non ha alternative serie, tanto che la tanto desiderata pedonalizzazione del lungolago ad oggi rimane una chimera assoluta. A questo proposito va detto che il problema non è tanto il traffico interno a Como, ma il flusso proveniente dalla Lariana (la strada da Bellagio) che non ha nessun tipo di sbocco.
Tanto è vero che a novembre, quando il lago fuori ha bloccato la strada per una settimana, a Como si circolava da dio mentre sulla lariana c’era la coda fissa fino a Torno.
Se io potessi decidere che migliorie fare alla rete viaria di Como sceglierei:
1) La Borgovico bis (un tunnel da Villa Olmo a S. Teresa)
2) Il completamento della “Pedemontana” fino a Montorfano
3) Qualche intervento puntuale, come il nodo di San Rocco e quello di S. Teresa