luca wrote:La mia conoscenza della zona in questione rasenta lo zero, ma collegare una stazione dove passa un treno ogni 15' con un autobus ogni 20' significa
La mia conoscenza della zona
E' meno di zero ma parlando in generale quanto sopra significa ...
l'assenza di ogni programmazione o coordinazione.
Dopo di che parlando in generale (vedi anche thread su Bergamo) mi domando se non esistano regole generali che si possano usare per "certi tipi di territori". Ovviamente le regole dipendono dal risultato che si vuole ottenere. Magari e' la scoperta dell'acqua calda.
P.es. in un territorio urbano densamente e uniformemente popolato, penso si possa dimostrare che una griglia cartesiana di linee equispaziate a cadenza uniforme sarebbe cio' che puo' garantire di congiungere due punti arbitrari con un tempo ottimale di percorrenza e 0-1 cambio. Nella realta' presumo che ogni approssimazione distorta della stessa potrebbe dare risultati accettabili.
In un ambiente leggermente disuniforme (p.es. un ambiente urbano con degli attrattori preferibilmente dislocati lungo linee di forza e aree di sola abitazione) data la griglia delle linee di forza uno potrebbe cavarsela con delle linee circolari di quartiere di feederaggio alle linee di forza (sempre con frequenze abbastanza elevate).
Ambienti suburbani ma non troppo vuoti potrebbero probabilmente essere gestiti in maniera analoga (linee bus di feederaggio a quelle ferroviarie) a frequenze piu' basse ma la coincidenza degli orari diviene essenziale.
Ambienti totalmente rurali o montani potrebbero sopravvivere con una rete ad-hoc a cadenza oraria (e anche qui le coincidenze ai nodi diventano importanti).
Solo in casi di aree veramente spopolate uno potrebbe pensare a poche corse ad-hoc.