Aggiungo che gli estensori del PGT sanno bene che esistono progetti per la rete ferroviaria (il famoso elenco di RFI con i raccordi, i quadruplicamenti, ecc.). Bene, per loro sta roba è una scatola nera, intoccabile, indiscutibile, sconosciuta. Salvo che qualche progetto non pesti i piedi allo "sviluppo urbano della città". Solo allora si apre un tavolo con le Ferrovie per ricacciarle dentro il loro sedime e non consumare territorio dentro la città. A che cosa servano i progetti di RFI, beh, sono problemi loro, roba loro. A noi che ce frega? Genericamente e in modo assai politicamente corretto, a potenziare la ferrovia, e a loro tanto basta. Le FS, dal canto loro, forti del fatto che nessuno ci capisce una mazza di segnalamento, sezioni di blocco, tipologie di servizio, ecc. ai tavoli in cui si trova a parlare con architetti e urbanisti
old style andava a nozze, era come vedere Ibrahimovic e Milito lanciati in porta contro la squadra dell'oratorio.
Quindi atteggiamento autoreferenziale, si fa così perché lo diciamo noi, questo è così e basta, ecc. Un giorno han cuccato me, e il poveretto che c'era presente s'è messo a piangere lacrime amare. Alla riunione successiva si sono presentati in quattro, direttore (non dico quale per carità di patria) compreso.
(non che gli sia andata molto meglio). Poi, per fortuna loro, ho cambiato lavoro.