JA+ wrote:ci sono molti dubbi su come è stata fatta questa riforma e la sua utilità (che ha annebbiato le provincie senza eliminarle)... Speriamo che un pasticcio del genere non venga fatto anche per il Senato.
Gia' ... speriamo ... su wikipedia ci sono delle buone pagine in italiano che spiegano p.es. il sistema amministrativo-politico tedesco (sia la composizione del Bundesrat, sia i Kreise, Bezirke e le Kreisfreienstaedte). Quello sembra un sistema consistente.
Anche la nostra Costituzione originaria era consistente (oltre che essere scritta bene).
Mentre quello che e' stato fatto o proposto negli ultimi anni ed ora mi pare mal scritto e raffazonato.
Tradizionalmente in uno stato federale o la rappresentanza e' indipendente dalla popolazione (ogni stato americano ha 2 senatori), o anche se lo e' ogni entita' agisce unitariamente (nel Bundesrat il numero di delegati ex officio di ogni Land varia con la popolazione, ma devono votare tutti allo stesso modo ... addirittura potrebbe presentarsi uno solo e votare con tutti i voti del Land). Ma noi non siamo uno stato federale e non e' detto che ci convenga esserlo ...
Poi mi lascia perplesso la confusione tra esecutivo e legislativo. Di per se l'elezione indiretta non e' una cosa sbagliata, ma se i senatori (legislativo) sono presidenti di regione o sindaci (esecutivo) c'e' un po' di confusione ...
Inoltre per quanto il bicameralismo perfetto sia ridondante, negli ultimi anni la doppia lettura ha molto spesso consentito di emendare ovvie storture nel testo originale dei disegni di legge. Diciamo che preferirei mantenere due camere elettive ma con molti meno membri. E anche che mi sono spesso sentito molto piu' rappresentato da certi senatori a vita che da molti eletti, per cui quel ruolo andrebbe mantenuto nella camera piu' autorevole.Tornando alle citta' metropolitane, immagino vi sia una fase transitoria in cui i rappresentanti dei comuni membri, correttamente presieduti dal sindaco del capoluogo, debbano fare gli statuti.
Quello che mi preoccupa e' l'automatismo tra provincie e citta' metropolitane, quando il territorio della citta' metropolitana dovrebbe essere composto dalla parte urbana e non rurale o montana, scorporando ed incorporando da provincie vicine.