In teoria di soluzioni tecniche possibili ce ne sono parecchie, nella realta' le nazioni democratiche non sono molte, quindi non sono molti i meccanismi testati sul campo...
In realtà non me ne viene in mente nessuno, di meccansimo che garantisca la maggioranza. I sistemi eletorali delle nazioni democratiche sono grosso modo (semplificando anche più del lecito ma cercando di mantenere la sostanza)
- maggioritari uninominali a turno singolo (USA, UK, molti paesi di tradizione anglosassone come l'India) che si prestano a dare mggioranze stabili se e solo se i partiti in lizza sono solo due
- maggioritari uninominali a doppio turno (Francia, Australia) che si prestano a dare mggioranze stabili comprendent partiti diversi ma affini, grazie al meccanismo che al ballottaggio tende a penalizzare le posizioni "estreme"
-proporzionali puri (che privilegiano la rappresentatività alla governabilià) di solito usati nei paesi piccoli (Scandinavia, Israele, Svizzera. Anche Italia prima del '94)
- proporzionali corretti (Spagna, Germania) che "tagliano" i partiti minori
- misti, come il sistema messicano o il vecchio Mattarellum (in parte proprozionale e in parte maggioritario)
Nessuno di questi sistemi garantisce, in presenza di più di due partiti o coalizioni, una maggioranza sicura. Cosa cje invece Porcellum e Italicum (entrambi incostituzionali ed entrambi a quanto ricordo privi di modelli fuori dal nostro paese) garantivano con però grave distorsione della volontà popolare
Molto (anzi direi tutto) di quello che scrivi successivamente) è condivisibile, Ricordo Calamandrei che auspicava in costituente la scelta della repubblica presidenziale, sostenendo che le dittature non derivano da governi legittimi troppo forti ma al contrario da governi troppo deboli. E sarebbe ottimo avere un "presidente d'Europa" eletto a suffragio universale