Page 13 of 15

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Mon 21 November 2016; 20:43
by skeggia65
Sì, ma non mise becco (almeno, mi pare) nel referendum del '46.
Le opinioni esterne sul voto italiano non mi pare fossero illegittime allora, né lo sono adesso.
Anche se verso i sostenitori del Sì di un certo peso (personalità, celebrità ecc.) non sono risparmiate offese e accuse di "nemico della democrazia").

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 3:19
by indaco1
skeggia65 wrote:Non ci hanno né dato, né restituito nulla.
Semplicemente hanno lasciato che facessimo le nostre scelte, che (per fortuna) coincisero con i loro interessi.


Sarebbe stato difficile fare le nostre scelte sotto l'occupazione nazista. Anche se per la verita' i britannici hanno avuto un ruolo altrettanto importante, se non piu'... che fondamentalmente disconosciamo, sembra che la guerra l'abbiano vinta solo gli USA.

Comunque sono d'accordo con i distinguo, solo volevo far notare che il tono di superiorita' era un po' fuori luogo, in questo momento tutte le democrazie sono piu' o meno febbricitanti, ma non mi sembra che siamo in condizioni di dare lezioni. La loro e' particolare ma ha funzionato bene, gli ha dato una grande forza di cui hanno abusato meno di quello che avrebbero potuto e che avrebbero fatto altri. Forse e' anche il caso di rivoluzione di maggior successo della storia, anche se probabilmente e' improprio chiamare rivoluzione quella americana.

Adesso vediamo che succede. Se devo trovare lati positivi il possibile riavvicinamento con la Russia potrebbe essere uno. O meglio, era diciamo incomprensibile l'alzare la tensione con la Russia che c'era in precedenza. E in politica estera le due ex famiglie regnanti USA negli ultimi 20 anni hanno destabilizzato tutto il medio oriente, una nazione dopo l'altra: questo non potra' fare peggio.

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 10:28
by Trullo
Visto che oggi la moda è "trovare qualcosa di buono in quello che dirà o farà trump" vi segnalo il seguente articolo con intervista a George Takei, il quale commenta la proposta di Trump di schedare i musulmani, giustificata con il precedente dei campi di internamento per americani di origine giapponese
Per chi non lo conoscesse George Takei, è un attore (che è famoso soprattutto per avere interpretato un personaggio di Star Trek) nato proprio in un campo di internamento per americani di origine giapponese (che furono appunto internati per ordine del governo americano durante la seconda guerra mondiale)



“Trump’s rhetoric and plans to profile Muslims indicate that he has not learned the folly of the internment, nor the forces of fear and prejudice that propelled it,”
http://www.vanityfair.com/style/2016/11 ... t-comments

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 12:41
by serie1928
^^ In tal senso è anche interessante il film "Attacco al potere (The Siege)", nel quale, al seguito di ripetuti attacchi terroristici, a New York viene dichiarato lo stato d'assedio e conseguente applicazione della legge marziale. Il risultato è una indiscriminata schedatura di tutti i musulmani, ed il loro internamento in campi non proprio ortodossi, il tutto condito con torture e assassini di presunti terroristi.
In quel caso la cosa era limitata a New York, con un preciso "regime emergenziale", nel quale il ns.eroe (Denzel Washington, agente FBI) riesce ad intervenire per porre fine alle arbitrarietà perpetrate dal generale impersonato da Bruce Willis.
Il risulato è comunque l'acuirsi di un sostanziale stato di diffidenza da e verso i musulmani, risultato che peggiore non poteva essere.
L'idea di estendere quell'idea, quelle azioni, ad uno stato di fatto "normale", non può portare a risultati positivi. Già che ci sei prendi i musulmani ed espellili dal paese e vietane la religione se la ritieni pericolosa per la democrazia.

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 14:37
by GLM
...ma cosa si intende per "schedare"? lo Stato (lì come qui) non è già a conoscenza di tutti i dati che ci riguardano?

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 15:02
by fra74
@Trullo: piccola pignoleria, Takei non è nato in un campo, ma vi è stato trasportato all'età di circa 4 anni. Non che cambi molto ma lo sai come sono :mrgreen: :divano:

P.S. ha anche realizzato un musical in cui ha pure recitato ambientato proprio in quel periodo.

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 15:27
by Trullo
E pensare che ero convinto che me lo avessi detto tu che era nato in un campo di internamento :mrgreen:

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 15:36
by fra74
Te ne ho parlato sicuramente io e probabilmente ti ricorderai che avevamo anche discusso di quel college dell'Ohio che aveva accolto molti studenti nippo-americani per evitare che fossero internati. Però mi pareva di averti detto che era stato internato non che fosse nato lì ;)

E comunque il fatto che fosse un po' più grande e che quindi possa riportare esperienze dirette rende la sua testimonianza ancora più forte

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 15:41
by Trullo
Sicuramente ricordo male io, e certo ricordo anche il tema di quel college dell'Ohio che stai menzionando

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Tue 22 November 2016; 15:44
by fra74
Per carità posso anche aver sbagliato io :wink:

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Wed 23 November 2016; 2:20
by indaco1
Come fai a dire "un personaggio di Star Trek"? E' Sulu, perbacco!!!

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Wed 23 November 2016; 10:14
by Trullo
Non tutti sono appassionati di Star Trek 8--)

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Wed 23 November 2016; 10:18
by brianzolo

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Mon 05 December 2016; 15:28
by Trullo

Re: Presidenziali USA 2016

PostPosted: Wed 14 December 2016; 19:06
by Trullo
Copio integralmente questo interessante e condivisibile articolo di Attivissimo, dal suo blog



Molti mi chiedono come mai twitto spesso di Trump e che c’entra con me, che sono un debunker, un cacciatore di bufale, uno che si occupa di scienza, non di politica. Semplice: Donald J. Trump è una bufala vivente. È un complottista alla Casa Bianca. Le sue decisioni influenzano l’intero pianeta. Le sue scelte per lo staff sono antiscienza pura. È un idiota circondato da furbi. Per un debunker è inevitabile occuparsene. E preoccuparsene.

Se avete dubbi su quello che dico, toglieteveli: documentatevi su cosa dice e fa e soprattutto su chi sono e cosa dicono i membri del suo staff. Leggete le loro dichiarazioni dirette, non filtrate. In confronto, Bush Jr. era un genio circondato da sommi sapienti.

Forse chi non conosce l’inglese è un po’ schermato dalla barriera linguistica e non riesce a cogliere l’intonazione boriosa dell’imbecille che pensa di sapere tutto e in realtà non sa niente. Ma il modo di parlare, il modo di gesticolare, il modo di twittare di Trump ricorda senza ambiguità quello di tanti complottisti, sciachimisti, antivaccinisti con i quali ho avuto a che fare in questi anni di debunking. Il suo modo di fare è quello di chi dice “Non mi serve la scienza, non mi servono gli esperti, mi basta quello che so e quello che vedo”.

Come debunker, vedere l’antiscienza al potere, assistere al trionfo strafottente di chi pensa che le proprie opinioni contino più dei fatti, che studiare e prepararsi non serva, mi mette paura. Sì, paura: perché la storia è già abbastanza ricolma dei danni causati quando una nazione ha abbracciato l’antiscienza e l’ha portata al potere. Non abbiamo bisogno di “dargli una possibilità”, come sento dire a tanti. Sappiamo già come va a finire.

Se vi serve un ripasso, leggete questo mio breve saggio sulla pseudoscienza al potere nel passato: Reagan che decide in base all’astrologia, Stalin e la purga dei biologi che si opponevano alle teorie di Lysenko, l’inesprimibile orrore della pseudoscienza ariana alla base dell’Olocausto, i militari americani e sovietici che finanziano i sensitivi che promettono di attraversare i muri con la forza del pensiero, e via così, fino agli sciachimisti e agli antivaccinisti di oggi seduti nei posti di potere.

Se quello che dico vi scoccia, siete liberi di non seguirmi e di non leggermi. Fate pure. Ma non siete liberi di sfuggire alle decisioni della presidenza Trump. Alla Casa Bianca sta per insediarsi un negazionista del riscaldamento globale. Uno che vuole bloccare la ricerca della NASA sul clima, in modo da non avere più dati climatici e far sparire il problema. Uno che, spalleggiato da compari legati a doppio filo all’industria petrolifera, vuole spingerci tutti a ficcare la testa nella sabbia.


Ci aspettano almeno quattro anni di antiscienza pura al potere in America, che avrà effetto su di noi, perché le decisioni prese là, ci piacciano o no, influenzano anche noi; influenzano il mondo. Forse non dovrei chiamarla antiscienza, perché la scienza viene spesso percepita come fredda, astratta, soggetta a ripensamenti: dovrei chiamarla, molto semplicemente, antirealtà.

Non ne faccio questione di politica: i fatti non sono né di destra né di sinistra, sono fatti e basta, e sono quelli che sono. Non c’è quantità di lacca per capelli o di strilli isterici o di istigazione all’odio che tenga: la realtà ha da tempo immemorabile questo sublime difetto di infischiarsene delle opinioni e delle ideologie e di tutti gli idioti che pensano di poterla piegare al loro volere.

Come debunker, insomma, non posso stare a guardare mentre si fa scempio della scienza e del mondo. Ecco perché.