mattecasa wrote:Ps: se vince il sì anche le regioni perderebbero alcuni poteri come i trasporti, anche se ne guadagnerebbero dal nuovo senato.
Motivo sufficiente per un bel "NO".
Il governo del territorio è responsabilità delle regioni, hanno potere legislativo, e possono organizzarsi come vogliono, anche istituendo enti territoriali chiamati....."province". Non essendo più costituzionalmente previste, nulla vieta di istituirle ex-lege. Cosa cambierebbe? Che le funzioni delle stesse non verrebbero più finanziate dallo stato bensì dalle regioni stesse, a mo' di "braccio operativo", oppure dal basso tramite i comuni che ne fanno parte per le funzioni ad esse delegate.
Problema: con quali soldi? Tra tutti gli orpelli istituzionali di questa riforma, per quanto ne so, nulla viene detto riguardo al finanziamento dello stato, che resta fatalmente centralizzato.
Non sono le imposte locali ad essere aumentate negli scorsi anni, sono le imposte centrali a non essere diminuite a fronte della riduzione delle rimesse. Si tagliano risorse a comuni, regioni e province, poi si polemizza sul fatto che queste aumentino le proprie imposte, nei limiti strettissimi a loro concessi, quando questo è l'unico modo per un controllo diretto da parte del cittadino. Ed i cittadini cosa fanno? Protestano per le imposte locali, pretendendo un intervento dello stato (vedasi questione ICI/IMU), salvo poi lamentarsi che le proprie città sono mal amministrate per mancanza di risorse. E quando lo stato centrale queste risorse le da, le vincola a precise opere, di cui nesssuno ha interesse di ridurne i costi, ovvero "sprechi".
Questa riforma, per quanto sommariamente ne capisco, ė pessima! Certo, è importante che il governo governi, che il parlamento legiferi, che il senato faccia quel che faccia, ma questo ai cittadini poco importerã, e continueremo nelle questue annuali, ai sindaci e governatori, che dovranno elemosinare soldi dallo stato centrale.
Almeno fosse previsto che la legge di bilancio statale fosse discussa in contradittorio tra Senato e Camera, con pieni poteri di veto. Ma così non è: se la Camera decide che le regioni lavorino solo con i soldi delle fiscalizzazioni (sempre per bontà della Camera) che hanno, ed il resto lo demandano al governo, tempi grami ci aspettano, almeno per quelle regioni che contribuiscono di quanto ricevano.
Fino a quando una riforma non dirà chiaramente, e temo ciò non accadrà mai, che la competenza di qualcuno su un determinato argomento non sia frutto di risorse fisacli che esse stesso dovrà imporre, fino ad allora rifiuterò ogni proposta.