by S-Bahn » Wed 03 September 2014; 13:52
Ho letto qualche riga, poi basta perché mi rubava troppo tempo, ma ho visto un paio di cose.
1) se una nonna non fa primavera non la fa nemmeno un cesareo. L'abuso del cesareo non è una modernità o una conquista, è un abuso e basta.
Può darsi che nel caso specifico fosse la soluzione migliore, o anche l'unica, ma quell' "ovviamente col cesareo" è fuori posto
2) "non può toccare la bicicletta arrugginita perché non è vaccinato". In realtà il virus del tetano non alligna nella ruggine diversamente da quanto si crede, ma nel terreno.
Non si moriva di tetano per infortuni nelle officine (con o senza ruggine) ma per infortuni nei lavori dei campi che oggi interessano una percentuale irrisoria della popolazione ed è in gran parte meccanizzata.
A parte questi punti che in realtà sono secondari quello che non mi piace proprio, ma che a onor del vero nell'articolo viene almeno intuito, è questa associazione naturale=arretrato vista da entrambi i punti di vista ovvero, se è una cosa naturale deve essere per forza arretrata, quindi negativa, ma anche scelgo il naturale che però non può essere qualcosa di moderno, ma deve essere per forza antico "dei bei tempi andati" che in realtà non sono mai esistiti.
E' folle, in nome di un distorto naturale, volere riproporre pari pari ambienti e modi di vivere che avevano come risultato una aspettativa di vita di vent'anni più breve, ma non è per niente folle chiedersi se non sarebbe meglio mangiare cibi con qualche colorante in meno (o scendendo in un ragionamento più sofisticato se la lotta ai parassiti in agricoltura non possa prevedere modalità che riducono l'uso di sostanze tossiche che alla fine ci ritroviamo nel fegato), e così per la sanità.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel