by jumbo » Sun 06 November 2011; 20:58
inserendomi sul filone della prevenzione di fra74, tutti i corsi d'acqua del bacino del po hanno delle mappe sulle quali sono segnate le fasce di esondazione, che si usano ad esempio nei progetti per capire se edove si possono fare le pile dei ponti e dove posizionare le spalle, sempre in dialogo con l'autorità di bacino.
se ricordo bene esiste una fascia A nella quale non puoi fare nemmeno un pollaio, e una fascia B nella quale puoi fare delle costruzioni con determinati vincoli, soprattutto geometrici.
ovviamente questi vincoli non valgono per le costruzioni esistenti, a meno di situazioni particolarmente gravi che impongano delle demolizioni.
dovrebbe esistere qualcosa del genere anche per i torrenti genovesi come per il resto del territorio italiano.
quanti genovesi sono consapevoli della fascia di esondazione all'interno della quale giace la loro abitazione?
se si decidesse ad esempio di chiudere le scuole, si potrebbero chiudere le sole scuole che sono all'interno delle fasce di esondazione.
insomma, una città come genova che è costruita tutta sulle piccole piane alluvionali a fianco dei torrenti non può vivere come se abitassi a milano, dove questo problema praticamente non esiste (seveso a parte, che comunque non è paragonabile come danni a quelli di genova).
qualcuno ha citato la via XX settembre. detta via è costruita sopra la copertura della tombinatura del bisagno. la via ferreggiano è la stessa cosa rispetto al torrente ferreggiano. ci rendiamo conto??? il seveso, per quanto sia un errore averlo coperto, e coperto in quel modo, è un fiume di pianura, con correnti lente. i torrenti di genova vengono giù dalla collina, sono correnti veloci in grado di fare molti più disastri.
altro aspetto legato alla polemica politica: non molti mesi fa si è chiesto e ottenuto che bondi si dimettesse da ministro della cultura per il crollo di un muro di pompei. la mia opinione è che bondi fosse totalmente inadeguato a quel ruolo, e a qualunque ruolo di governo in generale, ma anche che addossare a lui la responsabilità del crollo fosse una presa in giro.
non mi pare però che la sindaca di genova sia in una situazione diversa. in più le conseguenze sono state molto gravi, ed è alla guida di una maggioranza che, sempre la stessa, amministra la città da decenni.
si parla del costo dello scolmatore del bisagno: 120 milioni. possibile che in 20 anni tra regione liguria e un comune come genova non abbiano trovato 120 milioni? non sono pochi, ma sono decenni che se ne parla. la sindaca è in carica solo da qualche anno e non si può addossare a lei personalmente la colpa del disastro, ma questa è una responsabilità politica.
se ne ricordi chi nel pd è sempre pronto a fare la morale agli altri su questo come su tanti altri argomenti.