@viersieben: il concetto di stato poco si addice ai cantoni per un semplice motivo anagrafico: sono troppo vecchi come concezione perchè la definizione di stato, relativamente moderna, non gli vada stretta. Nella loro unione hanno dato vita uno stato, la Svizzera, ma essi sono rimasti legati a strutture di tipo feudale.
In altri termini: per un soggetto che ha 750 e più anni di vita, le definizioni moderne, anche solo tardo medievali/rinascimentali, peccano di precisione.
Ovviamente va tenuto conto del tempo trascorso e magari per alcuni cantoni vale la definizione, e meno per altri
Gli stati americani, al contrario, rientrano quasi per interno nella definizione di stato moderno, tenendo conto che alcuni avevano pure delegazioni diplomatiche all'estero (se con estero vogliamo definire gli USA per quegli stati che si sono aggiunti dopo).
"Nuitonia"? E' la prima volta che lo sento. E proprio vero che non si finisce mai di imparare. Suona come "Nutella"
Austria: avevo l'impressione che fossero delle scatole vuote, come le nostre province, ma nessuna certezza.
@Trullo:
praticità: le esigenze dei territori sono le più disparate, una gestione centralizzata non è praticabile. Se poi si somma alla disomogeneità di risorse, ancora peggio.
cultura: SOLO mitigata, ma confronta la cultura degli immigrati di seconda o terza generazione con i coetanei dei luoghi d'origine, le differenze sono notevoli, e lo resteranno a breve/medio termine
storicamente: il modello centralista è stato un errore madornale, e spero che chi lo ha scelto, contro i pensieri "federalistici" di altri, si rivolti nella tomba. La scelta "naturale" sarebbe stata quella di tipo federale, almeno nel dopo IIWW, da cui è nato l'ibrido attuale dove l'autonomia è lasciata alle regioni meno autonome. Un controsenso, un paradosso.
Magari il termine "compatire" è eccessivo, resta però che sia "aberrante".
Sia chiaro: il sistema federale non è più "economico", ma solo più efficace. Sull'efficenza si può discutere, non c'è certezza.