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[Trullo]

Gramellini poi.. la quintessenza del pennivendolismo superficiale e fatto di luoghi comuni da bar

[serie1928]

Sulla questione, invece, che il Diallo fosse ancora in Italia, a parte lui stesso, chi non ha fatto il proprio dovere permettendogli di rimanere in Italia?

[skeggia65]

A quanto pare c'è un nuovo sport.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/aggressione-stazione-centrale-1.3285919

Inizio a sospettare che, per certi giudici, i rappresentati delle Forze dell'Ordine non siano da considerarsi esseri umani, altrimenti non si spiegherebbe il rifiuto sistematico a non considerare "tentato omicidio" un'aggressione con armi da taglio o armi improprie potenzialmente letali.

Visto il trattamento che questo disgraziato Paese riserva ai delinquenti (vedi anche il secondo presunto piromane arrestato l'altro giorno, che a dispetto della sua fedina penale era fuori), se fossi il fantomatico Igor mi costituirei.
Qualche annetto con vitto e alloggio gratis, e poi di nuovo libero.

[serie1928]

Perché non è "tentato omicidio". Ma guarda te se un giudice deve rubricare una accusa immotivata solo perché c'è di mezzo un polizziotto. Polizziotto che fa il suo dovere e per il quale ė addestrato e per ilq aule, spero, sia adeguatamente pagato. Sissignori, i polizziotti sono pagati per rischiare la vita, e sono addestrati per hé il rischio sia minimo. Ma questo non significa che tutti vogliano ucciderli solo perché gli si avventano contro.
Questo Paese è sull'orlo di una crisi di nervi, e le polemiche come queste non fanno che peggiorarlo.

Qualche risposta al mio precedente post?

[skeggia65]

Quindi ne deduco che:
1) Se un tizio si avventa su un altro con un coltello o un coccio di bottiglia non è animato cattive intenzioni, ma ha visto un'imperfezione nel taglio della giacca, e vuole operare una correzione.
2) Un'aggressione nei confronti di un poliziotto è meno grave rispetto a quela nei confronti di un normale cittadino.
E si capisce perché 3) se il "normale cittadino" risulta essere un boxeur, un atleta di arti marziali e, difendendosi, manda il sarto in ospedale, probabilmente viene processato e condannato a pagare le spese mediche al sarto che, poveretto, non avrebbe potuto mai fare del male (figuriamoci ammazzarlo!) all'emulo di Chuck Norris.
Non capisco cosa sia più "curioso", se le norme fumose, i giudici fumati che interpretano in modo lasco o certi cittadini a cui va bene tutto ciò che le "istituzioni" decidono e che azzeccagarbugliano per cercare di giustificare certe cazzate a chi si stupisce.

[serie1928]

I giudici non "azzaccagarbugliano", mai e per definizione. Non interpretano le leggi, interpretano i fatti ed applicano le leggi. I cittadini che pensano che lo facciano hanno qualche problema emotivo.
Aggredire un polizziotto è meno grave? No, non lo è. È solo meno probabile che l'intento abbia successo. In ogni caso, tutti i casi, l'intento di uccidere deve essere qualcosa di più di due parole su un verbale di arresto. Se c'è l'intento, il fatto che abbia più o meno possibilità di successo non ha alcuna importanza, è tentato omicidio. Ma se non c'è...
Un pugile, un karateka, un qualsiasi individuo addestrato ad utilizzare le mani con potenzialitã letali ha una sola aggravante rispetto ad un nirmale cittadino: le sue mani (e gli altri arti) sono da considerare armi improprie, ed ha una maggiore responsabilità nell'utilizzarle. Se poi il sarto si dimostra essere altrettanto micidiale: 1:1. Palla al centro.

Le norme non sono "fumose", non possono essere più specifiche, devono essere generiche per forza. E siccome lo sono, addestriamo cittadini che diventano giudici per poterle applicare. Ed è l'unico sistema che funziona, altimenti vivremmo (ed in parte già lo facciamo per colpa delle leggi fatte sull'onda dell'emotività) in un paese in cui ė imposssibile non infrangere quanche regola più di una volta al giorno, anche per normali attività, che il giorno che veniamo "beccati" subiremo tutte le conseguenze della legge. No, non è curioso voler vivere in un paese libero!

Che poi una "minaccia aggavata" preceduta da una aggressione con lesioni (al titolare del ristorante probabilmente) non conduca alla carcerazione del soggetto, questo non dipende dal giudice, dipende dalle regole scritte che il giudice applica.

[S-Bahn]

Temo di essermi un po' perso tra i passaggi di tanta logica di alto livello.
Chiaritemi per favore una cosa.

Stiamo sostenendo che una coltellata sarebbe in sé un fatto accessorio privo di gravità oggettiva?

[skeggia65]

Ma sì, cosa vuoi che sia una coltellata!
L'intento di uccidere si manifesta solo da una calibro .45 in poi.
E, per le armi da taglio, con una katana.
Ma solo se sei un samurai, perché sei in grado di utilizzarle con potenzialità letali.

[serie1928]

No, stiamo discutendo che qualcuno non è in grado di accettare il fatto che un giudice ne sa più di noi e dei polizziotti, e del fatto che ciò si basa su una opinione formata dalla cronaca spicciola di un giornale o giornaletto.
Il giudice ha visto gli atti ed ha deciso, formandosi una convinzione e applicando la legge. La legge non ci piace? Cambiamola!

La coltellata ha una sua gravitã oggettiva e dipende dalle lesioni, e l'uso di un'arma è un'aggravante.

Il tentato omicidio, invece, non dipende dall'arma o dalle lesioni, ma solo dalla volontà dimostrata di uccidere.

[S-Bahn]

Certo, uno che ti tira una coltellata vuole farti uno scherzo, di sicuro non ha intenzione di farti male. Fa nulla se ti recide un'arteria e muori in 2 minuti.
In questo caso l'omicidio sarebbe un po' difficile da contestare. Lo si farebbe diventare preterintenzionale, ovvero oltre le intenzioni, come se uno non sapesse che con una coltellata si può uccidere, e l'esito letale non è un evento raro e sfortunato, ma assolutamente da mettere in conto.
Ma evidentemente sto andando contro la legge, contro la magistratura e contro la logica di serie1928.

[serie1928]

Potere non è volere! "Fare male" non vuol dire "uccidere".
E non è la "mia logica" ma la logica del codice penale.

[S-Bahn]

Non è che non mi sia chiara la distinzione, ma è una distinzione ben più sottile rispetto al fatto che una ti tira una coltellata nella spalla (o se avevi meno fortuna nel collo, dove prendo prendo, mica il coltello ha il mirino laser), te la cavi perché avevi un giubbotto antiproiettile, e il risultato è il rilascio quasi immediato con obbligo di firma, perché tanto mica aveva cattive intenzioni, no...

Non viene il sospetto che i distinguo e i sofismi siano lontani anni luce della realtà?

[serie1928]

Ma cosa ne sai tu che è successo veramente? Il dubbio che il giudice conosca i fatti meglio di te, no?
Presumi sofismi senza sapere, senza avere le conoscenze necessarie dei fatti.
E smettiamola di processare le intenzioni, contano solo i fatti. E smettiamo ddi mistificare anche i fatti: nesuno ha detto che non aveva cattiv intenzioni, è stato detto che non aveva intenzione di uccidere, o che non può essere dimostrato.

[S-Bahn]

Ok tutto vero.
I fatti sono: una coltellata, due giorni di fermo e la libertà con "obbligo" di firma.

[serie1928]

L'espulsione e la probabile condanna per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, condanna pronunciata in contumacia. Condanna per la quale in Italia non avrebbe scontato nessun giorno di carcere, ed è questo che non va.