........ma forse però c'era un po' troppo poca critica sociale/istituzionale, in fin dei conti? troppo facile in ogni caso dividere, alla fine di ogni episodio, comunque sempre tra buoni e cattivi solo da punire, nonostante le raffinate analisi psicologiche/sociologiche durante il film........
Eurocity, veramente a mio avviso, e a detta di molti, di critica sociale in Derrick ce n'era pure troppa!
Soprattutto negli episodi anni '90, quando l'ormai ultraottantenne Reinecker, afflitto evidentemente da quel modus pensandi senile del tipo "ah ai miei tempi... si stava meglio quando si stava peggio" faceva spesso trarre filosofiche conclusioni all'ispettore, che lo allontanavano sempre più dal concetto classico di telefilm poliziesco... Ricordo un lungo monologo finale, in un episodio, dove diceva qualcosa del tipo "ormai il crimine è diventato merce sul mercato delle notizie".
Pare che uno dei motivi per cui Horst Tappert si fosse stufato di vestire i panni dell'ispettore Derrick fosse anche questo, stava diventando troppo "moralista" per i suoi gusti...
Comunque a moltissimi Derrick è piaciuto anche per questo, era la negazione del solito poliziotto americano alla Die Hard, ed era una risposta a tutti coloro che erano stufi di vedere il solito eroe vanaglorioso e intrepido, che spesso collezionava successi più con i corpo a corpo e le armi da fuoco che non con i ragionamenti e le indagini accurate, con buona pace di Umberto Eco che ha passato vent'anni della sua vita a insultarlo nei suoi editoriali... Evidentemente molti non sono stati in grado di apprezzare la particolarità di questo serial.