by Trullo » Mon 04 November 2019; 13:08
«Per la vittoria ho già fatto un sacco di naja e questo basta! Mi hanno portato via a mia madre che ero ancora un ragazzo mi hanno ficcato in una trincea, mi hanno riempito di
pidocchi, di fame e di sporcizia. Poi mi hanno fatto marciare di notte, sotto l'acqua, con una tonnellata di roba sulla groppa, mi han fatto andare all'assalto mentre venivano giù pallottole come grandine, mi hanno detto che mi arrangiassi quando sono rimasto ferito. Ho fatto il facchino, il becchino,il cuciniere, l'artigliere, l'infermiere, il mulo, il cane, il lupo e la iena. Poi mi hanno dato un fazzoletto con su l'Italia, un vestito di cotonaccio, un foglio con scritto che avevo fatto il mio dovere e io sono tornato a casa per andare a implorare lavoro da quelli che si erano fatti i milioni alle spalle mie e di tutti gli altri disgraziati!»
Peppone s'interruppe e levò solennemente l'indice.
«Questo è il mio proclama» concluse. «E se volete finirlo con una frase storica, metteteci in rosso che il compagno Peppone si vergogna di aver combattuto per arricchire questa porca gente e oggi sarebbe soltanto orgoglioso di poter dire: sono stato un disertore!»
"Il comunismo ha sbagliato, ma non era sbagliato.“ (Rossana Rossanda)