i vostri pensieri del giorno

[luca]

Odio chi odia. Penso che siano cattivi, oltre che stupidi

Neanche a farlo apposta, scena avvenuta cinque minuti fa in autobus ,in pieno centro
Una signora di pelle nera, nella calca, pesta il piede ad una italiana piuttosto attempata, la quale le rifila un'ombrellata gridando "mi hai fatto male, bastarda! Torna al tuo paese!"
E la straniera, giustamente, si innervosisce e dice "ma guardi che non l'ho fatto apposta!"
Allora un'altra signora, alla vicina di posto "ecco, andassimo noi ai loro paesi a fare gli arroganti voglio vedere..."
Allora una persona di senno, dice all'anziana "ma guardi che non l'ha mica fatto apposta, può capitare"
"Eh ma a momenti mi porta via il piede"
E io "ma guardi un po' signora, questi stranieri che vengono qui e ci portano via i piedi..."

[S-Bahn]

Sì, ma non attacchiamci alle stupidaggini di una sciura sull'autobus per metterla giù più dura di quella che è. Questa se non litica sull'autobus con la _negra_ di turno, litiga con la portinaia per il gatto della vicina...
E parimenti evitiamo anche il negazionismo sui problemi che una immigrazione forte, e soprattutto senza regole, provoca. Altrimenti andatevi a fare un giro nelle banlieu di Parigi, magari verso sera...

[Carrelli1928]

L’immigrazione senza regole causa problemi, è vero.
Ma per adesso ho visto poco o niente di concreto e razionale per affrontare e risolvere il problema per quello che è; anzi, la propaganda ha solo fatto danni.
Ma finché si ragiona con la... pancia, diciamo pancia, anziché con la testa, sarà difficile andare tanto lontano.

[S-Bahn]

Non so se siano peggio propaganda o negazionismo.
Nel giro di poche ore a Milano ci sono stati tre episodi di vioenza sessuale tentata e/o risucita nei confronti di giovani donne. In tutti e tre i casi si tratta di immigrati, di cui mi pare uno irregoalare e l'altro richiedente asilo.
Non ho visto cavalcare più di tanto una cosa che si prestava particormente alla propaganda.

[serie1928]

Il problema è culturale, sic et sempliciter.
Poi qualcuno mistifica il problema culturale con questioni di razza, ma che non c'entrano nulla, ovvero sono solo delle semplificazioni che si prestano a vari usi.

[S-Bahn]

Non c'entra la razza, inteso come DNA che dà un colore diverso alla pelle, ma tutto il bagaglio culturale di provenienza che non viene aiutato dalle condizioni al contorno di un consistente flusso di arrivi fuori controllo.

[Trullo]

C'entra anche il pregiudizio e la generalizzazione

Io ho una donna che mi fa i mestieri che è albanese, non ho problemi a darle le chiavi di casa, non è mai sparito nemmeno uno spillo. Viene senza borsetta (non perchè glie lo chiedo io), quando la pago si mette i soldi in tasca. Anche volendo non può portare via niente

Mia suocera aveva la donna che le faceva i mestieri, italiana, che le rubava pure la carta igienica

Però io non direi mai che tutti gli albanesi sono onesti e che tutti gli italiani sono ladri

[S-Bahn]

Hai scoperto l'acqua calda, caro Trullo. faccinacheammicca...
Quello che dici è vero, mai generalizzare, ma nemmeno fare le anime belle per principio e chiudere gli occhi sulla realtà in qualche modo descritta dalle statistiche.
Comunque gli ultimi episodi che ho mostrato (campione ridotto ma tre su tre, insomma...) una cosa mostrano, che non è poi così esagerata, come si sostiene, questa fantomantica propaganda che non ha pesantemente sfuttato questi eposodi che si prestavono facili facili.
Forse è più diffuso il negazionismo su tutto quello che comporta una immigrazione intensa e incontrollata in cui quasi quasi sembra che i problemi siano da attribuire a chi ne indica l'esistenza, non alla causa che li provoca.

[Carrelli1928]

IMHO, il problema principale dell'immigrazione è che chi scappa da un paese, per giunta viaggiando in quelle condizioni, lo fa per disperazione.
Una persona già disperata può più facilmente commettere gesti da persona disperata.
È proprio per questo che bisogna puntare sull'accoglienza. Che non significa né far finta che il problema non esista, né chiudere gli sprar o fermare un'imbarcazione-simbolo ogni tanto.

Né, ovviamente, giocare alle battaglie sui social che non portano ad altro che al famoso quarto d'ora di celebrità.
I nomi dei politici di oggi fra qualche anno saranno perlopiù dimenticati, o perlomeno saranno pochi quelli che verranno citati all'interno di un qualsivoglia discorso. Piuttosto, le decisioni sul Paese ce le porteremo avanti molto a lungo. Sarà una banalità, ma è bene non dimenticarlo.

[jumbo]

Ci sono anche aspetti culturali. In molti paesi la donna è vista come un essere inferiore, di cui l'uomo più o meno dispone, e che deve andare in giro molto più coperta di quanto usano le italiane anche quando non eccedono in grandi scollature.
Quando vengono qui, culturalmente le italiane gli paiono "donne facili".
Anche da noi fino a qualche decennio fa le donne che si trovavano in certe situazioni erano viste come colpevoli. In alcune realtà succede ancora. Per fortuna da noi sono casi isolati, in molti altri paesi sono più indietro e queste sono le conseguenze.

[Coccodrillo]

Curiosamente però spesso gli stessi che dicono "bisogna trattare bene le donne" somo gli stessi che non si fanno problemi a non soccorrere i naufaghi/lasciare in balia del male i prigionieri libici/eccetera, che in buona parte sono appunto donne (e bambini).

È chiaro che ghetti/banlieue portano problemi, come è chiaro che non è una soluzione portare tutti i poverissimi del mondo in un Europa che comunque è abitata in buona parte da "poveri relativi", ma ai portatori di odio non interessano soluzioni.

Infine, noto che tantissimi (anche giornalisti) usano profughi, richiedenti asilo e migranti come sinonimi, quando sono parole del tutto diverse.

[S-Bahn]

Coccodrillo, butti assieme cose molto diverse.
Intanto sulla disperazione ci sarebbe da fare un esame più approfondito. Esiste una relazione diretta tra l'incremento del reddito nei paesi africani e il numero di migranti. Ovvero dove è maggiore il reddito si hanno più migranti disposti a pagare (caro) il viaggio, spesso nell'illusione di torvare una agevole e agiata sistemazione in Europa, che non è poi esattamente quello che si verifica, ma il marketing richiede che questa convinzione sia diffusa. Pertanto l'idea che a fuggire siano proprio i più poveri e disgraziati va quantomeno messa in dubbio.
Secondo, una volta per tutte bisogna uscire dall'ipocrisa per cui i salvataggi in mare siano a fronte di accidentali naufragi. In realtà si tratta di consegne di persone, trattate come merce, in un grande affare internazionale. E più ne "salvi" più ne consegnano e più ne consegnano e più avvengono incidenti. Tant'è che c'è appena stato uno dei più gravi incidenti di quest'anno, con molte vittime, nonostante quel cattivone di Salvini non sia più al governo.
Ma chi cerca di capire queste cose viene bollato come "portatore di odio", facendo di ogni erba un fascio.

Detto questo il problema è enorme e di non facile soluzione, ammesso che una soluzione esista, ma evitiamo per favore di farla facile e di andare dietro a idee e pregiudizi che non racconanto quello che realmente è la realtà delle cose.

[skeggia65]

Una soluzione esisterebbe, non facile, ma esisterebbe.
I migranti non sono persone che arrivano qui e vogliono essere assistite, ma persone che cercano di rifarsi una vita.
Lavorare, produrre, consumare.
Essere cittadini, insomma.
Servono scuole, lavoro e case.
Riace docet.

[skeggia65]

Crisi turco/curda.
Erdogan minaccia l'Europa di "invasione" di milioni di profughi.
Se l'Europa avesse una vera leadership, dovrebbe reagire.
Come?
A mio parere con i dazi.
100% su tutto ciò che la Turchia esporta, in fondo siamo un loro bel mercato.
Ovviamente nessuno acquisterebbe più gli elettrodomestici là costruiti, se costassero più degli altri, né automobili prodotte; probabilmente le case produttrici (di solito europee) chiuderebbero le fabbriche, Chi acquisterebbe un Doblò al prezzo di una Mercedes?

[trambvs]

tra l'altro in buona parte dei casi (esclusi forse proprio i mezzi pesanti) si tratta di collaborazioni con aziende turche, come nel caso FIAT-Tofas e FORD-Otosan