Dipende come pronunci zanzara...ing wrote:Monza si dice con la o chiusa e la z di zanzara.
S-Bahn wrote:Dipende come pronunci zanzara...ing wrote:Monza si dice con la o chiusa e la z di zanzara.
brianzolo wrote:S-Bahn wrote:Dipende come pronunci zanzara...ing wrote:Monza si dice con la o chiusa e la z di zanzara.
tzanzara
Trullo wrote:Provate a far dire cassoeula a un meridionale
Vuole andare a Gardaland ma si ritrova su un treno merci diretto a Monaco di Baviera
PRATO ISARCO. Voleva scendere a Peschiera per andare a Gardaland e si è ritrovato sulla bisarca di un treno merci diretto a Monaco, tra Bolzano e Ponte Gardena. Brutta avventura per un 29enne di Cuneo che - poco dopo le 22 di venerdì - è stato colto dal panico ed ha chiamato il 113. «Non so dove mi trovo - ha spiegato alla Polfer chiedendo aiuto e lasciando il numero di cellulare - e non posso scendere dal treno. Sono partito da Lonato, in provincia di Brescia. Intorno a me ci sono solo montagne. Venitemi a prendere». Dopo una serie di telefonate gli agenti hanno individuato il treno e lo hanno fatto scendere a Prato Isarco. «Pagherà il biglietto». Il 29enne piemontese è partito da Cuneo ed è arrivato fino a Lonato, in provincia di Brescia, dove un controllore lo ha fatto scendere perchè era senza biglietto. La sua meta era Gardaland e voleva scendere a Peschiera, che dista una ventina di minuti in treno. In stazione ha conosciuto un paio di coetanei, che gli hanno spiegato come arrivare a destinazione senza spendere un solo euro. «Basta salire sulla bisarca del prossimo treno merci» - il numero 48834 diretto a Monaco di Baviera - che si ferma proprio nel Comune veronese che si affaccia sul lago di Garda. Il giovane ha ringraziato ed ha fatto quanto gli avevano detto. Senza farsi notare si è nascosto sulla bisarca nella convinzione di poter scendere pochi minuti più tardi. Il treno merci diretto in Germania, però, non solo non si è fermato a Peschiera ma ha tirato diritto anche alle stazioni successive. Il 29enne di Cuneo ha raccontato di aver atteso vanamente un paio d’ore. Forse si è anche appisolato per alcune decine di minuti, ma poi - colto letteralmente dal panico - ha chiamato il 113. «Non so dove mi trovo - ha spiegato alla Polizia ferroviaria - ma aiutatemi a scendere dal treno». Sulle prime gli agenti hanno pensato ad uno scherzo di cattivo gusto, anche perchè gli ultimi «imbucati» sui treni merci erano i curdi, una decina di anni fa, quando tagliavano i teloni dei vagoni sperando di oltrepassare il confine e raggiungere la Germania. Una volta ottenuto il cellulare del giovane la Polfer si è messa in contatto con i vari “dirigenti di movimento“ ed ha scoperto che c’erano due treni diretti al Brennero a quell’ora. Poi è stato necessario telefonare ai due macchinisti, che sono (ovviamente) caduti dalle nuvole. Tra l’altro non c’era nemmeno la possibilità di verificare la veridicità del racconto. Poi si è riusciti a capire che si trattava del merci 48834 diretto a Monaco ed il macchinista ha dovuto fare una sosta non preventivata a Prato Isarco. Il giovane è stato individuato sulla bisarca e portato a Bolzano, dove gli è stata fatta una ramanzina. È parso sollevato ed ha promesso che non si farà più tentare da simili bravate. Ora Trenitalia gli farà pagare il prezzo del biglietto, ma c’è anche il rischio che l’autorità giudiziaria lo denunci per interruzione di pubblico servizio. Il «merci», infatti, è rimasto fermo almeno una decina di minuti ed il convoglio è arrivato a destinazione in lieve ritardo.
Alto Adige — 13 luglio 2009
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