Dimissioni

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Re: Dimissioni

Postby Trullo » Thu 10 August 2017; 11:10

http://iltirreno.gelocal.it/regione/tos ... ?ref=fbfti

Lavorare a 3 euro all'ora. Assunta 20 ore la settimana per lavorare in realtà tre volte tanto
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Re: Dimissioni

Postby serie1928 » Thu 10 August 2017; 12:08

Si potrebbe sotenere lo stesso dello stato sociale.
Non confondiamo capitalismo con le leggi di mercato.
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Re: Dimissioni

Postby Trullo » Thu 10 August 2017; 12:22

Banalmente, lo stato sociale permette di realizzare economie di scala altrimenti non gestibili e di rendere fattibile (con il contributo pubblico) cose che non sarebbero fattibili per i privati
Basta pensare ai contributi per il TPL, senza i quali il prezzo delle corse sarebbe tale che nessuno prenderebbe il TPL, con le conseguenze negative ovvie
Vale anche per la sanità, non è un caso che un paese ricco ma senza servizio sanitario pubblico come gli USA abbia speranze di vita da terzo mondo, se paragonate con quelle dei paesi europei dotat di servizio sanitario pubbico (e un'assicurazione obbligatoria signifca avere un sistema sanitario pubblico, e il suo premio è in tutto e per tutto una tassa, anche se non figura come tale nella conabilità nazionale) ad esso paragonabili per reddito
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Re: Dimissioni

Postby serie1928 » Thu 10 August 2017; 13:37

Lo stato sociale non produce economie di scala, rende solo accessibili certi servizi ad una più vasta popolazione. L'economia di scala genera efficenza, lo stato sociale no. Di conseguenza è improprio parlare di "economie di scala".
Può lo stato sociale essere reso efficiente? No. Si può ottenere la medesima accessibilitã ai servizi con una maggiore efficenza? No, di nuovo. Lo stato sociale è un necessario, per chi lo ritiene giusto, spreco di risorse. Costa di più di quanto serve.
Il reddito universale sostituirã lo stato sociale? Sì, nelle intenzioni di chi lo propone. No, nella realtà. Il reddito sarà speso per soddisfare ciò che ogni individuo riterrà essere il suo bisogno primario, e dopo averlo speso produrrà altre istanze di bisogno che dovranno essere soddisfatte, soddisfatte con lo stato sociale, stato sociale che si regge sulla tassazione del reddito, reddito che continuerà ad essere prodotto dalle leggi di mercato e dalle rendite dei capitali.
Il ragionamento alla base è quello che eliminata in generale la necessità di produrre un reddito, chi deciderà di produrlo lo farà con maggiore efficenza e qualità, aumentando il valore aggiunto, generando quindi ancora più reddito che, tassato, permetterà il permanere dello stato sociale per tutti quei bisogni che il reddito non soddisfa (non perché non basta, ma perché non siamo disposti a spendere per soddisfare quei bisogni).
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Thu 10 August 2017; 19:55

Non capisco bene cosa c'entrino queste motivazioni, giuste o sbagliate che siano, con la questione iniziale del lavoro pagato a livelli bassissimi.

Al di là delle analisi, e ancora di più delle eventuali soluzioni, vedo sempre più analogie con la situazione della prima rivoluzione industriale.
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Re: Dimissioni

Postby serie1928 » Thu 10 August 2017; 22:03

Il mio discorso è riferito esclusivamente all'articolo segnalato da Trullo.

Per quanto riguarda il lavoro pagato a livelli bassissimi, il problema è ancora più generale: non siamo in grado di garantire redditi che permettano una vita dignitosa, ove anche il concetto stesso di vita dignitosa ha subito una sua inflazione. Ciò che era dignitoso 50 anni fa non lo più oggi, a torto o ragione, più a torto che a ragione.
Abbiamo un sistema scolastico che non produce scolarizzazione.
Abbiamo una università che non forma i quadri necessari.
Abbiamo un sistema industriale parcellizzato.
Abbiamo un sistema giudiziario che non produce giustizia.
Abbiamo uno stato che funziona per se stesso, autoreferente.
Abbiamo una politica che di tutto ciò ignora i rimedi, con molto idealismo e poco pragmatismo.
Il tutto, ovviamente con notevoli differenze tra regioni e regioni, e tra province e province della medesima regione, e con la tendenza ad aumentare il divario.
In altre parole: viviamo, come paese, al di sopra dei nostri mezzi, e dovremmo essere più modesti rispetto a quello che riteniamo dignitoso o meno.
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Fri 11 August 2017; 10:10

Ci sono disparità e inefficienze sicuramente ma questo dogma che viviamo sopra i nostri mezzi con salari che in graduatoria stanno molto più in basso del PIL e del livello di industrializzazione non regge molto.
E nonostante questo siamo una popolazione più dedita al ripartire al debito.
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Re: Dimissioni

Postby Trullo » Fri 11 August 2017; 10:36

A me verrebbe da dire che è la classe imprenditoriale di quetso paese a vivere al di sopra delle proprie possibilità, sfruttando a questo fine oltre il ragionevole i lavoratori delle proprie aziende (ovviamente non sempre e non dovunque, senza generalizzare)
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Re: Dimissioni

Postby serie1928 » Fri 11 August 2017; 12:27

Su come ripartire le responsabilità tra i vari soggetti, possiamo discutere fino alla morte, ma in somma di tutti gli addendi viviamo sopra le nostre possibilità.
La classe imprenditoriale e quella politica vivono al di sopra delle loro possibilità spendendo soldi che in parte non sono loro (al netto delle "elargizioni" di cui più avanti).
Le classi sottostanti, la media borghesia fino all´ultimo dei manovali, vivono spendendo soldi che invece non hanno. Non li spendono direttamente, se li fanno "elargire" dalle prime due, illudendosi che siano giusti e dovuti.
L´insieme dei due addendi da, purtroppo, un risultato negativo. Le "elargizioni" concesse da primi, goduti dai secondi, sono superiori alla ricchezza prodotta.
Abbiamo un patrimonio immenso e possiamo permetterci di fare debiti, ma alla fine, se i debiti non vengono pagati, sarà il patrimonio a rimetterci. In due modi, anzi tre: o lo vendiamo, o ce lo sequestrano, o si deteriora perdendo valore.
Ed il primo patrimonio a deteriorarsi è la fiducia. Non quella malriposta, quella che andrebbe riconosciuta. E guardatevi intorno: quanta fiducia è rimasta? In noi stessi, nel nostro vicino, nel nostro condominio, nel nostro comune, nella nostra regione, nel nostro paese, sia quella data sia quella ricevuta. Personalmente vorrei che ce ne fosse di più, molta di più. Ne serve molta di più.
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Fri 11 August 2017; 20:54

Mi sfugge in cosa i manovali vivrebbero con un tenore di vita eccessivo e mi domando cosa c'è ancora da comprimere con stipendi che quando va bene ed è tutto legale sono nell'ordine dei 1200 €/mese.
Con una marea di situazioni che non arrivano a 1000 €.
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Re: Dimissioni

Postby mattecasa » Fri 11 August 2017; 21:25

Per non parlare di """""""collaborazioni occasionali""""""""" o finte partite iva.
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Re: Dimissioni

Postby serie1928 » Fri 11 August 2017; 22:59

S-Bahn, il problema è appunto che sfugge, non ce ne si rende conto, si pensa sia tutto dovuto. Il costo sociale di quel manovale a 1000 € è maggiore della ricchezza che quel manovale produce. Saranno pochi, per lui, ma per la società lui costa troppo. E non ce lo possiamo permettere, perché gli altri non producono abbastanza ricchezza perché lui abbia quello che ha, pur poco che sia.
Non è il problema del singolo individuo, ed ogni obiezione che considera l'individuo è priva di validità, è un problema della società nel suo complesso.
Perché riceve solo 1000€? Perché ce ne sono troppi come lui, perché facciamo prevalere la quantità sulla qualità. Dovremmo averne di meno, che producono di più e con maggiore qualità. Manovali che sanno manovrare macchine complesse, non far girare la cazzuola.
Il manovale è solo una metafora, ma vale per tutti, fatte le dovute proporzioni. Manovali, operai, impiegati, quadri, dirigenti, insegnanti, professori, ecc., ecc.. Questo non esclude eccellenze, ma in media è così.
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Sat 12 August 2017; 10:23

"Averne di meno che producono di più..." illusorio, sbagliato, e perfino inutile.
I manovali fanno quello che il mercato del lavoro richiede. Dov'è è possibile averne meno che fanno di più questo è stato fatto e non risolve nulla. Degli altri che "avanzano" cosa ne facciamo, li accoppiamo tutti?
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Re: Dimissioni

Postby serie1928 » Sat 12 August 2017; 12:06

No, non devon proprio esserci. È un problema sociale, non individuale.
Ma la cosa più grave è che siamo pieni di gente che dice:"....illusorio, sbagliato, e perfino inutile....", incapaci di capire, affrontare e risolvere i problemi.
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Sat 12 August 2017; 12:49

Perché invece tu hai capito tutto e risolto tutto dicendo "non devono proprio esserci"?
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