Dimissioni

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Re: Dimissioni

Postby Trullo » Fri 13 June 2008; 8:37

Skeggia, solo una puntualizzazione tecnica.
Anche con il nuovo sistema è possibile ridurre il preavviso (sia accordandosi con il datore di lavoro che non accordandosi, e in quest'ultimo caso con il lavoratore che ci rimette, esattamemte come prima).

Quanto al tuo ultimo intervento, la piaga del lavoro nero non si risolve certo togliendo garanzie a chi lavora regolarmente.
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Fri 13 June 2008; 9:00

skeggia65 wrote: Tornando alle dimissioni, l'intenzione era di evitare le dimissioni in bianco, che colpivano soprattutto (ma non solo) le donne, che venivano "dimesse" in caso di maternità.
Risultato di questa legge? Fossi stronzo, nessuno mi obbliga ad assumere donne.
Quindi? Assumi donne in età fertile solo se puoi licenziare (o più elegantemente "consigliare di dimettersi") appena una di queste rimane incinta?
Come la risolviamo? Dal tuo punto di vista mi sembra ci sia una sola regola: mano libera da parte del datore di lavoro e nessuna protezione per il lavoratore.
E' così, oppure ho capito male?

Poi magari hai ragione tu e funziona meglio per tutti senza regole (anche se ho qualche dubbio). In ogni caso il problema (per te) non è un modulo per impedire che venga aggirata una legge, ma è la legge stessa.
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Re: Dimissioni

Postby brianzolo » Fri 13 June 2008; 9:20

però non ho capito quale è la sua proposta alternativa per evitare il malvezzo delle dimissioni in bianco :roll:
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Fri 13 June 2008; 9:24

E' quello che gli ho chiesto e lo dirà lui. A me sembra di avere capito che eviterebbe le dimissioni in bianco togliendo ogni limitazione ai licenziamenti.
Il malvezzo (alias reato) delle dimissioni in bianco è risolto: non serve più.
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Re: Dimissioni

Postby Trullo » Fri 13 June 2008; 9:25

Una soluzione potrebbe essere quella di togliere ogni onere al datore di lavoro riguardo alla retribuzione della lavoratrice in maternità, lasciando tutto l'onere all'INPS. Aumentando ovviamente nella misura necessaria i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

In questo modo riduci il rischio per il datore di lavoro, specie se piccolo, e lo ripartisci sull'intera platea, non solo su chi ha personale in maternità.
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Re: Dimissioni

Postby Federico_2 » Fri 13 June 2008; 12:31

Io lo farei pero' di tipo misto: fino a tipo 6 mesi a carico della comunità, oltre ripartito tra datore di lavoro e dipendente.
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Re: Dimissioni

Postby Trullo » Fri 13 June 2008; 14:27

Federico, il senso della mia proposta era non penalizzare il datore di lavoro che si trova una dipendente incinta.
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Re: Dimissioni

Postby brianzolo » Fri 13 June 2008; 14:42

da come lo dici sembra che l'abbia messa in cinta lui :lol:
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Re: Dimissioni

Postby Trullo » Fri 13 June 2008; 14:45

Non sarebbe nè il primo nè l'ultimo :lol: :lol: :lol:
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Re: Dimissioni

Postby skeggia65 » Sat 14 June 2008; 0:06

Non sarebbe stato un esercizio spiacevole :wink:
Tornando in tema.
Ripeto, non so quale sistema andrebbe bene.
Non mi importa più di tanto che ci sia questo cacchio di MDV, dato che, rispettando le regole, per me non cambia pressochè nulla.
Semplicemente, analizzo una situazione:
Rispetto alla maggior parte dei Paesi occidentali, siamo la nazione con le leggi sui rapporti di lavoro più rigide e protezioniste.
Ciò non ci impedisce di essere la nazione con più lavoro nero, dimissioni in bianco, ecc. ecc.
E ora, con il MDV, diminuiranno le assunzioni regolari, a favore di un ulteriore aumento del "nero", vogliamo scommettere?
Siete davvero convinti che quei delinquenti, che fin'ora han fatto firmare dimissioni in bianco, si facciano scrupoli nell'impiegare in nero, piuttosto che orientarsi verso l'assunzione preferenziale per uomini?
Io credo che eccessiva regolamentazione e primato del lavoro irregolare siano correlate, e che qualcosa a riguardo debba essere fatto.
Mai sostenuto di volere l'assenza di regole.Ma copiare da Paesi che hanno leggi più snelle e meno lavoro nero sarebbe buona cosa, anche per l'occupazione.
Invece, lo Stato che fa? Siccome non è in grado di verificare la regolarità delle cose, impone sempre più moduli e moduletti, tanto di burocrazia ce n'è poca.
Volete una proposta? Più controlli, e che possano essere effettuati da qualsiasi pubblico ufficiale, non solo gli ispettori INPS, che muovono il culo una volta ogni 63 anni, ma anche da GdF, Polizia e CC. Tenendo conto che, le varie forze di polizia presenti producono il rapporto più basso in Europa tra poliziotti e abitanti.
E' come per la circolazione stradale: il rispetto delle regole si ottiene con l'imposizione (attraverso controlli) delle stesse, e non (come si continua a fare) con l'aumento delle stesse, o l'inasprimento delle sanzioni.
:ot: Stesso discorso per la sicurezza: la 626 è una delle leggi più restrittive e punitive, tra quelle europee che recepiscono la medesima direttiva UE in materia. Ma in mancanza di controlli, il risultato è che in Italia si muore di lavoro più che di guerra in Iraq. Continuiamo a difendere l'eccessiva legiferazione,
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Sat 14 June 2008; 1:33

In parte posso essere d'accordo. Poi bisognerebbe avere cifre affidabili per fare confronti e dire in cosa siamo messi peggio e rispetto a chi. E' anche facile affidarsi a luoghi comuni.
Comunque, ammettendo l'analisi:...
skeggia65 wrote:Mai sostenuto di volere l'assenza di regole.Ma copiare da Paesi che hanno leggi più snelle e meno lavoro nero sarebbe buona cosa,
Cosa vuol dire "leggi più snelle"?
Ho 4 lavoranti e una rimane incinta, in cosa consiste la "snellezza" della legge? Che posso licenziare la lavorante? Se la rispsta è sì non siamo lontani dall'assenza di regole, se invece la risposta è no, dov'è che una ipotetica nuova legge sarebbe snella? Cosa cambia rispetto ad ora? Io, senza polemica, vorrei veramente capire qual'è una situazione considerata snella.

Può darsi che la facilità di licenziare senza limiti aumenti l'occupazione. Di certo dimnuisce il lavoro nero ma perchè rende la protezinoe del lavoro regolare uguale a quella del lavoro nero, cioè zero da questo punt di vista. La teoria comunque è: potendo licenziare non mi faccio problemi ad assumere, anche se a livello macroeconomico è tutto da dimostare che questo crei posti di lavoro piuttosto che aumentare solo la mobilità media, ma mi viene da fare una considerazione. Ogni volta che il capo ti chiama per qualunque motivo potrebbe essere perchè ti deve consegnare una certa lettera con la quale ti dà il benservito (a parte che poi diremo che così c'è troppa burocrazia e basta un SMS... :wink: ). Si può portare milioni di persone a vivere per i 40 anni della loro vita lavorativa con questa perenne incertezza? Cosa caxxo programmi? Manco le ferie, altro che casa e famiglia!

A più controlli sono favorevole, anche se deve rimanere qualcosa da controllare... :wink:
Ma non è che poi sentiremo il piagnisteo dei poveri imprenditori controllati? "Non si può più lavorare, sempre giente in mezzo alle palle! Sono venuti a ficcare il naso nei mei affari anche 3 anni fa, cosa vogliono, che non assumiamo più nessuno per la disperazione? Roba da matti!"
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Re: Dimissioni

Postby jumbo » Sat 14 June 2008; 11:29

S-Bahn wrote:Ogni volta che il capo ti chiama per qualunque motivo potrebbe essere perchè ti deve consegnare una certa lettera con la quale ti dà il benservito (a parte che poi diremo che così c'è troppa burocrazia e basta un SMS... :wink: ). Si può portare milioni di persone a vivere per i 40 anni della loro vita lavorativa con questa perenne incertezza? Cosa caxxo programmi? Manco le ferie, altro che casa e famiglia!

in mezzo mondo occidentale è così (primi esempi che mi vengono in mente: USA; Irlanda), e i giovani si sposano prima, il tasso di natalità è più elevato, ecc. ecc..
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Sat 14 June 2008; 14:01

Allora può darsi che sia meglio non avere protezioni e garanzie, ma sinceramente sento puzza di bruciato.
Mi sembra un vantaggio certo per chi ha il coltello dalla parte del manico e gli altri si arrangiano.
Sarà statisticamente meglio, ma non posso non pensare che qualcuno sta cercando di mettermelo in quel posto con maggiore facilità.
L'esempio USA non è il più edificante. E' il paese con la maggiore ricchezza ma anche quello, tra i paesi industrializzati, che ha il maggior tasso di senzatetto e di gente che sopravvive grazie ad un piatto di minestra... C'entra proprio nulla con i frequenti episodi di perdita improvvisa e magari imprevista del lavoro e con l'eliminazione delle garanzie?
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Re: Dimissioni

Postby jumbo » Sat 14 June 2008; 14:16

dire che per l'Italia prima di arrivare a quel livello ce ne passa...
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Re: Dimissioni

Postby S-Bahn » Sat 14 June 2008; 14:41

Siamo sempre in tempo, basta mettersi sulla buona strada, poi si fa più in fetta di quanto non si pensi... 8--)
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