LE DITTATURE NEL MONDO

Chiacchere in libertà

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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby jumbo » Mon 10 February 2014; 13:43

Se non la impari non riesci nemmeno ad apprezzarla, perchè non ti ricordi le parole.
Le cose belle e utili a questo mondo costano fatica, a volte anche la fatica di dover accettare un'imposizione che al momento non si comprende.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Trullo » Mon 10 February 2014; 13:46

@Eurocity
Al contrario, proprio in un'epoca open source dove un sacco di informazioni sono disponibili, ma è difficile discriminare ciò che è importante da ciò che non lo è o addirittura da ciò che è falso, è fondamentale una solida preparazione scientifica e culturale che solo la scuola può offrire
"Istruitevi, perchè avremo bisogno di tutta la vostra intelliganza". Questo appello di Gramsci è più attuale che mai. O preferiamo costruire una generazione che crede nelle scie chimiche, nei complotti demogiudoplutocratici, nell'astrologia e neglli alieni?

@Jumbo
Non avrei potuto scriverlo meglio
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Mon 10 February 2014; 13:49

Se fai fatica ad imparare qualcosa, vuol dire forse che non ti appassiona: allora, perché perdere tempo con quella cosa? La puoi studiare più avanti, se ti interesserà allora.

Proprio terra terra...

Poi, è anche questo il motivo per cui i libri fatti leggere a scuola con l'imposizione non vengono amati; casomai, si possono riscoprire più tardi, quando la lettura è una libera scelta.

Insegnare non vuol inculcare o riempire dei vuoti (i ragazzi non sono vuoti a perdere): dovrebbe essere ovvio, ormai, dopo decenni in cui si sarebbe dovuti progredire; ma purtroppo non sembra ancora essere così, nonostante l'"open source" e la rete...

P. S.: Non mi pare che la scuola insegni ai ragazzi a distinguere tra false informazioni e cose rilevanti: magari fosse così! Invece, la scuola è purtroppo ancora in massima parte un'istituzione burocratica autoreferenziale (come anche tante altre), che porta avanti i suoi programmi ministeriali standardizzati e fin troppo poco flessibili - c'entra niente con una vera cultura condivisa, direi.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby jumbo » Mon 10 February 2014; 14:00

Non so cosa fai tu, ma magari nella vita uno potesse dedicarsi solo alle cose che lo appassionano!
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Trullo » Mon 10 February 2014; 14:06

Per appassionarsi, poi, serve avere delle basi che si apprendono solo a fatica
E' bello e appassionante leggere Garcìa Marquez, Vargas Llosa o Isabel Allende in lingua originale. per poterlo fare però serve prima ubn lavoro "palloso" di acquisizione del lessico e della grammatica, che non può prescindere da uno studio mnemonico
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Mon 10 February 2014; 14:07

Ma guardate, per esempio, che cosa fanno molti giovani a scuola, abusando anche della tecnologia: perfino cose come filmati hard da mettere in rete solo per puro esibizionismo, ricerca di attenzione, ecc. ecc.; per non parlare degli imbrattatori di muri, nelle città...

Farebbero questo, se avessero delle cose a cui appassionarsi, a livello culturale e sociale? Probabilmente no - avrebbero forse di meglio a cui pensare, anche per costruire il futuro!

Quindi, se ne deduce che la scuola - come spesso anche la famiglia - oggi spesso è del tutto fallimentare nel far crescere culturalmente e socialmente i giovani; anche perché la "società" pensa ad "altro", cioè essenzialmente, purtroppo, quasi solo a far fare soldi individualmente, tutti contro tutti.

Certo, poi dipende anche dai media, spesso usati in modo molto scorretto e controproducente: ma la scuola comunque fa parte di tutto questo, anche se forse cerca di isolarsi.

Se la società è così, ovviamente anche la scuola non può essere migliore (così come i politici non possono essere migliori dei cittadini che li eleggono: da cui la tragicommedia della politica odierna, ma anche passata); sempre facendo un discorso proprio terra terra, s'intende.

Ma stiamo divagando verso l'OT, come al solito... :o :lol:
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Mon 10 February 2014; 14:11

Riguardo alle lingue, si imparano molto meglio intuitivamente, meglio ancora se sul posto; la grammatica serve a poco, se non c'è la visione d'insieme.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Trullo » Mon 10 February 2014; 14:43

E la visione d'insieme serve a poco, se non c'è la grammatica e il vocabolario
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Mon 10 February 2014; 14:51

Beh, ovviamente dipende; comunque, su certe cose forse non saremo mai d'accordo... :P :lol:
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby skeggia65 » Mon 10 February 2014; 15:07

All'inizio, leggendo i post di questa ultima "raffica", ho rischiato di dare parzialmente ragione a EuroCity: non ho mai amato le poesie, me le hanno sempre cacciate giù a forza e, salvo rare eccezioni (una per la verità: La Canzone di Legnano), le ho imparate, recitate a dovere alla bisogna e subito raschiate via dalla memoria.
Meglio delle buone canzoni, più accattivanti anche per i più piccoli, che arcaici componimenti scritti in una forma sepolta. Mica tutti sono Maurizio Lastrico. :lol:
Poi EuroCity è tornato a fare EuroCity
EuroCity wrote:Ma guardate, per esempio, che cosa fanno molti giovani a scuola, abusando anche della tecnologia: perfino cose come filmati hard da mettere in rete solo per puro esibizionismo, ricerca di attenzione, ecc. ecc.; per non parlare degli imbrattatori di muri, nelle città...

EuroCity wrote:Riguardo alle lingue, si imparano molto meglio intuitivamente, meglio ancora se sul posto; la grammatica serve a poco, se non c'è la visione d'insieme.

Temo che potrei appassionarmi a sepolcri e pargolette mani. :mrgreen:
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Anche se "alea iacta est": Freedrichstrasse!

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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Mon 10 February 2014; 15:20

Quelle cose coi telefonini spesso le fanno proprio a scuola; i muri, d'altra parte, è vero che li imbrattano altrove, ma comunque ovviamente lo fanno soprattutto perché non hanno nulla di costruttivo in testa: e torniamo sempre ai problemi di società, famiglia e, appunto, scuola...

In quanto alle lingue, personalmente ho imparato il danese in due settimane, solo parlandolo (ma ero bambino: ovvio che allora è molto, molto ma molto più facile; e sapevo già lo svedese, come lingua madre); invece, francese e tedesco li ho imparati (ovviamente non benissimo, ma in modo accettabile) semplicemente leggendoli (ottimi, a proposito, gli albi di Asterix, Tintin e Valérian per il francese...) e guardando la TV; l'inglese, ovviamente, come per molti, un misto tra scuola, lettura autonoma, TV, lavoro, web, ecc. ecc.

Non mi ricordo però di un ruolo così primario della grammatica, in nessuno dei casi (a parte un po' a scuola per l'inglese) - eh... :P :lol:
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Trullo » Mon 10 February 2014; 15:26

Io ho imparato (oltre all'inglese, a scuola e poi rafforzato da corsi fatti in azienda e soprattutto dall'uso) invece lo spagnolo da solo, o meglio conl'aiuto della mia allora fidanzata (anceh per ilo scambio di trucchi di quando aveva imparato da sola l'italiano, lei), complici alcune trasferte di lavoro mescolate con un po' di turismo
Certo cercavo di adattarmi alla lingua facendomi l'orecchio, quindi per esempio la TV sempre accesa in hotel per adeguarmi, ma al tempo stesso uno studio individuale di vocaboli e grammatica (tipo scegliti ogni giorno dieci parole di uso comune, dieci oggetti che vedi davanti a te, vedili sul dizionario e studiateli) non indifferente
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Mon 10 February 2014; 15:28

^^ Comunque, una cosa abbastanza intuitiva e pratica, allora: non certo uno studio passivo e solo "scolastico" della grammatica.

Anch'io dovrei imparare meglio lo spagnolo: è una lingua molto importante, dopo tutto...
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Trullo » Mon 10 February 2014; 15:30

Quello era solo un esempio, che comunque richiedeva la ripetizione e memorizzazione
Per i verbi irregolari, non c'erano stati cazzi. Nessuna alternativa al "Yo soy, tu eres" ecc.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Mon 10 February 2014; 15:34

^^ "Tu eres" mi fa venire in mente questa canzone (Banana Joe, degli Oliver Onions, colonna sonora dell'omonimo film con Bud Spencer):

Joe ¡oh Banana Joe!
tu tienes, ¡oh Banana nana Joe!
corazón gigante y alma soñante
¡oh Banana nana Joe!
Joe ¡oh Banana Joe!
tu eres, ¡oh Banana na na Joe!
un gran marinero con puños de acero

Violento y enojón, se oye hablar
de un trueno, un avión, ¡que vendrá!
Empieza discusiones,
y vuelan los golpes
En miles situaciones,
es Joe el vencedor

R: Cantando viaja por el río,
en su barca noche y día,
pájaros de compañía,
¡Toda la selva es su hogar!
Cena tarde con la luna,
tenue el fuego le acompaña
sólo atrasa su fortuna
Banana Joe

2: Joe, ¡oh Banana Joe!
tu vives, ¡oh Banana nana Joe!
solo en tu mundo de mil colores
¡oh Banana nana Joe!
Joe, ¡oh Banana Joe!
defiendes ¡oh Banana nana Joe!
siempre muy valiente tus ideales

Parece un ciclón, se oye hablar
de un trueno un camión ¡que vendrá!
sus puños dos cañones
no escuchan... razones
sin muchas excepciones
es Joe el vencedor

R: Cantando viaja por el río ... (x2)


8--)

A proposito, i punti interrogativi ed esclamativi doppi dello spagnolo sono un po' come le maiuscole per i sostantivi in tedesco o lo spazio prima dei due punti, ecc. ecc. (cosa davvero strana...) in francese: ogni lingua ha le sue eccezioni alla regola, a quanto pare.

Un aneddoto riguardo alla grammatica: a scuola, in Danimarca, negli anni '70, quando il nostro insegnante chiese un esempio di sostantivo, un ragazzo venne fuori con l'esclamazione "sturacessi" (ovviamente detto in danese): in effetti, era giusto; inutile dire che tutti risero - forse è nata lì la mia avversione per la grammatica, chissà... :lol:
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