LE DITTATURE NEL MONDO

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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Sat 24 October 2015; 21:37

Si potrebbe anche puntare su sportelli automatici di facile uso, eliminando così la necessità di lavori noiosi e ripetitivi per gli esseri umani.

Discorso valido in generale, anche, IMHO.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby friedrichstrasse » Sat 24 October 2015; 22:19

Poi ci ritroviamo la disoccupazione al 25% e andiamo nel panico.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Davide » Sat 24 October 2015; 22:25

Beh, ma se materialmente c'è più gente del lavoro da fare, sarebbe più opportuno pensare a una ridistribuzione del lavoro che non a inventarsene di inutili per tenere sotto controllo la disoccupazione!
Grazie Coccodrillo!
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby friedrichstrasse » Sat 24 October 2015; 22:31

Sì, sarebbe senz'altro più bello, ma in nessuna nazione e in nessuna epoca si è mai trovato il metodo per tradurre in pratica questo bel sogno.
Al contrario le assunzioni inutili come ammortizzatore sociale bene o male funzionano, anche se è triste a dirsi.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Federico_2 » Sun 25 October 2015; 0:06

Non si capisce il nesso tra una maggior automazione e una maggior disoccupazione...

JA+ wrote:Va bene informatizzare tutto, ma deve comunque rimanere la possibilità di rivolgersi agli sportelli per tutti coloro che non possono o (per qualunque ragione) non vogliono fare le cose da sè. Le code si ridurrebbero comunque.

Dipende... se si tratta di aziende private, vige il principio della libera iniziativa economica. Se si tratta di servizio pubblico, non si vede il motivo di sprecare risorse pubbliche per fornire un servizio prettamente accessorio. Chi vuole un servizio accessorio, va da un'agenzia che fa da tramite. Ad oggi non é obbligatorio saper leggere e scrivere, cio' non toglie che la legge prevede che determinati atti vanno eseguiti in forma scritta. Chi non sa scrivere, paga il suo consulente privato.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Viersieben » Sun 25 October 2015; 0:25

La differenza è che il saper scrivere è una prestazione quasi esclusivamente intellettuale (uno può imparare a scrivere anche tracciando segni con un bastoncino nella terra); gli stramaledetti smartphones e orpelli vari per mezzo dei quali avviene la famigerata digitalizzazione invece vanno pagati (a caro prezzo). Per esempio, per contattare un ufficio pubblico, se non ci vado di persona, ad oggi mi servono solo carta, penna, una busta e un francobollo; con la digitalizzazione ci vuole come minimo un'app, un natel per farla funzionare, il relativo abbonamento e via discorrendo.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby friedrichstrasse » Sun 25 October 2015; 0:32

E però per andare in un ufficio devi stare a casa dal lavoro, comprare il biglietto del tram o mettere benzina nell'automobile...
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Sun 25 October 2015; 7:01

Traduzione dallo svizzero:

https://it.wikipedia.org/wiki/Natel

:idea: :mrgreen:

Ovvio che in una società più equa i mezzi digitali - fissi e mobili - di base sarebbero forniti "di default", per così dire: tipo il Minitel francese di una volta, diffuso in tutte le case.

Purtroppo, invece, c'è un proliferare di gadget di ogni tipo, la cui adozione/diffusione è ormai affidata quasi esclusivamente all'utente finale.

Insomma, tutto è un optional e manca la base, per così dire: manca ancora un'infrastruttura informatica integrata nelle case.

Ce n'è dunque di strada da fare, ancora, per automatizzare tutto...
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Federico_2 » Sun 25 October 2015; 11:16

friedrichstrasse wrote:E però per andare in un ufficio devi stare a casa dal lavoro, comprare il biglietto del tram o mettere benzina nell'automobile...

Si ma andare in un ufficio é un'attività che si fa solo in caso eccezionali, come identificazione del soggetto. Oggi con la Pubblica Amministrazione si fa tutto da casa come una semplice mail o pec, ieri si faceva tutto da casa con una semplice busta da lettera.
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby EuroCity » Sun 25 October 2015; 11:19

^^ Appunto: e gran parte degli uffici tradizionali potrebbero anche essere aboliti, al limite; se solo tutti avessero accesso di default all'infrastruttura informatica (anche con postazioni pubbliche, oltre che nelle case).

Ovvio che ci vorrebbe però un'economia diversa e nuova, con altre basi, per compensare la relativa perdita di posti di lavoro...
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby brianzolo » Wed 28 October 2015; 12:48

La polizia turca ha compiuto oggi un blitz nella sede del gruppo editoriale Ipek a Istanbul per evacuare i dipendenti e far entrare gli amministratori nominati dal tribunale per sostituire la gestione attuale, accusata di legami con la rete "illegale" del magnate e imam Fethullah Gulen, ex alleato diventato nemico numero uno del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Le immagini in diretta dalle tv turche hanno mostrato scontri tra forze dell'ordine e sostenitori del gruppo Ipek, che controlla i quotidiani Bugun e Millet e i canali Bugun Tv e Kanalturk, fortemente critici verso Erdogan. "Questa è una censura dei media per cercare di influenzare le elezioni" anticipate di domenica prossima, ha accusato in diretta il direttore di Bugun tv, Tarik Toros. Durante il blitz, iniziato intorno alle 8 locali nel quartiere centrale di Sisli, la polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla e fermato diverse persone, tra cui alcuni giornalisti. Alla protesta hanno partecipato anche diversi deputati di opposizione. Una volta dentro l'edificio, la polizia ha staccato i cavi per interrompere le trasmissioni tv.

ansa
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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Lucio Chiappetti » Wed 28 October 2015; 14:48

“It seemed to me,' said Wonko the Sane, 'that any civilization that had so far lost its head as to need to include a set of detailed instructions for use in a package of toothpicks, was no longer a civilization in which I could live and stay sane.”
― Douglas Adams, So Long, and Thanks for All the Fish

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Re: LE DITTATURE NEL MONDO

Postby Viersieben » Fri 06 May 2016; 23:15

CILE

06/05/2016 - 22:25
E' morta Margot Honecker

L'ex ministro dell'educazione della DDR e vedova di Erich, secondo Segretario generale del Comitato Centrale del Partito di Unità Socialista di Germania, è deceduta a Santiago del Cile

SANTIAGO DEL CILE - Ha creduto nel socialismo fino alla fine e la DDR è stato il suo progetto di vita. Margot Honecker, ministro dell'educazione del popolo nella Repubblica Democratica Tedesca e vedova del Segretario generale del Comitato Centrale del Partito di Unità Socialista di Germania (SED), è deceduta oggi, venerdì 6 maggio, a Santiago del Cile. La notizia giunge dall'agenzia di stampa AFP.
Margot Honecker viveva dal 1992 nella capitale cilena, città in cui si era trasferita insieme al marito.
Nata ad Halle an der Saale il 17 aprile del 1927, sposò Erich Honecker nel 1953.

http://www.tio.ch/News/Estero/Cronaca/1 ... t-Honecker
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