la Repubblica wrote:Expo, subito il via ai lavori ma il primo vertice è a Roma
Formigoni avvisa la Moratti: la troppa fretta è pericolosa
di Andrea Montanari
La prima riunione del Cipem, il Comitato di indirizzo e programmazione dell´Expo 2015, si terrà venerdì a Palazzo Chigi. Il trasloco a Roma della seduta di insediamento si è reso necessario per consentire ai ben dieci ministri coinvolti di non disertare un consiglio dei ministri, che al momento, però, non è stato ancora convocato. «Il Tavolo Lombardia - promette, invece, il governatore Roberto Formigoni - si riunirà sempre al Pirellone. E non sarà un posto dove ci si siede gratuitamente per vincere a poker, ma dove si sta perché si paga un biglietto d´ingresso. Ho già sentito molti privati che sono pronti a collaborare». All´ordine del giorno del summit di venerdì, tra l´altro, la nomina dell´amministratore unico e l´approvazione dello statuto della Soge, la società che gestirà l´evento. Sul primo punto, sembra scontata la nomina di Paolo Glisenti, braccio destro e plenipotenziario del sindaco-commissario straordinario Letizia Moratti. Sul secondo, la sensazione è che si ripeterà la disputa tra Regione, Comune e Provincia sull´interpretazione del decreto del premier Silvio Berlusconi sulla governance dell´Expo.
Per il Pirellone, infatti, quella dell´Expo «sarà una gestione collegiale». Con il Cipem «come consiglio di amministrazione» e il tavolo Lombardia «regista di un sistema». Palazzo Marino non commenta, ma è come se dicesse: si tace perché si lavora. Il presidente della Provincia Filippo Penati, al contrario, scrive al sottosegretario Gianni Letta, minacciando di disertare la riunione «se non riceverà in anticipo la documentazione relativa alle proposte che saranno in discussione».
Sulla carta, sembra quindi ripetersi l´asse tra il Pirellone e Palazzo Isimbardi per mettere nell´angolo lo strapotere rivendicato dalla Moratti, uscito solo un po´ ridimensionato dall´implicito potere di veto su ogni decisione che Berlusconi ha riservato per sé.
Al sindaco, che anche di recente ha chiesto di agire in fretta Formigoni consiglia «di andare alla velocità giusta. Sapendo che bisogna andare rapidamente, ma che se si va troppo in fretta si può sbandare e uscire di strada. Come sa ogni buon pilota di Formula 1». Poi una nuova stoccata a Palazzo Marino che ritiene necessario esercitare da subito poteri speciali. «Siano nell´estate del 2008 - precisa il governatore - Abbiamo sette anni interi davanti per realizzare l´Expo. I poteri speciali potremmo invocarli solo a due anni dall´evento, se si manifestassero particolari difficoltà».
Con la Regione si schiera anche la Camera di Commercio. «Finalmente il treno che ci deve portare all´Expo si è messo in moto - sottolinea il presidente Carlo Sangalli - È significativo che la stazione di partenza sia Roma perché l´Esposizione universale riguarda tutti e non solo Milano».
Di tutt´altro avviso l´opposizione di centrosinistra in Regione. «L´Expo è una grande occasione, ma siamo preoccupati - denuncia Franco Mirabelli del Pd - La governance alla quale Formigoni dice di aver lavorato non è quella definita del decreto del governo. Per responsabilità soprattutto del Comune sono state create contrapposizioni che hanno prodotto ritardi e soprattutto hanno fatto perdere di vista l´obiettivo vero. Si è discusso più della gestione che di tutto il resto». Anche il vicepresidente del Consiglio Marco Cipriano è perplesso: «Siamo partiti proprio male. Ne abbiamo discusso in Regione solo dopo quattro mesi». Mentre nel centrodestra Sveva Dalmasso si augura che l´Expo sia «un´occasione per promuovere la condizione femminile».
Ma che c'entra Roma? Possibile che la Lega tanto legata al territorio e al "suo" nord non dica niente?
P.S. Stamattina mi sto dedicando alla rassegna stampa!