by Trullo » Mon 07 January 2019; 12:12
Il punto essenziale è (articolo 94)
Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Si noti il DEVE. Di cnseguenza, un governo che non riesce ad avere la fiducia può restare in carica solo per l'ordinaria amministrazione, e non può esercitare la pienezza dei suoi poteri. Non tanto perchè il parlamento gli rifiuterebbe tutte le propiste (il che è pure vero) ma perchè violerebbe la Costituzione nella frase posta in evidenza sopra
Di conseguenza, di norma il presidente incaricato scioglie la riserva e nomina i ministri, che giurano, prima della fiducia ma quando è verosimilmente certo che la otterrà. E se nessun governo riesce a ottenere la fiducia in tempi ragionevoli il presidente non può che sciogliere le camere (e se non lo facesse potrebbe essere posto in stato di accusa)
Nota: tutti i governi "non eletti dal popolo" hanno sempre avuto la fiducia delle camere, da Dini a D'Alema, da Amato II a Monti, da Renzi a Gentiloni, e sono sempre stati pienamente legittimi
Come ulteriore conseguenza di questo, la prassi recente prevede che qualora si vada a elezioni a causa dalla non capacità del parlamento di sostenere un governo, le elezioni verranno gestite dal governo precedente,sfiduciato
In passato non sempre fu così. Alla caduta del governo Craxii, le elezioni dell'87 furono precedute da un governo Fanfani che non ebbe la fiducia della Camera
Più complesso ancora, e senza precedenti, il caso della legislatura corrente. Qualora il parlamento non fosse stato in grado di esprimere un governo,chi avrebbe condotto il paese alle inevitabili elezioni? Gentiloni, espressione del parlamento precedente? Per forzare la mano, Mattarella inaricò Cottarelli, e solo questa minaccia convinse lega e cinquestelle all'alleanza. Ovviamente se (come del tutto logico) Cottarelli non avesse ottenuto la fiducia, Mattarella non avrebbe avuto altra scelta che scioglere le camere (con elezioni gestite dal governo Cottarelli o da quello Gentiloni? Quen sabe...)
Ovviamente, una mozione di sfiducia approvata dal parlamento fa cadere il governo, ma non porta in automatico a elezioni, ma solo se le trattative seguenti non permettono la formazione di un nuovo e diverso governo
"Il comunismo ha sbagliato, ma non era sbagliato.“ (Rossana Rossanda)