giorgiostagni wrote:...E riflette una sua "filosofia", che ha motivazioni tutto sommato comprensibili.
....
stagniweb wrote:10 novembre 2012. La nuova carta delle strade ferrate italiane, 1885 e aggiornate altre mappe storiche. I racconti fotografici Ripostiglio di paesaggi ferroviari, Ripostiglio di paesaggi italiani e soprattutto L'Aquila (molto) tempo dopo. Perfezionata la galleria delle foto in ordine casuale (senza treni): ora è anche possibile "tornare indietro" fino a 3 immagini già viste.
Per Giorgio: non vedo la 75° foto, a fondo pagina.
Lucio Chiappetti wrote:Mi incuriosirebbe sapere dall'intervistato una opinione (sull'articolo, sulla intervista e sulle cose dette ma non riportate nell'articolo, che non mi pare eccelso)
[fatte alcune correzioni puntuali che spero abbia recepito (non vedo il testo finale nel link sopra, che richiede l'iscrizione al TCI)]
Detto questo... ni.
Vedendo l'articolo tutto intero mi sono accorto di un rischio. Da un lato c'è il "disco" di Moretti (sapesse le volte che li ho sentiti, i suoi centesimi a passeggerokm!), dall'altro l'intervista a Ponti, che ha delle idee anche fondate, ma molto partigiane (e già nel testo Boitani gli va abbastanza appresso). Tra Moretti e Ponti... la ferrovia rischia di essere schiacciata in mezzo.
Fuor di metafora, l'impressione che temo ne tragga il lettore è che le ferrovie sono davvero uno spreco e da chiudere, salvo l'AV (altro disco di Moretti).
Non so se questo era davvero l'intendimento della rivista, ma il rischio lo vedo.
Io francamente il box di Ponti lo cestinerei sui due piedi. Mettendoci una foto, una pubblicità, qualunque altra cosa ma non questa visione TROPPO DI PARTE per poter essere serenamente valutata dal lettore medio.
Poi ovviamente la firma è la sua, veda lei.
Nulla da eccepire, si capisce, per quello che riporta a nome mio.
giorgiostagni wrote:Mappe sull'orario: quali sono gli errori che hai visto?
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